sabato 31 agosto 2024

Marche romaniche

Marche romaniche
di Antonio Piva
pp. 288; € 29,90
Jaca Book, 2024
EAN: 9788816607149

Le Marche sono formate da una serie di vallate quasi parallele che dalla dorsale appenninica raggiungono l'Adriatico. Il volume percorre le Marche da Nord a Sud, vallata per vallata, città comprese, descrivendo le costruzioni romaniche. Prima viene tracciata la storia del monumento, poi si prosegue con l'analisi dell'architettura e di sculture e affreschi, laddove presenti. Dalla Cattedrale di San Leo, oggi amministrativamente in Emilia Romagna, ad Ascoli Piceno, passando per capolavori assoluti come l'Abbazia di Por-tonovo sul Mare o la Cattedrale di San Ciriaco ad Ancona. Attraverso la campagna fotografica diretta dall'autore, il lettore può ammirare la ricchezza architettonica e artistica del romanico marchigiano, sviluppatosi nell'XI e XII secolo. Un patrimonio non sempre largamente conosciuto, di enorme fascino e di grande impatto paesaggistico: parrocchiali, chiese e abbazie punteggiano il territorio, come Chiaravalle a Fiastra, San Claudio a Chieti e San Pietro sul Monte Conero, e per molti lettori saranno una vera scoperta.

venerdì 30 agosto 2024

Celle sul Rigo

Celle sul Rigo
Un castello di confine tra diversi «potentati», un comune tra diversi Stati, una comunità tra memoria e futuro
a cura di Patrizia Turrini, Raffaele Rocchi
pp. 304; € 26,00
Extempora, 2024
EAN: 9791281286306

"La realizzazione di un libro sulla storia di Celle si lega profondamente alle finalità che l'Associazione Pro-Loco di Celle sul Rigo persegue da sempre: il legame e l'amore nei confronti del nostro paese, uniti all'impegno e alla certezza che questa piccola realtà possa continuare a vivere, a conservare e a consolidare la propria identità e il senso di appartenenza ad una comunità che, nonostante le difficoltà legate nel corso degli anni ad una oggettiva diminuzione demografica, è riuscita comunque a mantenere vive e attive le memorie e le tradizioni cellesi. L'obiettivo della pubblicazione è anche quello di narrare la storia di un luogo e di una comunità, che seppur "minore" rispetto alle grandi storie di altri centri della provincia di Siena, è riferita ad un lungo periodo, ricco di avvenimenti e di interazione con un vasto territorio." Dall'introduzione di Raffaele Rocchi. Con: la postfazione di Fausto Tanzarella, il saggio storico di Patrizia Turrini e i contributi di Andrea Brogi e Paolo Morelli.

giovedì 29 agosto 2024

Il sesso e altre curiosità nel Medioevo

Il sesso e altre curiosità nel Medioevo
di Tiziano Franzi
pp. 152; € 24,50
Youcanprint, 2023
EAN: 9791222704258

Qual era il reale significato dello jus primae noctis? La cintura di castità fu un'invenzione medievale? Perchè, pur andando a letto pressoché nudi, tutti indossavano un copricapo? I bordelli esistevano già allora? A quale età ci si sposava? Era consentito l'adulterio? Erano lecite tutte le posizioni nel rapporto sessuale? Una giovane poteva scegliere liberamente il futuro marito? C'era attenzione per l'igiene personale? Cos'erano i Libri Penitenziali? In che cosa la donna doveva obbedire totalmente all'uomo? E ancora: quale vita conducevano donne e uomini del popolo? E i signori nobili? Erano tutti ignoranti, ad eccezione degli appartenenti al clero? Quale influenza ebbe la Chiesa sulla vita sociale e sul comportamento individuale? Come si viveva in un castello? Com'era fatta un'armatura, quanto pesava e quanto poteva costare? Come si trascorreva il tempo libero? Quali furono le malattie più diffuse e chi le curava? Quali sono i nostri modi di dire che risalgono al Medioevo? Questo libro cerca di rispondere a questi e altri interrogativi nell'intento di sfatare la credeza nel Medioevo come periodo dei "secoli bui" e dell'oscurantismo, ricordando che molto di come viviamo oggi lo dobbiamo all'età di mezzo.

mercoledì 28 agosto 2024

La Santissima Trinità in Monte Oliveto

La Santissima Trinità in Monte Oliveto
Storia, architettura e arte di un monastero vallombrosano nella Verona medievale
A cura di Angelo Passuello, Francesco Salvestrini
pp. 336; € 110,00
L'Erma di Bretschneider, 2024
ISBN: 9788891327116

Il cenobio della Santissima Trinità in Monte Oliveto fu fondato al volgere del secolo XI su un piccolo colle alle porte di Verona. Agli esordi del secolo successivo il complesso venne acquisito dai monaci vallombrosani, che giunsero in città dall’Italia centrale grazie al fondamentale apporto di Matilde di Canossa e degli abati maggiori dell’Ordine Bernardo degli Uberti e Atto da Pistoia, in pieno clima di Riforma della Chiesa: l’istituzione divenne così un avamposto strategico dell’obbedienza romana in un centro episcopale tradizionalmente proteso verso l’autorità imperiale.

Questo volume, grazie al contributo di studiosi afferenti a diversi ambiti disciplinari e tenendo conto delle più aggiornate prospettive di ricerca, fornisce una nuova lettura critica delle vicende storiche, archeologiche, architettoniche, artistiche e conservative che videro protagonista il monumento veronese dalla sua fondazione agli albori dell’età moderna.
Angelo Passuello (Verona, 1986), laureatosi presso l’Università degli Studi di Verona e specializzatosi in Beni Storico-Artistici presso l’Università degli Studi di Padova, è dottore di ricerca in Storia delle Arti presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. I suoi interessi sono rivolti principalmente alle manifestazioni architettoniche, scultoree e pittoriche medievali, con particolare attenzione all’epoca romanica e all’ambito del Veneto.
Francesco Salvestrini è Professore Associato presso l’Università degli Studi di Firenze dove è  docente di Storia Medievale, Storia delle Istituzioni Ecclesiastiche Medievali e Storia della Storiografia sull’età medievale . Si è laureato in Storia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena e ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Storia Medievale presso l’Università di Firenze nel 1997.

