giovedì 31 ottobre 2024

Le vie degli ebrei

Le vie degli ebrei
di Anna Foa
pp. 184; € 15,00
Il Mulino, 2024
ISBN: 978-88-15-38805-6

Da Gerusalemme a Gerusalemme: il cammino di una lunga interminabile diaspora in cui si rispecchia la storia d’Europa.

Ritrovare i luoghi degli ebrei implica guardare alla storia dell’Europa dal punto di vista di una minoranza, l’unica cui, pur con pesanti limitazioni e discriminazioni, sia stato permesso di vivere in quel mondo cristiano: in epoca medievale e moderna: entro precisi confini sociali (tra cui i ghetti), emancipati nella condizione di cittadini negli stati nazionali. Da Roma, la culla della presenza ebraica dopo l’originaria Gerusalemme, l’itinerario si snoda tra le comunità più fiorenti e significative per la cultura europea lungo i secoli: dalla Puglia a Toledo e la Spagna, da Colonia e dalla Germania renana a Palermo e all’Italia settentrionale; da Lisbona a Venezia e Amsterdam per giungere a Berlino, il cuore dell’illuminismo ebraico nell’800. Da Amburgo a Parigi, con il caso Dreyfus, a Odessa e Weimar, il momento più alto della creatività ebraica distrutta poi dal nazismo, per arrivare ai drammatici eventi di questi giorni.
Anna Foa ha insegnato Storia moderna all’Università di Roma La Sapienza. Si è occupata di storia della cultura nella prima età moderna, di storia della mentalità, di storia degli ebrei. Tra i suoi libri con il Mulino «Giordano Bruno» (20162), «Eretici. Storie di streghe, ebrei e convertiti» (2011), «Andare per ghetti e giudecche» (2014), «Andare per i luoghi di confino» (2018). Per Laterza è autrice, tra l’altro, di «Ebrei in Europa» (2014), «Ebrei in Italia» (2022) e «Il suicidio di Israele» (2024).

mercoledì 30 ottobre 2024

Quella casa che vola

Quella casa che vola
La storia delle sacre pietre di Loreto
di Pier Luigi Guiducci
pp. 166; € 13,90
Gruppo Albatros il Filo, 2024
ISBN: 9788830699281

In questi ultimi anni si è registrata una copiosa e sorprendente serie di studi sulla Santa Casa di Loreto, i quali esprimono tre orientamenti interpretativi in merito al suo trasporto da Nazareth a Loreto negli anni 1291-1294: alcuni – pochi – ripropongono la tradizione devota del suo trasporto per ministero angelico con argomentazioni già espresse per lo più nel passato; pochi altri negano l’origine nazaretana della Santa Casa, in considerazione soprattutto della tardività delle fonti scritte che la attestano; altri, in maggior numero, ammettono l’autenticità della reliquia nazaretana, ma propongono un trasporto delle “sacre pietre” via mare, per iniziativa umana, con specifico riferimento alla famiglia Angelo dell’Epiro-Tessaglia, come aveva ipotizzato il sottoscritto nelle sue pubblicazioni sull’argomento, a partire dal 1984 fino alle recenti riedizioni. Su quest’ultima interpretazione dell’evento si colloca il presente libro del professore Pier Luigi Guiducci, il quale rivela un’encomiabile conoscenza del complesso argomento e della rispettiva bibliografia.
Pier Luigi Guiducci vanta nel suo cursus docenze presso la Pontificia Università Salesiana, l’Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma e Milano), e il Centro Diocesano di Teologia per Laici (Istituto Ecclesia Mater, Pontificia Università Lateranense). Autore di più di duecento libri, tra questi una storia della Chiesa in quattro volumi. Ha saputo divulgare la propria scienza anche attraverso migliaia di saggi, articoli, interventi, apporti in testi con più autori. È Consulente storico di Postulazioni, Organismi cattolici e civili in Italia e all’Estero.

martedì 29 ottobre 2024

La Chiesa di San Costanzo al Monte e l'Abbazia millenaria

La Chiesa di San Costanzo al Monte e l'Abbazia millenaria
La guida racconta...
di Giuseppe Bottero
pp. 212; € 24,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Fusta Editore, 2024
ISBN: 979280749673

L’opera propone la visita alle eccellenze artistiche di Villar San Costanzo, Valle Maira, provincia di Cuneo: l’abbazia di San Costanzo fondata dai benedettini nell’VIII secolo e la chiesa di San Costanzo al Monte. Incentrato sulle peculiarità culturali e artistiche dei due siti, fra cui gli affreschi tardo-gotici della Cappella di San Giorgio, il racconto è integrato da notizie su fatti e persone che, per oltre un millennio, hanno permesso all’abbazia di porsi come primario centro di potere economico e religioso. Episodi legati al Marchesato di Saluzzo, ai Savoia ed alla Francia interagiscono con la storia dell’abbazia, la cui autonomia è stata messa a repentaglio da tali ingombranti vicini. Nella seconda parte vengono approfonditi temi trattati fugacemente nella narrazione: la costruzione su parte dell’abbazia diroccata della chiesa barocca a inizio XVIII secolo, un Sinodo tenutosi nel 1782, le vicissitudini legate alla conquista napoleonica del Piemonte nel secolo successivo, che portarono alla soppressione dell’abbazia. Due capitoli sono dedicati alla storia della locale Confraternita e della Cappellania di Santa Croce, patronato dei Marchesi di Saluzzo e poi dei Savoia. Ampio spazio, infine, è dedicato ai restauri di San Costanzo al Monte, dagli anni Cinquanta del secolo scorso ad oggi, ed al progetto di valorizzazione che in anni recenti ha permesso ai visitatori una fruizione crescente dei due siti, ed il loro inserimento negli itinerari turistico-culturali del Piemonte.
Giuseppe Bottero, famiglia originaria di Villar San Costanzo (CN), sposato con Sandra e padre di Paola, ha operato per 40 anni nel mondo del turismo come agente di viaggi, marketing manager nell’hotellerie internazionale e direttore d’albergo a Torino e Milano. Guida turistica abilitata dal 2013, il legame al suo paese d’origine lo induce alla ricerca storiografica ed artistica sul territorio, che ha generato questa sua prima pubblicazione.

