Teodolinda. La longobarda
di Alberto Magnani, Yolanda Godoy
pp. 144; € 14,00
Jaca Book, 2024
EAN: 9788816418561
Straordinario e inconsueto per una regina longobarda il fascino che Teodolinda, la «gloriosissima», esercitò già all’epoca sul suo popolo. Teodolinda, regina dei Longobardi, era gloriosissima già per i suoi contemporanei. Spesso nelle fonti le viene accordato questo appellativo e le pagine che le dedica Paolo Diacono la circondano di un fascino sconosciuto alle altre regine di quel popolo. Ma in cosa consistette la gloria di Teodolinda? La regina, in realtà, è poco conosciuta. Niente di strano: le fonti sono avare di informazioni precise sul suo conto, così come avviene, del resto, per tanti altri personaggi del suo tempo. È possibile, tuttavia, ricomporre un ritratto dai contorni abbastanza definiti. Teodolinda non fu solo «la regina che convertì i Longobardi al cattolicesimo» con la collaborazione di papa Gregorio Magno. Il carteggio tra lei e il pontefice, riportato in appendice, rivela un rapporto estremamente complesso, legato anche al ruolo della donna nell’antica cultura germanica. Teodolinda svolse anche un ruolo politico attivo, prima a fianco del marito Agilulfo, poi da sola quando, in qualità di reggente, governò il Regno longobardo per alcuni anni, dialogando con le maggiori personalità del suo tempo e godendo di prestigio internazionale.
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