martedì 27 agosto 2024

L’abbazia di Santa Eufemia e il suo territorio

L’abbazia di Santa Eufemia e il suo territorio
Ricerche di archeologia medievale nella piana lametina
di Eugenio Donato
pp. 212; € 18,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Rubbettino, 2024
ISBN: 9788849871685

Un’archeologia per la storia, potrebbe essere definito questo studio, condotto con un’intensità documentaria che sostiene una comunicazione puntuale quanto asciutta; non c’è una parola – un aggettivo, in particolare… – in più, come accade quando si giunge a redigere sintesi selettive (una condizione necessaria, in base a specifici parametri, se si vuole sfuggire a un neopositivismo classificatorio, come spesso accade in lavori consimili) che si propongano di offrire elementi di novità sostanziale, frutto di lunghe ricerche condotte – in una Calabria, non solo tirrenica, al centro di un Mediterraneo medievale, peraltro oggetto come tale di studi archeologici non solo in Italia – frequentando temi, stagioni e luoghi storici ben precisi e parte di tradizioni culturali forti. Così l’autore è giunto ad affrontare, in un articolato volume di ampio respiro e con gli strumenti, anche concettuali, dell’archeologia, uno specifico territorio storico legato a un monumento “eponimo” come la grande Abbazia benedettina di S. Eufemia; ora autentica chiave di lettura archeologica, per identità e storia, di un ambiente culturale che appare avere svolto un ruolo importante, a volte determinante, per la comprensione di intere stagioni storiche della Calabria tirrenica. (Dall’introduzione di Guido Vannini)
Eugenio Donato è Dottore di Ricerca in Archeologia medievale, ha insegnato, in qualità di professore a contratto, Metodologia della ricerca archeologica (Università della Calabria) e Archeologia medievale (Università di Messina). Ha partecipato a scavi e indagini archeologiche in Italia e all’estero, collaborando con istituti di ricerca italiani e stranieri, e con le Soprintendenze Archeologiche e ai Beni Monumentali. Si è occupato di incastellamento, ceramica medievale, archeologia dell’architettura, topografia archeologica, e ha all’attivo numerose pubblicazioni scientifiche. Nel territorio lametino ha condotto scavi nel castello di Nicastro, nella chiesa dei SS. Quaranta Martiri e nell’abbazia di Santa Eufemia.

lunedì 26 agosto 2024

Storia letteraria delle malattie

Storia letteraria delle malattie
La narrazione del contagio dal Medioevo all’Età moderna
di Elisa Tinelli
pp. 272; € 19,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
edizioni Dedalo, 2024
ISBN: 9788822063519

La letteratura nasce, in Occidente, con la descrizione di un’epidemia, quella che, nell’Iliade, provoca la contesa fra Achille e Agamennone. All’Iliade hanno fatto seguito moltissimi testi che evocano o trattano la malattia contagiosa. Il volume ripercorre questa storia e propone un affascinante viaggio fra gli autori della letteratura italiana che sono stati diretti testimoni delle grandi epidemie susseguitesi nella nostra penisola, dalla peste nera del 1348 al mal francese, che conobbe l’apice della sua diffusione nel Cinquecento, fino alle ricorrenti epidemie di colera dell’Età moderna. Le voci di alcuni tra i più grandi autori italiani – Petrarca, Boccaccio, Machiavelli, Manzoni, Verga – si intrecciano a quelle di autori meno noti che ai “grandi” guardano come a modelli imprescindibili per la narrazione del contagio.
Elisa Tinelli è docente di Letteratura italiana e ricercatrice presso l’Uni­versità di Bari. Molto nota nel settore grazie a pubblicazioni originali, si è dedicata all’esegesi della Commedia dantesca; ha studiato la tradizione letteraria latina e volgare dei secoli XIV-XVI, curando edizioni critiche; ha indagato, inoltre, la letteratura politica d’età umanistico-rinascimentale e la ricezione italiana delle opere di Erasmo da Rotterdam.

domenica 25 agosto 2024

La storia del castello di Brescia dal Medioevo all'800

La storia del castello di Brescia dal Medioevo all'800
a cura di Marco Merlo, Sara Scali
pp. 344; € 36,00
Skira, 2024
EAN: 9788857252421

Un metodo di ricerca basato sull'incrocio tra indagine storica e analisi sistematica della documentazione cartografica consente di affrontare in modo inedito lo studio del Castello di Brescia, monumento complesso nel quale le fasi edificatorie si sono stratificate nei secoli segnando le principali vicende della Città, dall'età del libero Comune all'Unità d'Italia. Con i suoi 75.000 metri quadrati, la fortezza bresciana è una delle più grandi d'Europa: una costruzione unica, nella quale intorno al mastio di età viscontea si sviluppò un moderno sistema di mura e bastioni che ne fece una delle strutture difensive più imponenti della Terraferma veneziana. Le fonti scritte e iconografiche, poste in dialogo con le mappe antiche a loro volta rilette e reinterpretate con l'ausilio della tecnologia digitale, restituiscono una puntuale ricostruzione filologica, ricca di documentazione fotografica e capace di enucleare alcuni aspetti inediti o poco noti di una storia affascinante e straordinariamente articolata.

venerdì 23 agosto 2024

Dante nel Rinascimento europeo

Dante nel Rinascimento europeo
Religione e politica
A cura di: Erminia Ardissino, Giovanna Cordibella
pp. XVIII-230; € 38,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Edizioni di Storia e Letteratura, 2024
EAN: 9788893597678
 