lunedì 28 ottobre 2024

(Fra)intendimenti

(Fra)intendimenti
Studi italo-tedeschi sugli equivoci nella comunicazione (secoli XI-XV)
a cura di Maria Pia Alberzoni, Nicolangelo D'Acunto, Jochen Johrendt, Jessika Nowak
pp. 304; € 27,00
Vita e pensiero, 2024
ISBN: 9788834355381

Fraintendimenti e malintesi fanno parte della nostra esperienza quotidiana e con essi dobbiamo costantemente fare i conti. Per esempio, alcuni dei più noti incidenti diplomatici del passato, più che esito di strategie mirate, furono suscitati da equivoci e fraintendimenti dovuti sia a inevitabili questioni linguistiche sia all’ambiguità dei linguaggi politici e dei rituali. È stato ripetutamente riscontrato, infatti, che l’ambiguità dei gesti, ad esempio nelle azioni simboliche, consente alle parti in causa di elaborare la propria interpretazione degli eventi. Per tale via si rende possibile creare un ponte tra le parti in conflitto. Il presente volume si confronta con questa problematica. Esso raccoglie gli Atti di un incontro, organizzato dai medievisti della Bergische Universität di Wuppertal e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, svoltosi nel settembre 2022, che ha visto la partecipazione di giovani ricercatori (dottorandi e post-doc) soprattutto delle due Università promotrici.

Maria Pia Alberzoni, già professore ordinario presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Nicolangelo D’Acunto, professore ordinario presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, direttore del Centro di Studi sugli Insediamenti Monastici Europei (CESIME).
Jochen Johrendt, professore ordinario presso la Bergische Universität Wuppertal, presidente del Paul Maria Baumgarten Institut für Papsttumsforschung.
Jessika Nowak, collaboratrice scientifica presso la Bergische Universität Wuppertal.

domenica 27 ottobre 2024

Storia e leggenda della Rus’ di Kiev

Storia e leggenda della Rus’ di Kiev
di Ettore Cinnella
pp. 352; € 25,00
Della Porta Editori, 2024
ISBN: 978-88-96209-49-3

L’originale ricostruzione di una grande civiltà politica e letteraria fiorita nell’Europa dell’Alto Medioevo, i cui protagonisti furono gli slavi orientali, i vichinghi e Bisanzio, e che fu distrutta nel XIII secolo dall’invasione mongola.
Attraverso cronache dell’epoca e fonti documentarie in anticorusso, Ettore Cinnella racconta la storia politica e culturale della Rus’ di Kiev che, sorta in seguito all’unificazione delle tribù slave per opera dei vichinghi, con la cristianizzazione divenne parte integrante della civiltà europea, partecipando alle vicende diplomatico-militari dell’epoca. Un libro scritto con uno stile nitido e avvincente, ricco di notizie e di interpretazioni originali, che riporta a nuova vita una civiltà sepolta sotto un passato quasi millenario.
È credenza diffusa che l’antica Rus’, l’ampio territorio popolato dagli slavi orientali nell’Alto Medioevo, sia stata la culla della civiltà russa e che Kiev sia parte integrante del mondo russo. La Rus’ di Kiev fu invece un mondo a sé stante, che si comprende appieno solo nell’ambito della storia generale del Medioevo europeo. I variaghi, cioè i vichinghi, ebbero un ruolo fondamentale nel creare il primo Stato degli slavi orientali. Il mondo bizantino esercitò anch’esso un’influenza significativa sotto il profilo religioso e culturale, contribuendo all’evangelizzazione degli slavi e alla diffusione della liturgia di rito greco. Dalla fine del X secolo la Rus’ di Kiev entrò a far parte del sistema degli Stati cristiani dell’Europa e conobbe un’evoluzione storica con tratti nuovi e originali. I suoi principi ebbero rapporti diplomatici e dinastici con i paesi europei, i suoi mercanti commerciarono con le città occidentali e con Bisanzio, la letteratura conobbe una grande fioritura. Negli anni ’20 e ’30 del Duecento le spaventose stragi e devastazioni causate dalla conquista mongola portarono alla fine violenta della Rus’ di Kiev, isolando a lungo la Slavia orientale dall’Occidente europeo.
Ettore Cinnella, specialista di storia russa e allievo della Scuola Normale Superiore, è stato professore di Storia contemporanea e di Storia dell’Europa orientale all’Università di Pisa. Ha scritto numerosi saggi di storia russa e di storia moderna e contemporanea, tradotti in diverse lingue.

sabato 26 ottobre 2024

Studi sull’eredità linguistica dei longobardi

Studi sull’eredità linguistica dei longobardi
di Carlo Alberto Mastrelli
a cura di Carla Falluomini
pp. XIV-29; € 28,00
Cisam, 2024
ISBN: 9788868094294

Negli undici saggi qui presentati, usciti tra il 1973 e il 2012, Carlo Alberto Mastrelli (Firenze, 1923-2018) evidenzia l’importante apporto linguistico longobardo in vari ambiti lessicali italoromanzi, mettendo in luce la complessa interazione tra genti di origine diversa e contribuendo a consolidare il legame tra linguistica e storia. A questi saggi seguono in appendice due ulteriori studi, editi nel 1985 e nel 1990, in cui il tema degli influssi longobardi è strettamente intrecciato con la trattazione del lascito lessicale di altre genti germaniche – Visigoti, Ostrogoti, Burgundi e Franchi – nelle lingue romanze.

Indice:
E. Menestò, Omaggio a un Maestro - Prefazione - Referenze bibliografiche - L’elemento germanico nella toponomastica toscana dell’alto medioevo - La terminologia longobarda dei manufatti - La toponomastica lombarda di origine longobarda - L’origine longobarda dell’italiano grugare «tubare (del piccione)» - L’origine longobarda dell’italiano farfalla - Tracce linguistiche della dominazione longobarda nell’area del Ducato di Spoleto - Il nome Agipertus dell’iscrizione di S. Ponziano - Elementi germanici nella toponomastica aretina - Tracce linguistiche longobarde nel Friuli - Luppolo è longobardo? - Parole di ascendenza longobarda - Appendice - L’incidenza delle invasioni germaniche nelle denominazioni degli animali - I nomi delle piante di origine germanica nell’alto medioevo - Indice delle forme citate.
Carla Falluomini è una filologa germanica specializzata in paleografia, lingue e culture dei Goti e dei Longobardi. Attualmente è docente presso l'Università degli studi di Perugia.

venerdì 25 ottobre 2024

In cammino con Matilde

In cammino con Matilde
Canossa e gli altri luoghi della donna che sconfisse l’Imperatore
di Paolo Ciampi
pp. 226; € 17,00
Ugo Mursia Editore, 2024
EAN: 9788842566786

È una delle donne più straordinarie dell’intero Medioevo, capace di sovvertire regole e ruoli di un’epoca tutta al maschile, di battere gli eserciti imperiali, di essere amica fedele di uno dei più grandi papi. Eppure su Matilde di Canossa e sui suoi domini che andavano dall’Adriatico al Tirreno, dal lago di Garda alla Tuscia, pare calato il silenzio che spesso è destino anche delle grandi donne della Storia.

