sabato 19 febbraio 2022

Stai fermo un girone. Un gioco per scoprire Dante e il suo mondo

Stai fermo un girone. Un gioco per scoprire Dante e il suo mondo
a cura di Guglielmo Barocci, Paolo Borsa, Rossana Guglielmetti, Luca Sacchi, Roberto Tagliani
Milano University Press, 2021
ISBN: 979-12-80325-39-6 
 
“Stai fermo un girone” è un gioco concepito sul modello del tradizionale “gioco dell’oca”, dedicato all’Inferno di Dante Alighieri e alle discipline della ricerca umanistica coinvolte nello studio del Medioevo.
Per avanzare e vincere non occorrono soltanto conoscenze sui canti, i personaggi e i temi infernali, ma ci si dovrà anche confrontare con diversi metodi di indagine applicati ai testi negli studi universitari: questa, anzi, sarà la porta d’accesso per guardare all’opera dantesca sullo sfondo dell’intero Medioevo, con la sua storia, le sue idee, la sua cultura, i problemi che si è posto e le risposte che ha provato a dare. Il gioco potrà servire a stimolare e consolidare l’apprendimento in studenti delle superiori che incontrino per la prima volta i versi danteschi, o essere occasione per tutti gli appassionati per rivivere e ricordare – in maniera più disimpegnata – letture del passato. Grazie ai suoi tre livelli di difficoltà, infatti, si adatta a tutti i giocatori, dai principianti agli esperti.
Il formato stampabile e ritagliabile permette a ciascuno di costruirsi il suo set di carte, segnalini e tavola da gioco e di immergersi nell’Inferno e nel mondo di Dante.
Guglielmo Barucci insegna Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Milano. Si occupa principalmente di Dante e Rinascimento. Su Dante, in particolare ha pubblicato un volume dedicato ai sogni purgatoriali (2012) e diversi articoli, specialmente sulla sua fortuna critica e letteraria nell’Ottocento.
Paolo Borsa insegna letteratura italiana presso il Dipartimento di Italiano dell’Università di Friburgo (CH). Collabora con il Centre for Medieval Literature di York e Odense ed è co-direttore delle riviste “Interfaces: A Journal of Medieval European Literatures” e “Rassegna europea di letteratura italiana”. Oltre a Dante, i suoi principali interessi di ricerca includono la letteratura italiana dei primi secoli e tra Sette e Ottocento.
Rossana Guglielmetti insegna Letteratura latina medievale presso l’Università degli Studi di Milano. Il suo principale campo di ricerca è lo studio della trasmissione dei testi del Medioevo latino e la loro edizione critica: ha pubblicato, fra l’altro, i commenti al Cantico dei Cantici di Gilberto di Stanford, Alcuino e Giusto d’Urgell (in tre volumi rispettivamente del 2002, 2004 e 2011), la Navigatio sancti Brendani (in un’editio minor del 2014 e una maior del 2017), i testi latini del codice Saibante (2019), la Visio Godeschalci (2021), studi sulla tradizione del Policraticus di Giovanni di Salisbury (in un volume del 2005 e in articoli più recenti) e di opere esegetiche patristiche e altomedievali, il catalogo dei codici agiografici della Biblioteca Laurenziana (2007) e i dossier latini di alcuni martiri. Al momento è impegnata soprattutto in studi sul genere delle visioni dell’aldilà nel Medioevo latino.
Luca Sacchi insegna Filologia e Linguistica Romanza presso l’Università degli Studi di Milano. Si occupa di narrativa romanza, in particolare di derivazione classica e tardoantica; ha studiato diverse rielaborazioni peninsulari in prosa e in versi del romanzo di Apollonio re di Tiro (suo il volume Historia Apollonii regis Tyri. Volgarizzamenti italiani, 2009). Ha dedicato inoltre vari studi all’enciclopedismo volgare di area iberica e galloromanza, ponendo a confronto testi accomunati dall’impianto dialogico (Le domande del principe. Piccole enciclopedie dialogiche romanze, 2009); in ambito castigliano si è concentrato sulla fase postalfonsina, studiando il Libro del Tesoro, la Gran Conquista de Ultramar e il Lucidario di Sancho IV di Castiglia, di cui prepara un’edizione critica.
Roberto Tagliani insegna Filologia e Linguistica romanza nell’Università degli Studi di Milano. Ha dedicato vari saggi alla diffusione della letteratura arturiana in Francia e in Italia, al romanzo medievale francese e alla letteratura didattico-religiosa del basso Medioevo italiano settentrionale. Ha curato l’edizione critica del Tristano Corsiniano (2011) e ha coordinato l’edizione critica, realizzata da un’équipe di studiosi diretta da Maria Luisa Meneghetti, del manoscritto Hamilton 390 (già Saibante) della Staatsbibliothek zu Berlin (Roma, Salerno Editrice, 2019).

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