Contadini e potere nel Medioevo
Secoli IX-XV
di Luigi Provero
pp. 188, € 18,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2020
ISBN: 9788829000678
Contadini
e potenti nel Medioevo sembrano due poli opposti, e i primi sono visti
in genere semplicemente come vittime dei secondi. È un’immagine
realistica: i contadini costituiscono la gran parte della popolazione
nella società medievale, ma sono un gruppo indifeso e in larga misura
sottomesso ai signori che controllano le loro terre e spesso le loro
stesse persone. Eppure è un’immagine incompleta: nei singoli villaggi
gli uomini resistono, si confrontano con i nobili e con le grandi
chiese, li affrontano nei tribunali regi; e al contempo cooperano e
litigano con i propri vicini, costruiscono chiese e regolano l’uso delle
terre, dei pascoli e dei boschi. Il libro si oppone quindi a una
rappresentazione della società contadina come oggetto passivo del
dominio di città, signori e principi, per mostrare invece un mondo
politicamente vivo, nel confronto con i potenti e nelle sue dinamiche
interne. Gesti, scopi e protagonisti di questa azione politica vanno
così a comporre un quadro complesso, in un contesto che comprende molte
regioni dell’Europa occidentale, dall'età carolingia sino alla fine del
Medioevo.
Luigi Provero insegna Storia medievale all'Università degli Studi di Torino. Nelle sue
ricerche ha studiato l’aristocrazia dell’età carolingia e
postcarolingia, le strutture di potere della società rurale
bassomedievale e l’azione politica contadina. Tra i suoi volumi: Le parole dei sudditi (Spoleto 2012), Storia medievale (in collaborazione con Massimo Vallerani, Firenze 2016).
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