Concentrandosi sull'interazione dell'opera di Dante con il pensiero (e le turbolenze) politiche e religiose del Rinascimento europeo, e considerando pubblicazioni provenienti da Italia, Francia, Svizzera, Germania, Inghilterra, il volume mostra come l'opera di Dante sia stata diffusa, tradotta, interpretata e rifunzionalizzata, ma anche sottoposta a manipolazioni nel periodo di fondazione del mondo politico moderno. Se alla fine del XV secolo, in un momento in cui Dante era già ben noto, la stampa aveva valorizzato erroneamente il poeta come traduttore dei sette salmi penitenziali e autore di un Credo, pubblicati con successo e con varie ristampe, appare evidente che di quest'autore si potesse varare ciò che meglio rispondeva alle richieste del mercato editoriale e agli interessi dei lettori. Non è un caso, quindi, che nel secolo successivo la Commedia e il trattato politico De Monarchia furono portati a esempio di posizioni antipapali, in special modo nel mondo riformato e in ambienti eterodossi. Proprio in questa congiuntura culturale e religiosa l'uso dell'opera dantesca, in particolare del trattato politico, si presenta come decisiva nelle controversie confessionali, quindi anche nel processo di fondazione di una nuova scienza politica in Europa, indipendente dalla religione.
Erminia Ardissino professore associato presso l’Università di Torino. Ha insegnato anche in diverse università statunitensi. Si occupa prevalentemente della letteratura da Dante al Seicento, con particolare attenzione al rapporto con la storia delle idee e l’esperienza religiosa, su cui ha pubblicato numerosi contributi, oltre a edizioni critiche di testi antichi e saggi sulla didattica della letteratura e dell’Italiano per stranieri. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti.
Giovanna Cordibella è professoressa di Letteratura Italiana presso l’Università di Berna. Si occupa di Letteratura italiana moderna e contemporanea e di Letteratura del Rinascimento, con l’impiego anche di prospettive d’indagine transculturali e interdisciplinari.

giovedì 22 agosto 2024

Miscellanea storica bitrittese

Miscellanea storica bitrittese
Gli odonimi storici, la casa-torre, le pietre che parlano, il paese sotterraneo, i luoghi rurali, la pergamena di Santeramo e altre spigolature medievali
di Vito Iacobazzi
pp. 368; € 18,00
Wip Edizioni, 2024
ISBN: 978-88-8459-774-8

Conoscere il proprio territorio è il primo passo per rispettarlo e per amarlo. Ogni luogo ha caratteristiche proprie che possono essere raccontate e valorizzate. Il libro “Miscellanea storica bitrittese” ci porta per mano in un viaggio storico-culturale emozionante attraverso percorsi inediti tra i nomi delle vie di Bitritto delle parti più vecchie del paese (la Terra, il Borgo vecchio e la Cocevola); tra le “pietre che parlano” dai muri delle chiese, delle abitazioni (epigrafi, bassorilievi, maschere); tra le torri rurali, cadenti testimoni silenziosi di un mondo scomparso; tra i sotterranei-ipogei e le cavità nascoste nel ventre materno della Bitritto sotterranea; tra gli enigmi della Casa-Torre, cenerentola dimenticata degli edifici storici; fino alla scoperta di vetuste pergamene (spigolature medievali) che ci portano nel mondo del Medioevo bitrittese, proposte per la prima volta all'attenzione della comunità. Tanti percorsi senza tempo, tra le risorse note e sconosciute del nostro paese, che, come le impronte digitali di una mano, definiscono l'identità storica, artistica e culturale di Bitritto
.
Vito Iacobazzi, già professore dell’Università di Bari, cultore di storia locale. 

mercoledì 21 agosto 2024

I volgarizzamenti fiorentini delle lettere di Federico II e dei suoi avversari

I volgarizzamenti fiorentini delle lettere di Federico II e dei suoi avversari
di Giovanni Spalloni
pp. 336; € 33,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Pacini Editore, 2024
ISBN: 979-12-5486-391-6

Negli ultimi venti anni il corpus testuale dei volgarizzamenti fiorentini delle lettere di Federico II e dei suoi avversari è stato oggetto di numerosi studi, in particolare negli ambiti della storia della retorica e della traduzione medievale. Occorre tuttavia precisare che, sebbene tali contributi abbiano posto le basi della ricerca e dato un significativo apporto alla conoscenza dell’argomento, mancano ancora testi critici affidabili e un’interpretazione coerente dell’insieme testuale. Proprio per sopperire a tale mancanza, si avanza nel presente libro una proposta di edizione critica, condotta su tutto il testimoniale noto, dell’intero corpus di volgarizzamenti. L’edizione renderà per la prima volta disponibile un testo attendibile, verificato alla luce della sua tradizione, e permetterà di esplorare alcune questioni di natura sia filologica sia storico-culturale.
Giovanni Spalloni si occupa di Filologia e Lessicografia dell’Italiano medievale, con una particolare attenzione ai contatti con i testi dittaminali e cancellereschi latini coevi. Attualmente è assegnista di ricerca presso l’Opera del Vocabolario Italiano-CNR di Firenze.

martedì 20 agosto 2024

Medioevo Europeo e Mediterraneo

Medioevo Europeo e Mediterraneo
Scambi, circolazione e mobilità artistica
a cura di Roberta Cerone e Manuela Gianandrea
pp. 840; € 80,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Campisano Editore, 2024
ISBN: 979-12-80956-52-1

“Eppure se la maggior parte degli uomini dell’Occidente medievale ha per orizzonte, talvolta per tutta la vita, il confine di una foresta, non bisogna immaginare la società medievale come un mondo di sedentari... la mobilità degli uomini del Medioevo è stata estrema, sconcertante”. Dell’assunto di Jacques le Goff (La Civiltà dell’Occidente medievale), il presente volume fornisce riprova in ambito artistico, grazie ai contributi dei quaranta studiosi coinvolti – dottorandi, dottori di ricerca e docenti – espressione della vi- vacità dei dottorati di ricerca in Storia dell’arte delle università italiane, qui coinvolti in un seminario che si ripete con cadenza annuale e che nel 2022 è stato organizzato da Sapienza Università di Roma. Rispecchia una visione imperniata sui concetti di mobilità artistica, dialogo culturale, rapporti tra luoghi anche distanti tra loro, la struttura del libro, suddiviso in sezioni che ripartiscono i molteplici argomenti affrontati con il criterio di evidenziare le relazioni che li inficiano: Europa e Italia. Una fitta rete di relazioni; Circolazione di oggetti, maestranze e idee nel continente europeo; Tirreno e Adriatico: un crocevia marittimo; Regnum e zone liminari: un’officina di scambi e rielaborazioni; Dialoghi mediterranei: Bisanzio, Europa e Levante; L’Italia del Nord tra istanze locali e modelli allogeni.
Roberta Cerone si è formata alla Sapienza Università di Roma dove ha conseguito la laurea in Lettere (2003), la specializzazione in Storia dell’arte medievale e moderna (2007), dunque il dottorato di ricerca in Storia dell’arte (2011). Fin dagli esordi, si è dedicata alla storia dell’arte medievale, con un particolare interesse nei confronti della produzione artistica di ambito monastico e dell’architettura civile e militare con specifico, ma non esclusivo, riferimento al periodo bassomedievale e al contesto centro-italiano. Ha pubblicato numerosi saggi in riviste italiane e straniere e ha partecipato a convegni di carattere nazionale e internazionale. Dal 2018 è ricercatore a tempo determinato di tipo B in Storia dell’arte medievale (L-Art/01) presso il dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte e Spettacolo della Sapienza.
Manuela Gianandrea insegna Storia dell’arte medievale presso la Sapienza Università di Roma, dove attualmente è anche coordinatore del Dottorato di ricerca in Storia dell’arte e vicedirettore del Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte e Spettacolo. Ha insegnato presso il corso di laurea in Conservazione dei Beni Culturali dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, è stata visiting professor presso la International Itinerant Paleographic School (École des Hautes Études en Sciences Sociales, Paris) e presso la Winter School 2019 Transcodification: A Multidisciplinary Approach (Università degli Studi dell’Aquila); è stata, inoltre, research fellow presso la Masarykova Univerzita di Brno.

