mercoledì 5 giugno 2019

Averroè l'inquietante

Averroè l'inquietante
L'Europa e il pensiero arabo
di Jean-Baptiste Brenet
pp. 116, € 16,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Carocci, 2019
ISBN: 9788843095872

Averroè (1126-1198), al secolo Abū al-Walīd Muḥammad ibn Aḥmad Ibn Rushd: medico, giurista, cadì, filosofo e commentatore di Aristotele, erede delle grandi figure del pensiero greco-arabo e una delle principali fonti delle culture ebraica e latina del Medioevo. È però stato a lungo, agli occhi dei lettori europei, l’uomo della folle tesi secondo cui l’intelletto umano sarebbe separato dagli individui e unico per tutta la specie. La conseguenza? La negazione della proposizione “io penso”, ovvero la rovina della razionalità. Ma perché l’averroismo, sin dalla sua prima apparizione aspramente combattuto, non ha mai smesso di affascinare e risorgere? Sulla scorta di Freud, questo libro propone una risposta: Averroè è l’archetipo del “perturbante”, venuto a inquietare la latinità o, se si vuole, l’Europa.
Jean-Baptiste Brenet insegna Storia della filosofia araba all’Università Paris 1 Panthéon-Sorbonne. È autore di Je fantasme. Averroès et l’espace potentiel (Verdier, 2017) e Intellect d’amour (con G. Agamben, Verdier, 2018).

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