L'aristotelico impenitente
di Stefano Gelain
pp. 132. € 12,00
Mauro Pagliai Editore, 2019
ISBN: 8856404222
1318 d.C. Ardighino da Padova, medico e filosofo aristotelico, allievo
del brillante Pietro d'Abano, si reca al Castello di Romena su invito
del conte Aghinolfo Guidi, che lo prega di indagare su un misterioso
delitto irrisolto. Come in una versione parodiata de Il nome della rosa
di Umberto Eco, il medico padovano, totalmente privo di una strategia
d'indagine, tenta di dare un volto a un assassino particolarmente
sfuggente. Sullo sfondo personaggi promiscui e sgangherati: tra
vassalli, valvassori e valvassini, castellane prive di senno e
inquisitori smargiassi, Ardighino si vedrà costretto a dubitare di
tutti, prima di scoprire, non certo grazie alle proprie doti
investigative, chi si cela dietro l'esecrabile delitto.
Al centro del suo romanzo è la figura di Ardighino, medico e filosofo,
allievo del brillante Pietro d’Abano. Piuttosto goffo, non esattamente
preparato – nonostante la sua professione non conosce il latino, ma ne
parla una variante maccheronica – e totalmente privo di una strategia
d’indagine, Ardighino è però dotato di un certo acume e di spirito
d’iniziativa, e utilizzerà ogni arma a disposizione per tentare di dare
un volto a un assassino senza nome. Il conte Aghinolfo Guidi lo ha
infatti invitato al Castello di Romena dopo l’omicidio del cavaliere
Arnaldo Buglione, il cui corpo è stato trovato a terra, con la lingua
inchiodata al pavimento. L’indagine porterà Ardighino a muoversi in un
mondo fatto di religiosi e di nobili, di castellane e inquisitori,
antichi tomi e sofisticati enigmi, prima di trovare finalmente, in modo
rocambolesco e inaspettato, il bandolo della matassa.
Stefano Gelain, giovane docente di lettere originario di Feltre
(Belluno), si è laureato con una tesi sulla Letteratura latina
medievale.
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