Intorno a Dante
Ambienti culturali, fermenti politici, libri e lettori nel XIV secolo
di A.A.V.V.
A cura di: Luca Azzetta, Andrea Mazzucchi
pp. 608, € 56,00
Salerno Editrice, 2018
ISBN: 978-88-6973-266-9
Dopo il grande Convegno-evento dell’ottobre 2015, dedicato a Dante
fra il settecentocinquantenario della nascita (2015) e il
settecentenario della morte (2021), con le connesse celebrazioni in
Senato e il Forum del maggio dello stesso anno, si è tornati a una
dimensione piú consueta con il Convegno del 7-9 novembre 2016, dedicato
alla produzione letteraria che si attivò Intorno a Dante,
coinvolgendo direttamente il poeta o subendone in qualche modo l’influenza.
Il Convegno si è proposto infatti di illuminare la figura e l’opera
di Dante attraverso una estesa indagine sugli ambiti politici, storici e
culturali entro i quali egli fu attivo e che ne ereditarono il
magistero. Giovandosi dell’apporto di metodologie e discipline
scientifiche differenti, si è inteso focalizzare l’attenzione sugli
ambienti che, durante la vita di Dante e subito dopo la sua morte, si
segnalano quali luoghi significativi di elaborazione di cultura e di pensiero, di circolazione di libri e idee, di forme
letterarie nuove, che si comprendono pienamente solo in rapporto alla
“lezione” del poeta. Entro questo quadro ampio e articolato, che
tratteggia le linee fondamentali della civiltà italiana durante il sec.
XIV, trova un suo spazio specifico anche la prima ricezione della
Commedia, testimoniata da una notevole produzione di copie manoscritte,
dalla tradizione dell’antica esegesi, anche figurata, dal fiorire di una
ricca e variegata aneddotica, nonché da un importante episodio
“iconografico”: la recente riscoperta del prezioso Libro d’ore di
Francesco da Barberino, creduto fino a non molti anni fa
irrimediabilmente perduto, poi ritrovato e recentemente riprodotto in
facsimile: il famoso Officiolo, miniato sotto l’attenta supervisione di
Francesco, che sembra con ogni probabilità testimoniare la conoscenza
non superficiale da parte del Barberino almeno dell’Inferno, di cui
riecheggia talune particolarità (ad esempio la raffigurazione del
Limbo).
Ne risulta un volume particolarmente ricco di indicazioni e di
spunti, che ben si colloca all’interno delle numerose iniziative mirate a
segnare il cammino verso il traguardo del settimo centenario della
morte di Dante, che si celebrerà nell’ormai prossimo anno 2021.
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