lunedì 19 agosto 2024

Teodolinda. La longobarda

Teodolinda. La longobarda
di Alberto Magnani, Yolanda Godoy
pp. 144; € 14,00
Jaca Book, 2024
EAN: 9788816418561

Straordinario e inconsueto per una regina longobarda il fascino che Teodolinda, la «gloriosissima», esercitò già all’epoca sul suo popolo. Teodolinda, regina dei Longobardi, era gloriosissima già per i suoi contemporanei. Spesso nelle fonti le viene accordato questo appellativo e le pagine che le dedica Paolo Diacono la circondano di un fascino sconosciuto alle altre regine di quel popolo. Ma in cosa consistette la gloria di Teodolinda? La regina, in realtà, è poco conosciuta. Niente di strano: le fonti sono avare di informazioni precise sul suo conto, così come avviene, del resto, per tanti altri personaggi del suo tempo. È possibile, tuttavia, ricomporre un ritratto dai contorni abbastanza definiti. Teodolinda non fu solo «la regina che convertì i Longobardi al cattolicesimo» con la collaborazione di papa Gregorio Magno. Il carteggio tra lei e il pontefice, riportato in appendice, rivela un rapporto estremamente complesso, legato anche al ruolo della donna nell’antica cultura germanica. Teodolinda svolse anche un ruolo politico attivo, prima a fianco del marito Agilulfo, poi da sola quando, in qualità di reggente, governò il Regno longobardo per alcuni anni, dialogando con le maggiori personalità del suo tempo e godendo di prestigio internazionale.

domenica 18 agosto 2024

Dante e la città della fortuna

Dante e la città della fortuna
di Andrea Angelucci
pp. 268; € 20,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Metauro Edizioni, 2024
ISBN: 9788861562318

L’epigrafe contenente l’epitaffio di Jacopo del Cassero, conservata nella chiesa di san Domenico a Fano, è stata finora sottovalutata nella sua portata letteraria e come elemento significativo nell’architettura della Commedia. Come si sa, Dante immagina di aver incontrato messer Jacopo sulle pendici del monte del Purgatorio. L’elemento interessante è che il poeta mette in bocca a Jacopo una frase che ricalca alcuni versi del suo epitaffio e l’esclamazione fa riferimento al ruolo della fortuna nell’episodio che lo portò alla morte.

Questo libro cerca di far rivivere quelle antiche vicende e quella lontana realtà, cerca di portare alla luce i motivi di questa operazione intertestuale dantesca. La tesi che si propone è che Dante, conoscendo il nome antico di Fano, Fanum Fortunae, abbia ripreso i versi della lapide per caratterizzare il personaggio di Jacopo come rappresentante non solo di una città ma anche di una categoria sociale, quella degli ufficiali, dei militari in genere, presso cui il culto della fortuna doveva essere sopravvissuto in forme più o meno scoperte. Le parti conclusive del volume sono dedicate a un attento esame stilistico e poetico dei sedici versi dell’epigrafe di Fano, anche per cercare di individuare la personalità di colui che la scrisse.

Andrea Angelucci è docente di Lettere presso il Liceo Scientifico e Musicale G. Marconi di Pesaro. Nel 2009, nell’ambito di uno scambio con la scuola giapponese, ha prodotto assieme ad alcuni suoi studenti il documentario dedicato a Giacomo Leopardi, Kaze no gotoku («Il suono del vento»). Nel 2009 ha pubblicato per l’editore Manni il libro di poesie Mare superiore e nel 2016, in proprio, il secondo libro, Sulle cime di un altro dove. Nel 2015 ha realizzato De Techno Carmine, un recital delle sue poesie assieme al compositore di musica elettronica Tommaso Vecchierelli e all’attore e regista Claudio Tombini. Nel dicembre del 2020 ha progettato e realizzato il documentario Dante e la città della Fortuna, nell’ambito della serie Esplorare i confini, prodotta in tempi di pandemia dal Circolo Bianchini per la televisione locale. Da quella data ha approfondito questa ricerca, ora trattata in maniera ampia e con sviluppi inediti nel presente volume.

sabato 17 agosto 2024

Longobardorum

Longobardorum
di Gabriele Mercati
pp. 228; € 15,00
VJ edizioni, 2024
EAN: 9791281266391

Longobardorum è un romanzo storico che ci catapulta in un periodo molto importante per la penisola italica. L’autore con una narrazione fluida e mai banale ci fa immergere in quella che fu la vita sociale e politica dell’ottavo secolo. Dove troviamo da una parte le genti longobardo-romane che, per non soccombere, furono obbligate a difendersi dall’invasore Carlo re dei franchi, in combutta con il Papa Adriano I, che ambiva al potere terreno. Purtroppo la scarsa coesione all’interno della classe di governo longobarda portò alla disfatta del regno longobardo stesso e la sottomissione a Carlo re dei franchi di buona parte della penisola. Questo e successive vicende ritardarono l’unità d’Italia di oltre mille anni. Il romanzo e ricco di note che ci consentono di conoscere meglio quel periodo storico da sempre trascurato.
Gabriele Mercati, romagnolo verace, è uno autore policromo ed eclettico, che ha al suo attivo diversi lavori. Questo è l’ottavo romanzo che pubblica ed è ispirato dalla sua passione per la storia.