Chi era davvero Matilde e cosa è rimasto di lei? Paolo Ciampi, scrittore di viaggio, prova a rispondere a questa domanda non con le ricerche dello specialista, ma da uomo in cammino attraverso le Terre di Matilde. Sui sentieri dell’Emilia e della Toscana trova pievi, castelli, ostelli che ancora testimoniano della grandezza e della modernità di quella che fu detta Signora d’Europa.
Paolo Ciampi (Firenze, 1963), giornalista e scrittore fiorentino, si divide tra la passione per i viaggi lenti – soprattutto a piedi e in bicicletta – e i personaggi storici dimenticati o trascurati. È autore di una quarantina di libri con diversi riconoscimenti nazionali e adattamenti teatrali. È molto attivo nella promozione della lettura e partecipa a molte iniziative nelle scuole. Con Mursia ha pubblicato La strada delle legioni (2014), L’uomo che ci regalò i numeri (2016), In compagnia di Re Artù (2019).

giovedì 24 ottobre 2024

Andare per i luoghi della stregoneria

Andare per i luoghi della stregoneria
di Marina Montesano
pp. 160; € 14,00
Il Mulino, 2024
ISBN: 978-88-15-38876-6
 
Convivi sabbatici, filtri incantati, triangoli magici: ingredienti fantastici di una storia crudele.

La figura della strega, vista via via non più soltanto come malefica, ma guaritrice, medium, fata, e il dilagante successo delle saghe ad essa dedicate hanno alimentato il fascino di un fenomeno storico più complesso e sfaccettato di quel che sembra. Anche nel nostro paese esistono luoghi in cui storia e leggenda si sono intrecciate e dove spesso aneddoti e testimonianze conferiscono a un borgo, a una città, a una foresta un sapore particolare di magia e mistero, senza contare quei centri che hanno ospitato i processi. Dalle «donne di fuori» della tradizione siciliana alle «masche» di quella piemontese, passando per l’Italia centrale, l’itinerario si snoda fra luoghi reali e immaginari legati alla memoria delle streghe e dei loro accusatori. Non soltanto villaggi, come Triora, la Salem d’Italia, o borghi come Fiano Romano e Todi, ma anche vivaci città del Rinascimento, come Roma, Milano, Perugia, Modena.
Marina Montesano insegna Storia medievale nell’Università di Messina. Scrive per «Storica» del National Geographic, oltre che per diversi giornali. Tra i suoi libri più recenti: «Dio lo volle? 1204: la vera caduta di Costantinopoli» (Salerno editrice, 2020), «Ai margini del Medioevo. Storia culturale dell’alterità» (2021) e «Maleficia. Storie di streghe dall’Antichità al Rinascimento» (2023), entrambi con Carocci. Per il Mulino «Donne sacre» (con F. Cardini, 2023).

mercoledì 23 ottobre 2024

Il Priorato e l'abbazia

Il Priorato e l'abbazia
Da Cluny a Monte Oliveto: studi sul monastero di Rodengo
di Gabriele Archetti
pp. 352; € 40,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Studium Edizioni, 2024
ISBN: 978-88-382-5366-9

Tra le fondazioni cluniacensi in territorio bresciano, maggiore longevità e continuità storica ebbe il priorato di Rodengo, oggi intitolato ai santi Nicola e Paolo VI. Verificato in Franciacorta, dopo il periodo cluniacense medievale e la parentesi commendataria, a metà del XV secolo vide l’approdo dei monaci bianchi di Monte Oliveto Maggiore. Tale evento rese possibile in pochi decenni la trasformazione del priorato in una grande abbazia, adatta ad affrontare le sfide dell’età moderna. A questo cenobio, la più cospicua presenza claustrale della zona e l’unica ancora occupata dai monaci, è dedicato questo volume, frutto della revisione e dell’unione di diversi saggi in una prospettiva unitaria di lungo periodo.
Gabriele Archetti è professore ordinario di Storia medievale in Università Cattolica del Sacro Cuore, presidente del Centro studi longobardi (Milano) e della Fondazione Cogeme (Rovato). È autore di numerosi saggi e dirige vari progetti di ricerca, tra cui Desiderio. Il progetto politico dell’ultimo re longobardo (2013), “Pietas et labor”. San Giovanni Battista Piamarta (2014), La civiltà del pane (2015), Le cronache medievali di Giacomo Malvezzi (2016), Living and dying in the cloister (2017), Teodolinda. I Longobardi all’alba dell’Europa (2018), Le origini del Franciacorta nel Rinascimento italiano (2019), “Carnem manducare”. La carne e i suoi divieti (2020), L’abbazia dei Santi Nicola e Paolo VI di Rodengo (2020).

martedì 22 ottobre 2024

I Magi e la stella

I Magi e la stella
Viaggio a Betlemme
di Antonio Musarra
pp. 352; €  30,00
Il Mulino, 2024
ISBN: 978-88-15-39053-0

Betlemme è un luogo del cuore che non ammette indifferenza. Lo è per gli ebrei, che l’identificano con la città di David; lo è per cristiani e musulmani, che vi collocano il parto verginale di Maria. Raggiunta ogni anno da migliaia di pellegrini, la cittadina della Cisgiordania, situata a una decina di chilometri da Gerusalemme, costituisce, oggi, un luogo fisico e di emozioni. La sua storia, tuttavia, è generalmente sconosciuta. Cosa sappiamo di Betlemme nel lungo millennio medievale? In che modo le tradizioni che oggi conosciamo sono andate formandosi? In questo libro, a metà tra un diario di viaggio e la ricostruzione storica, Musarra indaga il mito di Betlemme, intrecciandolo con la storia di una città che, pur apparentemente insignificante, è stata costantemente al centro delle attenzioni di re, principi e imperatori non meno che di semplici pellegrini, desiderosi d’incontrare il Mistero tra le pietre vive delle sue vie.

