Caterina Sforza
di Pierluigi Moressa
pp. 288, € 18,00
Diarkos Edizioni, 2022
EAN 9788836161560
La figura di Caterina Sforza si innalza sullo sfondo delle vicende
rinascimentali che attraversarono l’Italia e l’Europa. Figlia del duca
milanese Galeazzo, data in sposa ancora bambina al conte Girolamo
Riario, si trovò in Romagna a capo di uno Stato piccolo per superficie
ma strategico negli equilibri di potere della penisola.
Il suo operato, secondo i racconti e la tradizione orale, oscilla tuttora fra storia e leggenda. Caterina apparve signora capace di strategie spietate, virago dagli appetiti erotici insaziabili, vedova di tre mariti, esperta di studi alchemici. Certo è che seppe mantenere a lungo il proprio dominio entro un sagace equilibrio fra le potenze maggiori del tempo, cedendo, con l’onore delle armi, solo all’esercito del Valentino, condottiero intenzionato ad acquisire un vasto potere nel cuore dell’Italia.
Il suo operato, secondo i racconti e la tradizione orale, oscilla tuttora fra storia e leggenda. Caterina apparve signora capace di strategie spietate, virago dagli appetiti erotici insaziabili, vedova di tre mariti, esperta di studi alchemici. Certo è che seppe mantenere a lungo il proprio dominio entro un sagace equilibrio fra le potenze maggiori del tempo, cedendo, con l’onore delle armi, solo all’esercito del Valentino, condottiero intenzionato ad acquisire un vasto potere nel cuore dell’Italia.
L’eco della sua caduta non fu senza conseguenze; la presenza di
Caterina Sforza venne avvertita a lungo ove si combattesse con vigore e
audacia per conservare l’indipendenza di fronte a un più forte nemico.
Il suo ultimo figlio, Giovanni dalle Bande Nere, fu condottiero e uomo
d’armi celeberrimo nel Cinquecento; divenne capostipite della dinastia
medicea destinata a reggere, lungo i secoli, il granducato di Toscana.
Il volume tiene conto dell’aspetto storico e leggendario della contessa e
ne traccia la biografia in forma di lungo racconto, la cui trama è
accompagnata dalla narrazione di vicende appartenute a un’epoca sontuosa
e segnata dall’assenza di scrupoli per la conservazione del potere.
Figura di donna guerriero, Caterina intese esaltare la bellezza e la
salute secondo le prescrizioni di un ricettario che diede conto di
lunghe sperimentazioni e di una cultura tradizionale tipica delle
ricerche dell’epoca. La contessa seppe conservare il valore degli avi e
lo spirito di suo padre. Fino al termine della propria vita volle
proclamare il senso di fierezza della stirpe sforzesca e l’incarnazione
di un valore destinato, forse per sempre, a far stupire il mondo.
Pierluigi Moressa (Forlì, 31 agosto 1959), medico psichiatra, membro
ordinario della Società psicoanalitica italiana e giornalista
pubblicista, si interessa del rapporto tra processi di pensiero e
attività creativa.
Ha scritto saggi su figure appartenenti al mondo dell’arte e della
cultura; si è dedicato all’approfondimento di temi locali, pubblicando
alcune guide storico-artistiche riguardanti città e luoghi della
Romagna.
Ha partecipato come relatore a convegni in tema clinico e di storia
della medicina; suoi articoli sono apparsi su riviste a varia
diffusione. Tra i libri che ha pubblicato: Caterina Sforza. Il
mistero della bellezza (2009), Gli alberi del Paradiso. Amore e potere
alla corte di Caterina Sforza (2009), L’autoritratto. Scene dal
Rinascimento romagnolo (2010), La Romagna di Dante. Percorsi del
desiderio e della nostalgia (2020).
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