di Ilaria Pagani
pp. 184, € 15,00
Graphe Edizioni, 2019
ISBN: 9788893720748
Conosciuto
come il Re lebbroso, Baldovino IV fu il giovane re di Gerusalemme che,
pur se affetto da una gravissima malattia, difese le terre conquistate
dai cristiani affrontando le armate del suo grande rivale Saladino.
Figlio di Amalric e Agnese di Courtenay,
Baldovino divenne re ad appena tredici anni nel 1174, per decisione
della corte, accettato dai capi dei crociati che lo ritenevano debole a
causa di una forma devastante di lebbra che si era manifestata sin dalla
fanciullezza. Un re che non sarebbe dovuto durare e che non avrebbe
dovuto avere alcun peso nella feroce guerra tra le fazioni politiche per
il controllo della Terra Santa.
La storia di Baldovino IV fu invece
sorprendente: un giovane cavaliere crociato che vide la sua giovinezza e
la sua forza divorate dalla lebbra e che tuttavia mai si arrese al
male, che prese su di sé come una croce da portare in battaglia. Invece
di chiudersi nella difesa di Gerusalemme, Baldovino decise di attaccare,
invece di essere docile strumento nelle mani di duchi e conti, tenne
loro testa; malato e ormai in punto di morte si pose alla testa del suo
esercito nella battaglia di Montgisard. Vinse issando la reliquia della
Vera Croce. Il re lebbroso si spense il 16 maggio 1185 a soli
ventiquattro anni e riposa nel Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Ilaria Pagani è storico dell’arte, saggista e pubblicista, ha lavorato alla RAI, per il quotidiano Il Tempo di Roma, per Zetema Progetto Cultura e collaborato con la cattedra di Storia generale dell'Università “Neofit Rilski” di Blagoevgrad (Bulgaria).
Tra le pubblicazioni in volume segnaliamo I ponti fortificati del suburbio (Aracne 2004); Globalizzazione e valori. Il mondo romano davanti a nuove culture e nuovi valori (Blagoevgrad 2007); Constitutum Costantini. Riflessi nell’arte figurativa (Museo Diocesano Albano Laziale, 2016).
Suoi interventi sono stati pubblicati in riviste e collettanee: La chiesa di S. Filippo Neri in via Giulia (in “Studi sul Settecento Romano”, n. 15 a cura di E. Debenedetti, Roma 2000); Frammenti scultorei del lapidario di Grottaferrata (in “Documenta Albana” 09/2003); voce Matteo di Giovannello (in Saur 05/ 2006); Note introduttive per una iconografia dell’esilio (in “Flussi migratori e accoglienza”, a cura di P. Celozzi Baldelli e E. Baldassarri, Aracne 2009); Caterina Cornaro. Mitografia di una regina dalla Repubblica di Venezia al Risorgimento italiano (in “Studi sull’Oriente Cristiano” 16, 2 [2012]).
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