Antonio Musarra insegna Storia medievale nella Sapienza Università di Roma. Con il Mulino ha pubblicato tra gli altri: «Genova e il mare nel Medioevo» (2015), «Acri 1291» (2017), «Il grande racconto delle crociate» (con F. Cardini, 2019), «Medioevo marinaro» (2021), «Le crociate. L’idea, la storia, il mito» (2022) e «L’isola che non c’è. Geografie immaginarie fra Mediterraneo e Atlantico» (2023).

lunedì 21 ottobre 2024

Gregorio VII vescovo di Roma e pontefice universale

Gregorio VII vescovo di Roma e pontefice universale
Atti del LX Convegno Storico Internazionale (Todi, 8-10 ottobre 2023)
pp. XII-520; € 50,00
Cisam, 2024
ISBN: 978-88-6809-425-6

Il volume ospita i diciannove saggi esito dalle relazioni presentate in occasione del LX Convegno storico internazionale del CISBaM - Accademia Tudertina, tenutosi a Todi dall’8 al 10 ottobre 2023 attorno alla figura di papa Gregorio VII nel 950° anniversario della sua consacrazione episcopale. Questi diciannove contributi giungono, ora, ad arricchire la produzione storiografica, già nutritissima, dedicata al grande pontefice, aggiornandone molti dei temi divenuti in qualche modo classici: dalla delicata trama dei rapporti con la corte tedesca all’emersione delle istanze popolari (difficili da ignorare) per una radicale riforma morale del clero; da una politica internazionale assai più intensa ed articolata (si pensi al solo caso dell’Italia meridionale normanna) di quella promossa dai predecessori di Gregorio VII agli assetti variabili del circolo ‘riformatore’ che ne promosse criticamente l’azione; dal rinnovamento nell’uso del tradizionale repertorio canonistico alla politica delle scomuniche, utilizzate contro i propri avversari fino all’ultimo concilio, quello convocato a Salerno dove, il 25 maggio 1085, infine morì.
Indice:
G. Fornasari, Gregorio VII e il secolo della Riforma - B. Pio, «Il papa epitome della Chiesa romana». Gregorio VII nell’interpretazione di Ovidio Capitani - F. Santi, Il Gregorio VII di Claudio Leonardi - A. Tilatti, Giovanni Miccoli e Gregorio VII - F. Mores, Questioni gregoriane. Raffaello Morghen e Ildebrando - J. Johrendt, Il ruolo di Gregorio VII nelle relazioni tra Papato e Impero (sec. XI-XII) - F. Massetti, Gli inizi della carriera curiale di Ildebrando. Una storia “pregregoriana” - N. D’acunto, Gregorio VII e il gruppo riformatore romano - G. M. Cantarella, I dictatus papae: una rilettura - R. Savigni, L’ecclesiologia di Gregorio VII - T. Kohl, Gregory VII and the Changing Politics of Excommunication - C. Ciccopiedi, Gregorio VII e i vescovi. Il caso di Manasse di Reims: tra immunità vescovile e nuovi modelli - É. Doublier, Gregorio VII di fronte ai mutamenti sociali del suo tempo - L. Castaldi, Nell’entourage di Gregorio VII: la presenza in Italia di Bernoldo di Costanza - F. Delle Donne, Gregorio VII e l’(in)arrestabile ascesa di Roberto il Guiscardo nella prospettiva dei cronisti del tempo - O. Condorelli, Gregorio VII e le collezioni canoniche della ‘riforma’ - P. Licciardello, L’immagine letteraria di Gregorio VII nel XII secolo - S. Riccioni, Epigrafi e immagini nella Roma di Gregorio VII - M. Gianandrea, Arredi liturgici e scultura a Roma e nel suo territorio nell’età di Gregorio VII e poco oltre (riflettendo ancora su Montecassino).

domenica 20 ottobre 2024

Pratiche epigrafiche fra alto e basso medioevo

Pratiche epigrafiche fra alto e basso medioevo. Il caso di Roma
a cura di Nicoletta Giovè Marchioli
pp. VIII-298; € 50,00
Cisam, 2024
ISBN: 9788868094287

La valorizzazione della fonte epigrafica medievale ha conosciuto negli ultimi anni una notevole crescita e anche l’attenzione specifica alla materialità e, in correlazione con essa, all’esposizione, la ricezione e la presentazione delle iscrizioni contribuisce a rendere più sensibili rispetto agli esiti e alle convenzioni della produzione epigrafica. L’obiettivo del convegno internazionale “Pratiche epigrafiche fra alto e basso medioevo. Il caso di Roma / Inschriftlichkeit zwischen Früh- und Spätmittelalter. Das Beispiel Rom / Epigraphic Habit between the Early and Late Middle Ages. The Case of Rome”, che si è svolto nel dicembre 2021 e di cui si raccolgono in questa sede gli atti, è stato quello di affrontare il caso di studio rappresentato dalla Roma medievale e di confrontarsi, in una prospettiva diacronica e sulla base del ricco patrimonio delle iscrizioni presenti nella metropoli tiberina, con le peculiarità e i modelli di quella che potrebbe intendersi come una modalità tutta caratteristica di Roma di realizzare e organizzare la produzione epigrafica nel medioevo. Così si sono messi a confronto i risultati delle ricerche di ambito storico-epigrafico condotte in Italia e in Germania, nel contempo esplorando e discutendo futuri progetti comuni.
Nicoletta Giovè Marchioli è professore ordinario di Paleografia e insegna Paleografia latina e Codicologia presso il Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova.

sabato 19 ottobre 2024

Leonesse

Leonesse
Le guerriere del Rinascimento
di David Salomoni
pp. 248; € 18,00
Laterza, 2024
ISBN: 9788858155134

C’è stato un tempo di donne in grado di guidare eserciti e di condurli in battaglia. Un tempo in cui, dall’alto delle mura di città circondate dai nemici, erano voci femminili a dare ordini e incitare gli uomini. Era il tempo delle leonesse, le donne cavaliere del Rinascimento.

