Res utrique placuit
di Armando Bisanti
pp. 192, € 15,00
Officina di Studi Medievali, 2019
L’esternazione, da parte dell’io narrante, di un desiderio d’amore (o
anche soltanto sensuale, erotico, passionale) è un tema che ricorre a
più riprese nei Carmina Burana, costituendo uno dei temi portanti della
seconda sezione della raccolta mediolatina, quella dedicata alle poesie
d’amore. Tale desiderio, espresso nelle forme e nei modi più svariati,
spesso rimane allo stadio di inappagamento, onde l’innamorato, che
soffre e illanguidisce per una fanciulla (secondo il consueto tópos
della maladie d’amour), non riesce – per vari motivi, soprattutto per
l’insensibilità di lei, che, con varie giustificazioni, non vuole
ricambiare il suo sentimento – a coronare il proprio sogno e a farla sua
(o soltanto a possederla fisicamente, ché è questo lo scopo che,
spesso, si prefigge l’innamorato protagonista). Vi sono però, sempre
nella seconda sezione dei Carmina Burana, altri componimenti nei quali
il desiderio sensuale espresso dall’io protagonista nei confronti della
donna da lui amata (o soltanto concupita), che in altri carmi restava
allo stadio di doloroso inappagamento, giunge al suo completo
coronamento e alla sua piena realizzazione, con narrazioni e descrizioni
sovente improntate a un forte erotismo.
All’interno di questo “doppio” percorso, nel libro sono analizzati, complessivamente, quindici componimenti, nove riguardanti il tema del desiderio inappagato, sei concernenti il motivo della realizzazione del desiderio. Il volume è completato da un breve saggio in appendice e da un’ampia bibliografia sui Carmina Burana.
All’interno di questo “doppio” percorso, nel libro sono analizzati, complessivamente, quindici componimenti, nove riguardanti il tema del desiderio inappagato, sei concernenti il motivo della realizzazione del desiderio. Il volume è completato da un breve saggio in appendice e da un’ampia bibliografia sui Carmina Burana.
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