venerdì 16 agosto 2024

I luoghi della cultura italo‑greca tra l’alto e il basso Medioevo candidati per il riconoscimento UNESCO

I luoghi della cultura italo‑greca tra l’alto e il basso Medioevo candidati per il riconoscimento UNESCO
a cura di Francesco Maria Spanò, Giulio Merlani
pp. 144; € 24,00
Gangemi Editore, 2024
EAN: 9788849251647

La proposta di candidatura mira a valorizzare un patrimonio che, nel suo complesso, racchiude le più significative testimonianze della cultura greco-bizantina nel Mediterraneo occidentale e rappresenta uno straordinario fenomeno di interscambio culturale – tutto calabrese – in una fase d’importanza cardinale nella storia d’Europa. La candidatura va a colmare una “lacuna” nella Lista del Patrimonio Mondiale da un punto di vista tematico e cronologico giacché si focalizza sul fenomeno dell’innesto della cultura greco-bizantina nel Mediterraneo occidentale nel fondamentale passaggio tra Alto e Basso Medioevo, non pienamente rappresentato nell’attuale Lista. Il sito proposto riunisce le principali testimonianze materiali prodotte, in particolare, tra l’VIII e l’XI secolo che – nel loro insieme – incarnano l’essenza della cultura italo-greca prodotta dall’integrazione di valori d’influenza bizantina, ellenistica e mediorientale. Tale contesto culturale fu trait d’union e fertile terreno d’incontro tra il Mediterraneo antico e l’Europa medievale e pertanto valorizzerebbe a livello internazionale l’importanza e la centralità del territorio italiano già a quell’epoca e rappresenta un modello di integrazione culturale su radici italiche dal grande valore esemplare ancora oggi. La candidatura assumerebbe un’importantissima valenza per il Sud‑Italia (riequilibrando la Lista italiana sbilanciata verso nord) e in particolare per la Regione Calabria, rappresentata in ambito UNESCO soprattutto per i valori naturali e meno per quelli culturali. Con questa proposta, difatti, la Calabria andrebbe a concorrere per il prestigioso riconoscimento di sito culturale Patrimonio Mondiale (al momento in Calabria ci sono il Polinello e la Valle Infernale in Aspromonte incluse nell’ampia rete internazionale del solo sito naturale Patrimonio Mondiale delle Faggete Vetuste).

giovedì 15 agosto 2024

Dante e Pisa

Dante e Pisa
Lingua arte storia
di Fabrizio Franceschini
pp. 192; € 25,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Pacini Editore, 2024
ISBN: 979-12-5486-390-9

Il rapporto tra Dante e Pisa non si limita all’invettiva lanciata dal poeta nel canto di Ugolino. Questo volume estende l’analisi ai personaggi pisani del Purgatorio, Nino Visconti, Marzucco Scornigiani e suo figlio Gano, ed esamina questioni legate al finale del Purgatorio e al Paradiso. Sul filo delle parole pisane contenute nella Commedia, il lettore compie un viaggio dalla «muda», ove fu imprigionato Ugolino, al «monte per che i Pisan veder Lucca non ponno», sino alla Capraia, alla Sardegna e al Mediterraneo. Nel saggio L’«alto Arrigo» di marmi e di parole si avanza l’ipotesi di un concorso di Dante all’ideazione del sepolcro di Enrico VII nel Duomo di Pisa, includendo nell’analisi l’epitafio dell’imperatore e l’«enigma forte» di «un cinquecento diece e cinque» (canto XXXIII del Purgatorio). Un libro che tocca questioni cruciali della vita di Dante e tiene vivo l’interesse per il ruolo di Pisa nell’Italia tra Due e Trecento.

Fabrizio Franceschini ha insegnato sino a oggi Linguistica italiana. È accademico della Crusca, vicepresidente della Società Storica Pisana, membro del Centro di Studi Ebraici dell’Università di Pisa. Negli ultimi decenni si è dedicato alla lingua e agli aspetti storico-culturali della Commedia di Dante e dei suoi antichi commenti, con speciale riguardo al culto di Dante a Pisa e a Lucca. Gli ultimi libri da lui scritti o curati sono Il chimico libertino. Primo Levi e la Babele del Lager (Roma 2022), Dante e il cibo (Pisa 2023), L’Ebreo errante. Nuove prospettive su un mito europeo (Roma 2023).

mercoledì 14 agosto 2024

Guerra segreta nel Medioevo

Guerra segreta nel Medioevo
Operazioni speciali al tempo della cavalleria
di Yuval Noah Harari
pp. 284; € 18,00
LEG Edizioni, 2024
ISBN: 9788861026124

Le operazioni segrete tra XI e XVI secolo sono oggetto della magistrale analisi condotta da Harari in questo libro, che tra strategia e politica esamina sei casi di studio: il tradimento di Antiochia nel 1098, il tentativo di liberazione di Baldovino II dalla prigione di Khatpert nel 1123, l’assassinio di Corrado di Monferrato nel 1192; l’assalto fallito a Calais nel 1350, la “guerra sporca” tra Francia e Borgogna fra 1467 e 1483, la distruzione del mulino di Auriol nel 1536. Al di là delle note battaglie campali, degli assedi e delle manovre su vasta scala, il ruolo fondamentale di assassinii, rapimenti, tradimenti e sabotaggi nella storia militare medievale viene finalmente messo in luce in un’esposizione lucida, completa e affascinante, tra le prime ricerche del più affermato storico della scena contemporanea.

martedì 13 agosto 2024

Frammenti di un discorso poetico

Frammenti di un discorso poetico
L’epistolario di Francesco Petrarca
di Laura Antonella Piras
pp. 452; € 30,00
Agorà & Co., 2024
EAN: 9791280508706

