La follia di Tristano
a cura di Chiara Concina
pp. 112, € 12,00
Carocci, 2020
ISBN: 9788843099016
Tra i monumenti letterari che attestano la fase più antica del fortunato
mito medievale di Tristano e Isotta si colloca il breve testo
antico-francese in octosyllabes della Folie Tristan, tramandato in due diverse redazioni risalenti al XII secolo: una più
corta, detta di Berna (che qui si presenta), l’altra più lunga, detta di
Oxford. Travestito da folle, Tristano torna alla corte di re Marco per
rivedere l’amata Isotta. Da lei tenta di farsi riconoscere, rievocando
con un discorso apparentemente insensato gli episodi salienti della loro
storia. La regina – dapprima diffidente – finirà per cedere, e dopo
l’agnizione finale gli amanti riusciranno a ricongiungersi per un’ultima
breve stagione. Ennesima maschera tristaniana, la simulazione della
follia permette la messa in atto di un geniale dispositivo della
“ricordanza”, che restituisce nella miniatura di un breve poemetto le
vicende più note degli amanti di Cornovaglia.
Chiara Concina insegna Filologia romanza all'Università di Verona. Si occupa
principalmente di lirica antico-francese, di scritture odeporiche e
della ricezione francese, italiana e catalana di Boezio in età
medievale.
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