Chi l’ha detto che le donne del Rinascimento erano destinate unicamente a indossare splendidi abiti come Monna Lisa? O a passare la vita tra seduzione, inganni e trame come Lucrezia Borgia? In realtà in Italia è esistita una tradizione importante di donne dedite all’arte della guerra: feudatarie, capitane di ventura, donne cavaliere e anche popolane. Se Matilde di Canossa è la prima, e forse la più conosciuta, altre sono state all’epoca capaci di suscitare sconcerto e terrore per l’audacia delle proprie imprese: da Caterina Sforza a Cia Ordelaffi, da Orsina Visconti a Bona Lombardi – la Giovanna d’Arco italiana. Donne al comando di eserciti in difesa dei propri castelli, è il caso di Donella Rossi, e battaglioni interamente femminili, come quelli che combatterono a protezione di Siena e della sua indipendenza durante l’assedio dei fiorentini nel 1555.
Quello che emerge da queste storie avventurose e che oggi appaiono quasi leggendarie, è un tema trascurato dagli storici: quello di una vera e propria educazione militare impartita alle donne dai padri e più spesso dalle madri o dalle nonne, che hanno dato vita a una via femminile alla guerra.
Per secoli è stato facile idealizzare queste donne combattenti, imbalsamandole nel ruolo di figure eccezionali e irripetibili, quasi letterarie, addomesticandone la portata rivoluzionaria. Oggi, finalmente, possiamo provare a restituire a queste donne la loro verità di soggetti attivi, anche nella violenza estrema della guerra.
David Salomoni è docente presso l’Università per Stranieri di Siena. Ha lavorato nel Dipartimento di Storia e Filosofia della scienza dell’Università di Lisbona nell’ambito del progetto ERC Rutter: Making the Earth Global e nel 2022 è stato Berenson Fellow presso l’Harvard University Center for Italian Renaissance Studies a Villa I Tatti.Tra le sue più recenti pubblicazioni, Scuola, maestri e scolari nelle comunità degli stati gonzagheschi e estensi (Anicia 2017) e Educating the Catholic People: Religious Orders and Their Schools in Early Modern Italy (1500-1800) (Brill 2021). Per Laterza è autore di Magellano. Il primo viaggio intorno al mondo(2022) e Francis Drake. Il corsaro che sfidò un impero (2023).

venerdì 18 ottobre 2024

Anatomia di un documento

Anatomia di un documento
Scrivere le case di S. Pietro in Vaticano a metà Trecento
di  Etienne Hubert
pp. 300; € 29,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2024
ISBN: 9791254694862

Lo sviluppo delle scritture amministrative, in ambito ecclesiastico e successivamente laico, è il segno quanto lo strumento della razionalizzazione gestionale della proprietà fondiaria e immobiliare nell’economia medievale. Lo studio analitico del primo inventario-censuario dei beni del capitolo di S. Pietro in Vaticano conservato e l’edizione della lista degli edifici ad uso abitativo pertinenti alla basilica a metà Trecento mettono in luce le condizioni materiali, economiche e sociali dell’alloggio a Roma mentre l’anno giubilare fornisce l’occasione di innovazioni fondamentali nelle modalità gestionali della proprietà immobiliare. Penetrando nella fabbrica del documento e, idealmente, nella mente dell’autore allo scrittoio, il libro svela come l’elenco delle case, dietro la sua aridità apparente, diventi lo specchio delle trasformazioni che mutarono le città tardomedievali e che fecero dell’alloggio cittadino un settore basilare dell’economia urbana.
Etienne Hubert è stato chargé de recherches al Centre national de la recherche scientifique (Lione) e directeur d’études all’École des hautes études en sciences sociales (Parigi). Tra i suoi libri ricordiamo: Espace urbain et habitat à Rome du Xe siècle à la fin du XIIIe siècle (Roma 1990), L’incastellamento en Italie centrale (Roma 2002). Per Viella ha curato i volumi Roma nei secoli XIII e XIV. Cinque saggi (1993) e La necessità del segreto (2018, con Roberta Mucciarelli e Jacques Chiffoleau).

giovedì 17 ottobre 2024

L'ultimo templare

L'ultimo templare
di  Boyd Morrison, Beth Morrison
Traduzione di Paola Vitale
pp. 448; € 14,00
Newton Compton, 2024
EAN: 9788822784063

Italia, 1351. L'arciera Willa e il cavaliere Gerard Fox, compagni e avventurieri inglesi, sono in viaggio attraverso l'Europa lacerata dalle guerre, nella speranza di riconciliarsi con il loro difficile passato. Nei pressi di un paesino toscano, i due vengono coinvolti nell'imboscata di un gruppo di banditi ai danni della nobildonna Luciana Corosi. Gli inglesi riescono a salvarla e vengono così ospitati nella sua magnifica villa. Qui, Gerard e Willa scoprono la triste storia della donna, una storia fatta di perdite e inganni. Conoscono anche suo marito, che ben presto si rivela il mandante dell'imboscata ai danni della moglie. Ma perché Corosi vuole liberarsi di Luciana? C'entra forse qualcosa il fatto che, a quanto si dice, la nobildonna conoscerebbe il luogo segreto in cui è nascosto il favoloso tesoro dei cavalieri templari? Willa, Gerard e Luciana decidono di fuggire e di mettersi alla ricerca del tesoro. Una ricerca che si snoda attraverso intricati enigmi e pericoli sempre maggiori... Azione, intrigo e avventura nell'Italia del Trecento, alla ricerca dell'oro dei templari.

mercoledì 16 ottobre 2024

Il Tesoretto

Il Tesoretto
di Brunetto Latini
a cura di Giorgio Inglese
pp. 204; € 21,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829027149

Brunetto Latini (1220/30-1293) fu uno dei protagonisti della vita culturale fiorentina; svolse importanti incarichi politici per il suo Comune, militando nella “parte” guelfa: per questo fu esule in Francia nella fase di supremazia ghibellina e lì compose le sue opere più significative. In quasi tremila versi, il Tesoretto narra il viaggio dell’autore da una selva misteriosa governata dalla Natura fino alla vetta dell’Olimpo, attraverso il regno delle Virtù, il giardino del Piacere e il monastero della Penitenza. Sotto una fantasiosa veste allegorica, il maestro di Dante offre al lettore una piccola enciclopedia scientifica e geografica, e soprattutto un vivace “galateo” ispirato alla conciliazione tra valori cavallereschi e “borghesi” che possiamo ora apprezzare in questa nuova edizione del testo rivisto sui manoscritti più antichi e accompagnato da note puntuali.
Giorgio Inglese è professore ordinario di Letteratura italiana alla Sapienza Università di Roma. Ha curato le edizioni critiche del Principe di Machiavelli (1994) e della Commedia dantesca (2021).