Qual è il vero ruolo della poesia? Può la poesia essere un veicolo di verità? Quali sono i requisiti fondamentali per ritenersi un vero poeta? Quali sono le doti necessarie per scrivere bene? Qual è il modo migliore di interpretare un testo letterario? A queste e ad ulteriori domande cerca di rispondere Petrarca nelle lettere raccolte in questa antologia, scritte non a scopo comunicativo, ma con l’obiettivo di sviluppare e divulgare le sue teorie sulla letteratura e da considerarsi vere e proprie opere letterarie. Le sue riflessioni su alcune, fondamentali, questioni di ars poetica assumono uno spessore tale che le argomentazioni dell’autore arrivano a toccare alcuni temi fondamentali della storia dell’intepretazione del testo e dei problemi della scrittura e mostrano come, accanto al poeta di Laura, conviva un profondo pensatore, ben inserito nel dibattito culturale del suo tempo e attento critico, dotato di una nuova e moderna consapevolezza della polarità fra poetica e ermeneutica, in grado di sollevare questioni che abbracciano tutte le epoche e rivelando in più di un’occasione tratti di grande originalità.
Laura Antonella Piras è Docente di Discipline letterarie e latino presso Liceo Scientifico e Linguistico "G.Marconi" - Sassari.

lunedì 12 agosto 2024

La vita quotidiana secondo San Benedetto

La vita quotidiana secondo San Benedetto
di Léo Moulin
Traduzione di Elio Guerriero
pp. 128; € 12,00
Jaca Book, 2024
EAN: 9788816418554

L'accurata indagine dello storico e scrittore francese Leo Moulin si legge come una saga. Scrive l'autore: "Ho cercato di narrare la vita quotidiana di un monaco benedettino così come fu tracciata da san Benedetto circa quindici secoli fa, così come essa si è svolta, giorno dopo giorno, per secoli, nell'Europa intera, così come essa è vissuta oggi da coloro che hanno promesso di vivere pienamente il loro voto nell'ordine benedettino". In questo libro, il noto storico del Medioevo Leo Moulin ci fa seguire da vicino la vita dei monaci benedettini di ieri e di oggi. Secondo quanto raccomanda san Benedetto, essi pregano e lavorano: tale binomio genera una ricchezza di vita, creatrice di civiltà. I monaci lavorano i campi, copiano i manoscritti, studiano la liturgia, ma anche il modo di fare i formaggi, l'acquavite e la birra per ristorare i fratelli malati, gli ospiti e per «santificare le feste».
Léo Moulin nato a Bruxelles nel 1906, ha studiato lettere all'università di Bologna, filosofia e lettere a Bruxelles e scienze politiche. E' stato professore emerito al Collège d'Europe a Bruges e alla Faculté Notre Dame de la Paix a Namur. E' professore incaricato emerito all'Università cattolica di Lovanio. E' membro dell'Académie Luxembourgeoise e del comitato esecutivo dell'Institut International de Philosophie politique. E' stato visinting professor in varie università, dal Canada (Sudbury, Laval) al Brasile (Rio de Janeiro), dalla Polonia (Lublino) all'Italia (Torino, Bologna, Padova, Roma), ecc.

domenica 11 agosto 2024

Gregorio IX e Roma

Gregorio IX e Roma
Arte, processioni e spazio sacro tra Costantinopoli e la Terra Santa
di Claudia Bolgia
pp. 176; € 40,00 (Acquista olnline con il 5% di sconto)
Cmpisano Editore, 2024
ISBN: 979-12-80956-60-6

La letteratura specialistica ha finora limitato al perduto mosaico della facciata della Basilica Vaticana l’attenzione di Gregorio IX per Roma. Un approccio interdisciplinare, che unisce l’analisi storico-artistica e archeologica allo studio di fonti neglette e alla rilettura di testimonianze documentarie, grafiche ed epigrafiche, consente ora di ricostruire un quadro molto più ricco e sfaccettato, permettendo di colmare una grave lacuna storiografica. Il presunto ‘vuoto’ della Roma di Gregorio IX si rivela così ‘pieno’ di iniziative papali molteplici e varie, che spaziano dall’uso e dalla sapiente trasformazione dello spazio urbano all’attenzione per le infrastrutture, dagli interventi architettonici a quelli riguardanti lo spazio sacro, fino all’impiego di reliquie e icone in processioni spettacolari, volte a mobilitare la popolazione. Il libro offre inoltre, basandosi su fonti fin qui trascurate dalla critica, una rilettura del messaggio che il mosaico di facciata della Basilica petrina intendeva comunicare, a partire dalla reinterpretazione della moneta offerta dal pontefice a Cristo come uno dei trenta denari per i quali Giuda vendette il maestro. Il mosaico vaticano emerge ora come uno straordinario manifesto della visione ecclesiologica e del pensiero escatologico di Gregorio IX, nonché del suo ruolo pastorale, contribuendo a illuminare significativi cambiamenti nella Chiesa e nella società della prima metà del XIII secolo.
Claudia Bolgia è Professoressa Ordinaria di Storia dell’Arte Medievale all’Università degli Studi di Udine. Autrice di Reclaiming the Roman Capitol. Santa Maria in Aracoeli from the Altar of Augustus to the Franciscans, c. 500-1450(London-New York 2017, e co-curatrice di Rome across Time and Space. Cultural transmission and the Exchange of Ideas, ca. 500-1400 (Cambridge 2011, si occupa di Roma medievale e di arte e architettura degli Ordini Mendicanti, con particolare attenzione allo spazio sacro, al suo allestimento e alla ricostruzione di monumenti smembrati e contesti perduti. Le novità di tali ricerche le sono valse finanziamenti e Fellowships presso i principali centri di ricerca internazionali, tra cui Pembroke College - University of Cambridge (2004-2007), Villa I Tatti - The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies (2009-2010), il Carnegie Trust for the Universities of Scotland (2010-2011, la British Academy (2012), CASVA - Center for Advanced Study in the Visual Arts (2016-2017, la Newberry Library (2016-2017, e il Leverhulme Trust (2017-2018).

sabato 10 agosto 2024

Costantinopoli e il suo impero

Costantinopoli e il suo impero
Arte, architettura, urbanistica nel millennio bizantino
di Mauro Della Valle
pp. 256; € 24,00
Jaca Book, 2024
EAN: 9788816418684

