domenica 11 febbraio 2018

Viterbo e le sue torri

Viterbo e le sue torri
di Noris Angeli
€ 18,00
Archeoares, 2018
ISBN: 9788899822200
 
Emblema stesso del potere ed essenziale elemento di autorappresentazione della classe egemone, la torre costituisce, nelle sue diverse forme e funzioni, uno dei tratti distintivi del paesaggio urbano delle città medievali dell’Italia centrale.
Ciò vale anche per Viterbo, il cui panorama era – ed è tuttora – caratterizzato dalla presenza delle torri: quelle disposte lungo il perimetro delle mura civiche erette tra la fine dell’XI e la seconda metà del XIII secolo; quelle erette dal Comune in punti strategici del suburbio con funzioni di avvistamento e di controllo sulla viabilità di accesso alla città; le torri e le casetorri appartenenti all’aristocrazia cittadina, che punteggiavano, con maggiore o minore densità, buona parte dell’area urbana.
Nonostante i crolli, le demolizioni e le “scapitozzature” che hanno interessato, già in età tardomedievale, molte torri appartenenti alle residenze nobiliari, numerose strutture rimanevano integre o comunque ben riconoscibili ancora nella piena età moderna, sebbene ormai sostanzialmente prive della funzione militare per cui erano state originariamente concepite ed adibite agli usi più diversi, frequentemente come colombaie. Intorno alla metà del XVII secolo, Domenico Bianchi ne contava circa duecento (hebbe dal suo principio molte Torri, sì come a questo dì d’hoggi apertamente si scorge in lei esserne moltissime, fatte con molto artificio di pietre squadrate altissime ed alcune con molta proportione hanno le Cortine, che in altezza conveniente le circondano): un numero non verificabile nella sua esattezza, ma che aiuta comunque a comprendere quanto questi apparati continuassero ad essere considerati una presenza viva e anche uno degli elementi più simbolici del prestigio della città. La veduta a volo d’uccello di Viterbo disegnata da Tarquinio Ligustri nel 1596 ne offre certamente la più efficace e realistica rappresentazione.
Anche per questo motivo, colpisce che le torri urbane viterbesi – tanto quelle delle mura civiche, quanto quelle, ancora numerose, conservate nel tessuto urbano – non siano state finora oggetto di uno studio organico finalizzato a precisarne la cronologia e a definirne le caratteristiche tipologiche.

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