martedì 15 ottobre 2024

Come Praga divenne magica

Come Praga divenne magica
Il Medioevo di una capitale europea
di Franco Cardini
pp. 208; € 20,00
Neri Pozz edzioni, 2024
ISBN: 9788854528024

Praga città d’oro: il Ponte Carlo, il celebre orologio a carillon della Città Vecchia, l’imperatore-mago Rodolfo II, l’Arcimboldo e il Vicolo degli Alchimisti, la leggenda del Golem e il cimitero ebraico, la musica di Mozart e quella di Dvořák, L’insostenibile leggerezza dell’essere di Kundera e gli incubi di Kafka, le viuzze e i caffè di Malá Strana, il sapore della miglior birra del mondo e quello della libertà nella Primavera del Sessantotto. Tutto ha inizio nel VI secolo, quando nell’area dell’Europa centro-orientale in cui erano insediate da un millennio genti celtiche della stirpe dei boi (per questo si sarebbe denominata in latino «Boemia») giunsero nuovi popoli che conosciamo come slavi. Qui affonda le sue radici la città che sarebbe divenuta «magica» e che avrebbe cominciato il suo lungo cammino di faro culturale europeo nell’anno 882 quando il principe slavo Bořivoj, che pretendeva di discendere dal mitico Přemysl fondatore della rocca sulla riva sinistra del fiume Vltava – primo nucleo della futura città –, costruì su un’altura della sponda opposta il Castello. Antico era anche un modesto insediamento presso il fiume, nell’area oggi nota come Malá Strana. Di fronte a esso, sull’opposta riva del fiume, si sviluppò poi un ampio mercato servito da un porto: da lì si sarebbe sviluppato lo Staré Město, la Città Vecchia. Divenuta importante centro commerciale nella seconda metà del X secolo, Praga entrò con l’intera Boemia nell’orbita dei re di Germania. L’acme della sua potenza venne raggiunto sotto il governo dei discendenti dei conti di Lussemburgo con Giovanni che, con la Bolla d’Oro del 1356, riordinò la prassi dell’elezione dei sovrani del Sacro Romano Impero istituendo il collegio dei sette principi elettori. Qui, dopo la crisi del Trecento, vennero gettati, con il predicatore Jan Hus, i prodromi della Riforma religiosa che si sarebbe più tardi imposta con Martin Lutero.
Franco Cardini è professore di Storia Medioevale presso l’Università di Firenze e professore emerito dell’Istituto italiano di Scienze Umane alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Tra i massimi storici europei del Medioevo, è autore di decine di libri di successo in gran parte dedicati a questo periodo storico.

lunedì 14 ottobre 2024

Medi@Evo

Medi@Evo
L'età di mezzo nei media italiani
di Marco Brando
pp. 176; € 17,00
Salerno Editrice, 2024
ISBN: 9788869738395

È sempre più in voga l’uso di luoghi comuni “medievali” in chiave negativa. Sono stereotipi basati sull’evocazione del “ritorno al Medioevo”, un Evo di mezzo immaginario, segnato da sofferenza, terrore e barbarie. Un filo lega il Medioevo vero a quello finto: da alcuni anni se ne occupa il campo di studi della medievistica definito medievalismo, e in questo orizzonte si muove Marco Brando, che si concentra sul ruolo svolto da mass media, giornalisti e social network. Fornendo un abbecedario dei cliché “medievali” dalla cronaca nera a quella rosa, dallo sport alla religione, dall’economia al razzismo, dalla sessualità alla politica, il suo libro vuole essere uno strumento utile per i fan della storia, per i professionisti dei media e, ovviamente, per gli storici.
Marco Brando Giornalista, si occupa anche di storia, in particolare della percezione del Medioevo nei mass media. Sul tema ha svolto lezioni in vari atenei e ha scritto Lo strano caso di Federico II di Svevia (Bari 2008) e L’imperatore nel suo labirinto (Firenze 2019). È socio dell’Associazione italiana di Public History (Aiph), della Società italiana di Didattica della Storia (SiDidaSt), della Società italiana per la Storia medievale (Sismed) e del Centro europeo di ricerche medievali (Cerm).

domenica 13 ottobre 2024

I rapporti tra il sassone e l'inglese antico

I rapporti tra il sassone e l'inglese antico
lingua, storia, testimonianze letterarie
di Rosella Tinaburri
pp. 144; € 80,00
L'Erma di Bretschneider, 2024
ISBN: 9788891333568

Il volume mira a indagare e definire i rapporti tra il sassone e l’inglese antico, lingue molto vicine sia per la loro comune origine sia per le contingenze storiche, politiche e culturali che ne rafforzarono la contiguità per tutto l’Alto Medioevo, intensificando fenomeni di reciproca interferenza che si riflettono sulle testimonianze delle loro tradizioni letterarie.
Rosella Tinaburri è professoressa associata di Filologia e linguistica germanica presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale. I suoi interessi di ricerca sono rivolti ai manoscritti miscellanei della tradizione germanica medievale nonché alla lessicografia delle lingue ingevoni in prospettiva comparativa e alle relative tradizioni letterarie, con particolare attenzione al poema Heliand per il sassone antico e alla prosa alfrediana per l’inglese antico.

sabato 12 ottobre 2024

Cola di Rienzo

Cola di Rienzo
Il tribuno del popolo che cercò di riportare Roma alla sua antica grandezza
di Tommaso Di Carpegna Falconieri
pp. 312; € 28,00
Salerno Editrice, 2024
ISBN: 9788869738340
 