Negli ultimi decenni la nozione di «arte bizantina» si è ampliata al punto da divenire un contenitore molto elastico nel quale far confluire esperienze molto diverse, dalle Isole Britanniche alla Nubia, dalla Spagna alla Georgia e all’Armenia. In realtà la gran parte di questi territori, in contatto con l’Impero bizantino a vario titolo e in momenti diversi, ha presto sviluppato una fisionomia artistica molto caratteristica e il contributo di Bisanzio non è più identificabile. Questo libro mostra come si debba parlare di «arte bizantina» esclusivamente per quella prodotta nei territori governati dall’imperatore d’Oriente o in altre aree ove sia dimostrabile la presenza di maestranze provenienti da quei territori o dalla capitale Costantinopoli. Costantinopoli, con la sua impareggiabile produzione architettonica e artistica ha esercitato per secoli una forte influenza sull’intero Mediterraneo. La caduta della città per mano degli Ottomani, il 29 maggio 1453, pone fine in modo brusco a una vicenda più che millenaria.
Mauro Della Valle Ph. D. si è laureato in Lettere con Fernanda de’ Maffei presso la Sapienza Università di Roma. Ricercatore confermato presso l’Università degli Studi di Milano “La Statale”, dall’A.A. 2000-2001 insegna Storia dell’Arte bizantina e Storia dell’Arte medievale presso il Dipartimento di Beni culturali e ambientali e presso la Scuola di Specializzazione in Archeologia della stessa Università.

venerdì 9 agosto 2024

Arte bizantina a Lentini

Arte bizantina a Lentini
Opere e tradizioni da un’antica città della Sicilia orientale (VI-XIII secolo)
di Simone Piazza
pp. 268; € 38,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Campisano Editore, 2024
ISBN: 979-12-80956-51-4

Questo libro prende in esame, grazie ad indagini sul campo, approfondimenti bibliografici, ricerche d’archivio e nuove campagne di documentazione fotografica, sette testimonianze artistiche, databili fra VI e XIII secolo, appartenenti a Lentini, centro della Sicilia orientale a metà strada fra Catania e Siracusa, le cui origini risalgono all’epoca dell’antica Grecia. Si tratta di una basilica extra muros, con resti di opus sectile, recinzione liturgica e mosaico absidale, emersa da uno scavo archeologico di un secolo fa e poi rinterrata; di un cofanetto d’avorio a motivi aniconici, con decorazione bicroma e aggiunte in oro, realizzato per custodire una reliquia della Passione; di una stauroteca a cassetta e coperchio scorrevole, contenente un bassorilievo in steatite con l’effige degli imperatori Elena e Costantino; di una piccola campana in bronzo con inciso – caso assai raro – il versetto di un salmo in caratteri greci; delle tracce di un monumentale Giudizio Universale dipinto all’interno di un santuario rupestre; dell’immagine di una Deesis conservata in un arcosolio dell’Ex Cattedrale associato alla tomba dei martiri Alfio, Filadelfo e Cirino; di un’icona-palladio alta quasi due metri raffigurante un’Odigitria con tanto di dedica dell’evangelista Luca ai lentinesi. Opere riconducibili, direttamente o indirettamente, alla cultura artistica bizantina, preziose per questa ragione, ma anche e soprattutto perché superstiti rappresentanti di un patrimonio originariamente ingente, ricco e stratificato, andato quasi interamente perduto a causa di terremoti, abbandoni, dispersioni.
Simone Piazza è professore ordinario di storia dell’arte medievale e bizantina all’università Ca’ Foscari Venezia. In precedenza ha insegnato le medesime discipline presso gli atenei di Catania, Viterbo e Cassi- no oltre che all’Université Paul-Valéry di Montpellier (in qualità di «Maître des conférences HdR»). Dopo i primi studi sulla pittura rupestre dell’Italia centromeridionale, confluiti in una monografia apparsa nella Collection de l’École française de Rome (2006), il suo orizzonte di interesse si è aperto all’intero ambito della circolazione di modelli artistici fra Bisanzio e l’Occidente, con particolare attenzione nei confronti dello studio dei contesti figurativi perduti, ricostruiti, laddove possibile, attraverso proposte grafiche. Temi e metodi che hanno costituito l’oggetto di una seconda monografia («Allo zenit della cupola. L’eredità dell’oculus nell’arte cristiana fra Medio Evo latino e Bisanzio», Campisano 2018 e di numerosi saggi, comparsi in riviste scientifiche e atti di convegno.

giovedì 8 agosto 2024

Principati e repubbliche

Principati e repubbliche
Azioni individuali e forme di governo
di Angelo Panebianco
pp. 760; € 48,00
Il Mulino, 2024
ISBN: 978-88-15-38934-3

È possibile studiare le forme di governo che si sono succedute nella storia umana senza limitarsi a un’erudita descrizione di regole e istituzioni e senza presumere che a contare, a dare vita a quelle forme di governo, siano soltanto principi, re, imperatori, condottieri, capi-partito? Cosa collega l’agire delle persone comuni alla nascita e all’evoluzione delle forme di governo che nella storia si sono succedute innumerevoli? Utilizzando fonti archeologiche, antropologiche e storiografiche e rileggendole alla luce di uno schema interpretativo che considera le forme di governo come il prodotto di una pluralità di azioni umane, il libro tratta di stati arcaici, di imperi e di repubbliche (antiche, medievali, rinascimentali) nonché di quelle loro dirette filiazioni che sono i dispotismi e le democrazie contemporanee. Studiare le forme di governo mostra quanto sia grande la capacità degli esseri umani di dare vita a modi di organizzazione della vita sociale complessi e differenziati. E mostra che se le élite e, talvolta, certi leader dotati di particolari qualità, hanno un potere condizionante nella formazione e nella evoluzione di stati e regimi politici, coloro che delle élite non fanno parte non sono mai semplici comparse.

Angelo Panebianco è professore emerito di Scienza politica dell’Università di Bologna. Tra suoi libri, nelle edizioni del Mulino, ricordiamo «Modelli di partito» (1982, pubblicato in sei lingue), «L’analisi della politica» (a cura di, 1989), «Guerrieri democratici» (1997), «Il potere, lo stato, la libertà» (2004), «L’automa e lo spirito» (2009), «Persone e mondi» (2018), «All’alba di un nuovo mondo» (con Sergio Belardinelli, 2019), «Democrazia e sicurezza» (a cura di, 2021). Tiene corsi di Teoria politica e di Relazioni internazionali nelle università San Raffaele e Iulm. Presiede attualmente il Consiglio editoriale del Mulino e da trentacinque anni è editorialista del «Corriere della Sera».

mercoledì 7 agosto 2024

Dentro la cucina medievale

Dentro la cucina medievale
Manuale pratico di cucina medievale per una rievocazione storica
di Rosella Omicciolo Valentini
pp. 216; € 16,00 (Acquista online con il 35% di sconto fino al 31 agosto 2024)
Penne e papiri, 2024
ISBN: 9788889336939


Questo testo analizza sia i prodotti da utilizzare secondo la correttezza storica, sia le preparazioni culinarie con l’interpretazione di alcuni metodi di cottura: ad esempio, il termine ‘brodo’ o ‘brodetto’ per i cuochi medievali non sempre aveva il valore che si attribuisce oggi.

