Nuova opera
Edizione critica e annotata
a cura di Arianna Capirossi
pp. 382; € 19,90
Firenze University Press, 2022
ISBN: 978-88-5518-529-5
Il fiorentino Giovanni Cavalcanti (1381-1451 ca.), membro di un ramo decaduto della famiglia, ebbe una vita segnata dal carcere per debiti. Il desiderio di giustizia e rivalsa informa i suoi scritti. La Nuova opera è un testo eterogeneo: punteggiato da novelle e aneddoti, fra cronaca storica e satira morale, narra e commenta gli eventi che coinvolsero Firenze negli anni 1440-1447. Memore di Dante, letto con profitto da Machiavelli, l’autore denuncia le cruente opposizioni tra fazioni e la degenerazione nei vizi della città, nonché la violenza e la tendenza alla tirannide dilaganti nella penisola, con punte polemiche verso Filippo Maria Visconti, Francesco Sforza, Cosimo de’ Medici. La nuova edizione critica e annotata guida i lettori attraverso la densa e vivace scrittura cavalcantiana.
La cronaca di Giovanni Cavalcanti è interessante e coraggiosa in quanto ha un piglio satirico ed è uno dei pochi testi del Quattrocento critici nei confronti di Cosimo de' Medici e della fazione medicea: forse proprio per questo ebbe una fortuna limitata, tant'è che a tutt’oggi l'autore risulta misconosciuto, nonostante sia stato poi una delle fonti di Machiavelli per le Istorie fiorentine. Il testo quattrocentesco, grazie alle numerose annotazioni, anche divulgative, di cui è corredato, è fruibile non solo da specialisti dell'argomento, ma anche da appassionati di storia.
Arianna Capirossi ha conseguito il dottorato in Italianistica
presso l’Università di Firenze. È tutor didattico e cultrice di
Letteratura italiana presso l’Università di Bologna. Per FUP ha
pubblicato La ricezione di Seneca tragico tra Quattrocento e Cinquecento. Edizioni e volgarizzamenti (Firenze, 2020).
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