Cola di Rienzo (1313-1354) è il cittadino romano più famoso del Medioevo. Fu in rapporto con il papa, con l’imperatore, con Francesco Petrarca; si mise a capo del popolo romano, assumendo il titolo di «tribuno augusto», per riportare l’Urbe agli antichi fasti. Di quest’uomo ambizioso, contraddittorio, tuttora misterioso e sfuggente, l’autore ricostruisce l’intera parabola, dal primo affacciarsi nel complesso mondo politico dell’epoca fino al tragico epilogo consumatosi nel corso di una violenta sommossa popolare, mentre nel capitolo finale ne tratteggia il mito lungo i secoli.
Tommaso Di Carpegna Falconieri è professore di Storia medievale all’Università di Urbino e presidente della Società romana di storia patria. Per Laterza ha scritto Nel labirinto del passato. 10 modi di riscrivere la storia (2020).

venerdì 11 ottobre 2024

L’anima medievale nei nomi contemporanei

L’anima medievale nei nomi contemporanei
di Enzo Caffarelli
prefazione di Paolo D'Achille
pp. XIV-350; € 35,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Olschki Editore, 2024
ISBN: 9788822269294

Quanto consapevole è la scelta di chiamare i propri figli Ginevra o Leonardo negli anni Duemila? Quanto efficace risulta la scritta “Chichibio” sull’insegna di un ristorante? E ancóra, quanto profonda può essere l’eredità storico-culturale di un paese di provincia che decide di riesumare il proprio toponimo medievale? Se analizzati con l’occhio vigile dello studioso, certi nomi odierni sembrano rievocare un passato che, semplicemente, non è mai esistito; eppure, il nostro presente appare immerso in quell’universo enigmatico e policromo detto, appunto, “Medioevo”. Tra ricostruzioni e incongruenze, il presente volume si propone come guida per orientarsi nell’affascinante mondo dell’onomastica italiana, alla ricerca della più intima essenza dei nomi contemporanei.
Enzo Caffarelli, allievo di Luca Serianni, ha fondato la «Rivista Italiana di Onomastica-RIOn», che tuttora dirige. È stato professore presso l’Università di Roma “Tor Vergata”, tenendo corsi sui nomi propri e coordinando il LIOn-Laboratorio internazionale di onomastica. È consulente dell’Accademia della Crusca per l’onomastica e la deonomastica, dell’Enciclopedia Treccani on-line («La lingua italiana») e ha collaborato con il progetto panromanzo PatRom (Patronymica Romanica). Ha contribuito in maniera significativa allo sviluppo in Italia degli studi di antroponimia (specie cognomi) e toponomastica (odonimi) e quelli innovativi su crematonimia (marchi commerciali), transonimia (dal nome proprio al nome proprio di differente tipologia), mode onomastiche, deonomastica e onomastica letteraria.

giovedì 10 ottobre 2024

Il Duomo

Il Duomo
Un romanzo mai scritto
di Renato Ghezzi
pp. 208; € 17,00
Edizioni Meravigli, 2024
ISBN: 9788879555319

«Il mio primo ricordo del Duomo risale a quando avevo tre anni (…). Affacciandomi al balcone, in una giornata limpida, vidi spiccare due edifici: mamma mi spiegò che quella specie di lama che pareva voler affettare il cielo era il grattacielo Pirelli, mentre la grande montagna bianca, tutta punte, era il Duomo. Ne rimasi affascinato (…). Ma il Duomo l’ho scoperto davvero solo da poco».

Coadiuvato da Marina Fassera, ideatrice di “Artema – Itinerari Culturali”, il libro di Renato Ghezzi non è una storia del Duomo, bensì una straordinaria raccolta di tante storie legate ai sei secoli e mezzo di vita della magnifica cattedrale milanese. Ciascuno dei 16 capitoli di cui si compone è diviso in due parti: la prima è un racconto frutto di fantasia seppur basato su avvenimenti reali o leggende note; la seconda una scheda storica, che descrive eventi, aneddoti, personaggi oggetto del racconto.
Pagina dopo pagina si ripercorre così tutta la vita del Duomo, cogliendone lo spirito profondo che lo permea e che giunge fino a noi attraversando la Storia.
Renato Ghezzi è nato a Milano nel 1957. Ingegnere elettronico, nel 2017 abbandona la carriera per dedicarsi alla scrittura e al lavoro editoriale. Nel 2018 il suo racconto Lisa Volpi apre la raccolta Chiamami per nome (Le Mezzelane). Nello stesso anno pubblica il suo primo romanzo storico, Seconda possibilità (Le Mezzelane), cui segue nel 2021 il secondo, La pace viaggia in autobus; nel 2022 esce la raccolta di racconti fantastici Troppa realtà fa male (Le Mezzelane). Nel 2023 pubblica Riempiendo il cielo inglese di miraggi (Le Mezzelane), cronaca di un percorso artistico, storico e letterario nel sud dell’Inghilterra. Il Duomo un romanzo mia scritto è uscito per i tipi di Meravigli nell’ottobre del 2024.

mercoledì 9 ottobre 2024

Oltre Bisanzio

Oltre Bisanzio
Le illustrazioni dei manoscritti italogreci della Biblioteca Marciana di Venezia
di Francesco Lovino
pp. 168; € 26,00
Franco Angeli Editore, 2024
ISBN: 9788835162131

Fra i territori dell’Impero bizantino, i manoscritti realizzati in Italia meridionale e in Sicilia rappresentano il gruppo più noto e riconoscibile. Gli studi sulla tradizione manoscritta italogreca non hanno però riservato particolare attenzione all’apparato ornamentale di questi codici, spesso trascurati o descritti solo fuggevolmente. Questo volume prova a ribaltare la consueta prospettiva da cui si osservano i codici, indagando le decorazioni ornamentali e le illustrazioni di sei manoscritti conservati alla Biblioteca Marciana di Venezia, frutto del dono del cardinal Bessarione alla città quasi alterum Byzantium.
Francesco Lovino è ricercatore di Storia dell'arte medievale all'Università di Ferrara. Oltre che sulle illustrazioni dei manoscritti bizantini, i suoi interessi scientifici si concentrano sulla storiografia dell'arte bizantina nel XX secolo e sulla ricezione dell'arte e dell'architettura bizantina in epoca moderna, con particolare attenzione alla diffusione dell'architettura neobizantina nell'Ottocento.

martedì 8 ottobre 2024

L’arte nell’Abbazia di Polirone

L’arte nell’Abbazia di Polirone
Un profilo storico
di Paolo Piva
pp. 228; € 42,00
All'Insegna del Gigloo, 2024
ISBN: 9788899547967