Conoscere gli elementi fondamentali e leggere le ricette dai manoscritti originali potrà sicuramente aiutare a immergersi “dentro la cucina medievale”, in tutti i sensi.
In questo testo saranno analizzati in particolare sia i prodotti da utilizzare secondo la correttezza storica, sia le preparazioni culinarie con l’interpretazione di alcuni metodi di cottura: ad esempio, il termine ‘brodo’ o ‘brodetto’ per i cuochi medievali non sempre aveva il valore che si attribuisce oggi.
Conoscere gli elementi fondamentali e leggere le ricette dai manoscritti originali potrà sicuramente aiutare a immergersi “dentro la cucina medievale”, in tutti i sensi.
Rosella Omicciolo Valentini ha collaborato per anni con Cronache Medievali, periodico di studi medievali (Edizioni Penne & Papiri), con due rubriche fisse: “In taberna” (cucina medievale) e “Il giardino dei semplici” (erboristeria medievale). Da tempo fa parte della L.A.R.T.I. (Libera Associazione Ricercatori Templari Italiani). Per le Edizioni Penne & Papiri ha pubblicato: Mangiare medievale (2005), Mangiare nelle taverne medievali (2008), Le erbe delle streghe nel medioevo (2010), Alla tavola del nobile medievale (2012).


martedì 6 agosto 2024

Perduti nel tempo

Perduti nel tempo
Castelli in rovina e abbandonati nei territori di Spoleto Norcia e Cascia. Vol. 1/3: Comuni di Cascia Norcia Poggiodomo Preci
di Francesco Raggetti, Silvio Sorcini
pp. 212; € 30,00
PBV Edizioni, 2024
EAN: 9791281697218

Presentazione; Prefazione; Cartina; Capitolo 1: Comune di Cascia: Buda e Carnacile; Castello di Chiavano; Castello di Civita; Castello di Collegiacone; Castello di Ferro; Castello di Frènfano; Castello Innocente; Castello di Moscione; Castello di Paterno; Castello di Perchia; Castel del Quercio; Rencine; Castello di Rocca Tervi; Castello di San Giorgio; Castel Santa Maria; Castello della Sassa; Sassatelli; Scala dei Signori; Scardavone; Torre di Serviglio; Sterpetta; Terra Rossa; Terreghetta; Torrato; Vezzano; Capitolo 2: Comune di Norcia: Torre di Agriano; Rocca di Ancarano; Castello di Argentigli; Rocca Attona; Castello di Belvedere; Castello di Biselli; Castelfranco; Colle di Ocricchio; Castello di Onde; Savelli; Castello di Usigni; Capitolo 3: Comune di Poggiodomo: Castello di Mucciafora e Villa Sant’Antonio; Capitolo 4: Comune di Preci: Rocca dell’Abbazia; Rocca di Collescille; Castello di Monte San Martino; Castello di Montebufo; Rocca Pazza; Castello del Poggio della Forcella; Castello di Presenzano; San Vito; Bibliografia.

lunedì 5 agosto 2024

Il problema dell'amore nel Medioevo

Il problema dell'amore nel Medioevo
di Pierre Rousselot
pp. 256; € 23,00
Editrice Morcelliana, 2024
EAN 9788837239978
 
È possibile un amore che non sia egoista? E se è possibile, quale rapporto si instaura tra il puro amore per l’altro e l’amore di sé, fondamento delle inclinazioni naturali? Il problema dell’amore, come quello della conoscenza, si focalizza sul reciproco rapporto tra “sé” e “altro da sé”. Se dunque la conciliazione dell’amore di sé e dell’amore per l’altro è possibile, essa si trova nell’amore di Dio. A partire da questa considerazione, nel Medioevo sono stati proposti due modelli interpretativi del problema dell’amore. La concezione fisica, di ispirazione greco-tomista e fatta propria da Ugo di San Vittore e da san Bernardo, che cerca di stabilire un’armonica continuità tra l’amore-bramosia e l’amore amicale. E la concezione estatica, maturata nella scuola di Abelardo e penetrata nella scolastica francescana, che al contrario considera l’amore tanto più perfetto quanto più pone il soggetto “fuori di sé” e pienamente realizzato nell’assorbimento di chi ama nell’oggetto d’amore. Attraverso l’esame di testi particolarmente significativi, il saggio analizza i lineamenti di queste due teorie dell’amore e le speculazioni sistematiche che ne sono derivate in ambito filosofico e teologico.
Pierre Rousselot (1878-1915), teologo gesuita, ha insegnato all’Institut Catholique di Parigi e ha consacrato le proprie ricerche all’intellettualismo tomista e alla filosofia dell’amore. È considerato uno degli iniziatori della teologia fondamentale contemporanea. Per Morcelliana ricordiamo la monografia di E. Bordello, Pierre Rousselot. La perspicacia della fede che ama (2023).

domenica 4 agosto 2024

Piemonte... i suoi castelli

Piemonte... i suoi castelli
75 dimore medioevali
di Fabrizio Milla
pp. 160; € 9,50
Susalibri, 2024
EAN: 9791280971296 

I castelli in Piemonte rappresentano un patrimonio vario ed estremamente affascinante. Molti castelli, come li vediamo oggi, nel tempo sono stati oggetto di rifacimenti, ristrutturazioni, restauri e se di alcuni siti si possono osservare dei ruderi, altri si sono perfettamente conservati come preziosi e vivi documenti di un’epoca.

Questa raccolta di castelli delle varie province del Piemonte è una selezione che, insieme al racconto di 75 dimore medioevali, ha anche l’intento di invitare a considerare queste costruzioni come protagonisti del paesaggio; costruzioni che innegabilmente offrono spazio all’immaginazione e all’emozione.