I diritti del Medioevo italiano
Secoli XI-XV
di Mario Ascheri
pp. 452, € 20,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2022
ISBN: 9788829015993
Questo libro introduce al mondo giuridico del Medioevo, ai suoi testi e
alla storiografia cui essi hanno dato vita, sottolineando il particolare
rilievo che il diritto ebbe in quel tempo e la complessa eredità da
esso lasciata non solo al nostro Paese ma a tutta l'Europa. Nelle prima
delle tre parti di cui il volume si compone si dà un quadro della
situazione preesistente al grande sviluppo inaugurato con il 1100: quali
erano i testi normativi importanti, come si usavano, come si
amministrava la giustizia nella frammentata Italia del tempo. Nella
seconda si dà conto della straordinaria novità costituita dalle
Università, a partire da quella di Bologna: la professionalizzazione
degli operatori del diritto e la loro internazionalità furono un fatto
nuovissimo, che configurò in modo peculiare lo stesso Papato, i Comuni e
il Regno per antonomasia, tratti ad utilizzare ora in modo corposo lo
strumento della legislazione. La terza parte, dedicata al consolidamento
del sistema giuridico costruito dai giuristi, con i vari livelli di
giuridicità (universale e locale, legislativa e
dottrinale-giurisprudenziale), mostra la eccezionale vitalità di quella
costruzione e la sua pervasività da metà Duecento al Quattrocento
compreso. Da allora, si sostiene, ne è rimasta durevolmente
caratterizzata la civiltà europea. Quel Medioevo con diritti e fonti
molteplici, universitarie, consuetudinarie e legislative, preparò
infatti gli Stati e le società moderne.
Mario Ascheri è stato professore di Storia del Diritto italiano nelle Università di Roma
Tre, Sassari e Siena. Specialista di diritto e istituzioni medievali,
ha pubblicato, tra l’altro, Tribunali, giuristi e istituzioni dal Medioevo all’Età moderna (Il Mulino, 1996), Le città-Stato (Il Mulino, 2006) e Introduzione storica al diritto moderno e contemporaneo (Giappichelli, 2008).
Nessun commento:
Posta un commento