lunedì 22 dicembre 2014

La Vera Croce

La Vera Croce
Storia e leggenda dal Golgota a Roma
di Chiara Mercuri
pp. 192, € 16,00
Laterza, 2014
ISBN: 9788858114711

È la più suggestiva rappresentazione della passione di Cristo, l’emblema stesso del cristianesimo e insieme un simbolo di potere. Tutti vorrebbero vantarne il possesso.
Dalla Terra Santa a Costantinopoli, da Aquisgrana a Roma, la storia della Vera Croce, tra pietà religiosa e interesse sacrilego, tra esaltazione fanatica e scellerate persecuzioni.
Nell’anno 326, secondo un’antichissima tradizione, Elena, madre di Costantino, scopre a Gerusalemme il legno della Croce. Quel ‘legno’ può, secondo l’imperatrice, ribadire il passaggio fisico di Cristo sulla terra e rendere più salda la fede della comunità dei cristiani, lacerata da divisioni interne. Per sollevare gli animi e stringere i fedeli attorno alla loro storia comune, Elena fa costruire un’imponente basilica sul Golgota, il ‘Martyrium’, emblema della passione di Cristo. Ma un luogo non è abbastanza. La basilica non può restare un guscio vuoto, bisogna dotarla di un cuore vivo, una reliquia. I Vangeli, però, lo dicono con chiarezza: non è possibile cercare il corpo di Gesù, i cristiani sono destinati ad adorare un sepolcro vuoto. La Croce, allora, può diventare il miglior surrogato di quel corpo. Quel legno intriso prima dal suo sudore, durante l’ascesa al monte Calvario, e poi dal suo sangue, durante le lunghe ore dell’agonia, può cambiare di segno e da patibolo diventare il fondamento della fede cristiana. L’imperatrice cerca, scava e infine trova: da quel momento la reliquia diviene l’emblema della Gerusalemme cristiana e la protagonista di una complessa serie di vicende, sempre al confine tra storia e leggenda, tra realtà e immaginazione.
Chiara Mercuri si è specializzata in Storia medievale in Francia. È autrice di molti studi scientifici, tra cui un libro sulla reliquia della corona di spine (Edizioni di Storia e Letteratura), tradotto in francese col titolo Saint Louis et la couronne d’épines (Riveneuve 2011), che ha ottenuto il prestigioso premio dell’Académie des Inscriptions et Belles-Lettres. Attualmente scrive per la rivista “Medioevo”.

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