giovedì 10 maggio 2018

Posse civitatis. Asti e il suo territorio tra XI e XIII secolo

Posse civitatis. Asti e il suo territorio tra XI e XIII secolo
di Ezio Claudio Pia
pp. X-110, € 15,00
Edizioni dell'Orso, 2018
ISBN: 978-88-6274-836-0

La costruzione politica del territorio astigiano – il posse civitatis secondo la definizione dei libri iurium comunali – restituisce la progettualità di lunga durata di una classe dirigente urbana che nella strutturazione di un contado dipendente proietta la peculiare centralità di Asti rispetto a snodi di comunicazione di valenza sovraregionale tra litorale ligure, area alpina e Pianura padana. Si delinea un processo – articolatosi tra XI e XIII secolo – nel quale convivono una solida visione d’insieme e una strutturale duttilità nei modi di raccordo, basata sulla sperimentazione di forme giuridico-documentarie adeguate alla concretezza sempre variabile delle relazioni politiche. A differenza di altri comuni, infatti, Asti non cerca di imporre un modello unico di sottomissione a soggetti differenti, ma elabora un sistema flessibile di connessioni con singoli signori e comunità. L’esito è costituito dallo strutturarsi di un organismo territoriale complesso, gravitante su Asti, in grado di controllare l’area subalpina centro meridionale e destinato a mantenere persistente vitalità anche dopo la fine dell’epoca comunale.
Ezio Claudio Pia, allievo di Renato Bordone, è dottore di ricerca in storia medievale e si occupa di storia politica ed economica a partire dall’età comunale. Fa parte del Centro di Ricerca sulle Istituzioni e le Società Medievali e del Centro Studi di Onomastica Piemontese dell’Università degli Studi di Torino. È socio dell’Accademia di Agricoltura di Torino. Tra i suoi lavori: la curatela di Credito e cittadinanza nell’Europa mediterranea dal medioevo all’età moderna (Asti, Centro studi “Renato Bordone”, 2014) e le monografie La giustizia del vescovo: società, economia e Chiesa cittadina ad Asti tra XIII e XIV secolo (Roma, Viella, 2014, Premio Alfonso Carbone della Deputazione subalpina di Storia patria) e, nella collana “Il Medioevo nelle città italiane”, Asti (Spoleto, Centro italiano di studi sull’Alto medioevo, 2017).

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