Nicolò di Giacomo
Un "Breviario" giovanile tra Bologna e Firenze
di Fabio Massaccesi
pp. 160; € 24,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Silvana Editoriale, 2024
ISBN: 9788836655809
Tra i codici miniati appartenenti alla Biblioteca Universitaria di Bologna e parte del lascito di papa Benedetto XIV, c’è il “Breviario” manoscritto 343 proveniente dalla certosa di San Gerolamo di Bologna.
Privo di studi specialistici, presenta una decorazione di XIV secolo che in questa sede si propone di attribuire al pennello di Nicolò di Giacomo, tra i più importanti artisti dalla seconda metà del Trecento che hanno monopolizzato lo scenario della miniatura entro e fuori Bologna.
Attraverso uno studio accurato e interdisciplinare, che ha visto approfondite ricerche anche dei contenuti liturgico-musicali, il manoscritto è risultato un’importante aggiunta alla comprensione della rara fase giovanile dell’artista, ancora dipendente dai modi del Maestro del 1346, ma non priva di incertezze critiche sulle quali il presente intervento apporta nuovi dati e spunti di riflessione.
La ricostruzione, inoltre, del contesto in cui il codice venne eseguito e la stessa sua compravendita nel 1365 all’interno delle “reti monastiche” certosine hanno permesso di ricomporre un inedito spaccato storico, comprendente il ruolo della certosa di Bologna nella fondazione di quella di San Lorenzo del Galluzzo di Firenze.
Fabio Massaccesi insegna Storia dell’Arte Medievale all’Università di Bologna. Ha pubblicato saggi, articoli e volumi sulla storia dell’arte medievale su temi legati all’architettura, committenza, iconografia, pittura e miniatura in un arco temporale che va dal XII al XV secolo, con particolare attenzione all’Emilia-Romagna.
Allo studio dei contesti architettonici ha di recente dedicato il volume Spazi del sacro nell’Italia medievale (2022). È condirettore della rivista del Dipartimento delle Arti (DAR) «Intrecci d’Arte» ed è parte dell’editorial board della collana internazionale «The Senses and Material Culture in a Global Perspective» di Brepols. È inoltre membro della Società Internazionale di Storia della Miniatura e del gruppo di ricerca Ius Illuminatum.
Privo di studi specialistici, presenta una decorazione di XIV secolo che in questa sede si propone di attribuire al pennello di Nicolò di Giacomo, tra i più importanti artisti dalla seconda metà del Trecento che hanno monopolizzato lo scenario della miniatura entro e fuori Bologna.
Attraverso uno studio accurato e interdisciplinare, che ha visto approfondite ricerche anche dei contenuti liturgico-musicali, il manoscritto è risultato un’importante aggiunta alla comprensione della rara fase giovanile dell’artista, ancora dipendente dai modi del Maestro del 1346, ma non priva di incertezze critiche sulle quali il presente intervento apporta nuovi dati e spunti di riflessione.
La ricostruzione, inoltre, del contesto in cui il codice venne eseguito e la stessa sua compravendita nel 1365 all’interno delle “reti monastiche” certosine hanno permesso di ricomporre un inedito spaccato storico, comprendente il ruolo della certosa di Bologna nella fondazione di quella di San Lorenzo del Galluzzo di Firenze.
Fabio Massaccesi insegna Storia dell’Arte Medievale all’Università di Bologna. Ha pubblicato saggi, articoli e volumi sulla storia dell’arte medievale su temi legati all’architettura, committenza, iconografia, pittura e miniatura in un arco temporale che va dal XII al XV secolo, con particolare attenzione all’Emilia-Romagna.
Allo studio dei contesti architettonici ha di recente dedicato il volume Spazi del sacro nell’Italia medievale (2022). È condirettore della rivista del Dipartimento delle Arti (DAR) «Intrecci d’Arte» ed è parte dell’editorial board della collana internazionale «The Senses and Material Culture in a Global Perspective» di Brepols. È inoltre membro della Società Internazionale di Storia della Miniatura e del gruppo di ricerca Ius Illuminatum.
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