Minima Mediaevalia
Saggi di filosofia medievale
di Rudolph Imbach
pp. 356, € 21,00
Aracne Editrice, 2019
ISBN: 978-88-255-2338-6
«Superare il presente, ma con gli occhi rivolti al passato». Questa nota
formula di Antonio Gramsci compendia efficacemente il significato
sotteso ai dieci saggi raccolti nel volume. Il titolo Minima mediaevalia
allude sì al carattere necessariamente non sistematico della forma
saggistica prescelta, ma soprattutto a quel residuo inesauribile che,
nell’arco di una ricerca pluridecennale, consente all’autore di
rinvenire nel pensiero medievale riflessioni gravide di futuro.
Attraverso la lettura di testi di Agostino, Tommaso d’Aquino, Meister
Eckhart e Dante, vengono analizzati cinque temi principali: la relazione
vicendevolmente feconda tra allievo e maestro; la polisemia del termine
filosofia e la pluralità di approcci che ne derivano; l’amore come
motore dell’agire umano e come legge eterna che governa il mondo; il
rapporto tra Bibbia e filosofia; l’universalità della ragione in special
modo nella dimensione politica dantesca. Un percorso affascinato e
affascinante che non mancherà di alimentare la curiosità intellettuale
del lettore.
Rudolph (Ruedi) Imbach ha insegnato filosofia medievale all’Université
de Fribourg in Svizzera (1985–2000) e all’Université Paris IV–Sorbonne
(2000–2013), della quale è professore emerito. Nel 2001 è stato
insignito del prestigioso “Prix Marcel Benoist” e nel 2016 la Pontificia
Università San Tommaso d’Aquino (Angelicum) gli ha conferito il titolo
di Doctor honoris causa. Autore di numerosi saggi e monografie; tra i titoli tradotti in italiano: (con F.–X. Putallaz) Professione Filosofo. Sigieri di Brabante (1998); Dante, la filosofia e i laici (2003); (con A. Oliva) La filosofia di Tommaso d’Aquino. Punti di riferimento (2012); (con C. König–Pralong) La sfida laica. Per una nuova storia della filosofia medievale (2016).
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