Il libro, relativo all’architettura e all’arte figurativa nell’abbazia di San Benedetto Polirone lungo l’arco di otto secoli (1007-1797), comprende due capitoli che rielaborano studi precedenti e quattro capitoli inediti. Per la prima volta viene proposto, in modo argomentato, lo sviluppo della committenza artistica di un monastero benedettino, inserendolo nell’evoluzione più generale della storia dell’arte fra medioevo ed età moderna. La ripresa critica di decenni di studi sull’abbazia consente all’autore di suggerire nuove connessioni e nuovi spunti di ricerca. La maggior parte delle fotografie sono state scattate per l’occasione dal fotografo Carlo Perini.
Paolo Piva è stato conservatore del Museo Civico Polironiano di San Benedetto Po (Mantova) dal 1980 al 1993; in seguito docente di Storia dell’Arte Medievale presso l’Università di Udine dal 1993 al 1998, e dal 1998 al 2020 presso l’Università Statale di Milano.

lunedì 7 ottobre 2024

L'etica animale

L'etica animale
di Tommaso d'Aquino
a cura di Damiano Simoncelli
pp. 192; € 18,00
Morcelliana, 2024
EAN: 9788837239718

Una delle importanti domande oggetto dell'etica riguarda come noi umani dobbiamo trattare gli animali. Sempre presente nella riflessione filosofica, religiosa e sapienziale dell'umanità, questa domanda assume nella contemporaneità un'urgenza nuova, alla luce di quanto le scienze empiriche continuano a insegnarci e dell'ideale di dominio dell'uomo sulla natura, concepito dalla modernità. Il dibattito etico degli ultimi decenni ha cercato di fornire risposte riprendendo alcuni classici del passato: fra di essi non ha goduto di particolare fortuna Tommaso d'Aquino, seppure le domande “che cosa sono gli animali?”, “quale posto hanno nel mondo?”, “chi siamo noi rispetto a loro?”, “come dobbiamo trattarli?” trovino spazio nei suoi scritti. Offrendo un'introduzione al pensiero dell'Aquinate riguardo a questi temi e un'antologia di passi significativi tratti dalle sue opere - dalla Somma di teologia, dalla Somma contro i Gentili, dalle Questioni disputate sulla verità... -, il presente volume intende contribuire all'arricchimento del dibattito, riscoprendo Tommaso.
Damiano Simoncelli (1991) è attualmente Cultore della materia presso la cattedra di Filosofia morale del Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell'Università “Ca' Foscari” di Venezia, docente invitato di materie filosofiche presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale.

domenica 6 ottobre 2024

Il diavolo

Il diavolo
Storia iconografica del male
di Laura Pasquini
pp. 364; € 39,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829026432

Il diavolo può sfoggiare le corna, la coda e le ali, fattezze bestiali, orrifiche o mostruose; ma può anche mostrarsi umanizzato e sensuale, prestante e vigoroso. Può essere enorme come minuto, villoso come glabro, terribile o burlone, ignudo o ben abbigliato. Non esiste un’unica forma, ve ne sono tante; non una sola figura ma migliaia da mettere in fila, da comprendere e giustificare in base alle fonti testuali, alle leggende, agli eventi di cui il demonio rappresenta gli esiti drammatici e nei quali riesce ogni volta a impersonare il nemico di turno, adottando la maschera opportuna. Pur operando un’inevitabile selezione fra le innumerevoli testimonianze figurative, il volume analizza l’evoluzione dell’immagine demoniaca dalle prime attestazioni nella Tarda Antichità fino ai giorni nostri, individuandone via via le strategiche mutazioni, le eventuali novità, le possibili motivazioni storiche.
Laura Pasquini è storica dell’arte medievale presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Interessata agli esiti iconologici della produzione artistica di epoca tardoantica e medievale, si occupa di archeologia cristiana, di iconografia dantesca, delle immagini dell’aldilà nel Medioevo, oltre che della rappresentazione figurata della città. Tra le sue monografie: Iconografie dantesche (Ravenna 2008); Bologna delle torri. Uomini, pietre e artisti dal Medioevo a Giorgio Morandi (con A. L. Trombetti; Firenze 2013); Diavoli e inferni nel Medioevo (Padova 2015); «Pigliare occhi per aver la mente». Dante, la Commedia e le arti figurative, Roma 2020.

sabato 5 ottobre 2024

Modernità di Dante

Modernità di Dante
di Giacomo Marramao
pp. 80; € 10,00
Bollati Boringhieri, 2024
ISBN: 9788833943893

C'è chi vorrebbe arruolare Dante tra i pensatori della «destra». Ma Dante è un autore troppo complesso per essere ridotto negli stretti confini della polarizzazione politica e mediatica dell'Italia di questo scorcio di secolo. Con rigorosa pazienza, Giacomo Marramao prende la parola in questo libro breve e denso per rivalutare in maniera del tutto originale il pensiero del poeta, contestualizzandone le tesi nel suo tempo e mettendone in luce la portata rivoluzionaria. Per Marramao, Dante può a buon diritto essere annoverato tra i primi pensatori «moderni»: il suo pensiero è quello che per primo sancisce di fatto l'autonomia del politico rispetto al teologico, aprendo in questo modo la strada all'Umanesimo e al Rinascimento. Non a caso nell'analisi qui svolta è proprio Machiavelli, uno dei grandi formulatori del pensiero politico moderno, a dialogare e a confrontarsi con la sua riflessione. Lungi dall'essere un alfiere del conservatorismo, dunque, in questa lettura critica Dante si rivela semmai il teorico radicale che col suo pensiero anticonformista ha aperto il varco alla modernità.
Giacomo Marramao è professore emerito dell’Università di Roma Tre, dove ha insegnato Filosofia teoretica e Filosofia politica. Dirige la Fondazione Basso ed è membro del Collège International de Philosophie di Parigi. Presso Bollati Boringhieri sono usciti Dopo il Leviatano. Individuo e comunità (2000, n. ed. 2013), Passaggio a Occidente. Filosofia e globalizzazione (2003, n. ed. 2009, premio Pozzale-Luigi Russo), Potere e secolarizzazione. Le categorie del tempo (2005), La passione del presente. Breve lessico della modernità-mondo (2008, premio internazionale di filosofia «Viaggio a Siracusa»), L’esperimento del mondo. Mistica e filosofia nell’arte di Fabio Mauri (2018) e Kairós. Apologia del tempo debito (2020).