L'elefante di Carlo Magno
Il desiderio di un imperatore
di Giuseppe Albertoni
pp. 184, € 16,00
Il Mulino, 2020
ISBN: 978-88-15-28744-1
Nell’anno 802
giungeva ad Aquisgrana per l’imperatore Carlo Magno un dono davvero
fuori dal comune: un elefante, di nome Abul Abbas, che il califfo di
Baghdad Harun al-Rashid aveva inviato a seguito della richiesta che lo
stesso Carlo Magno gli aveva espressamente fatto qualche anno prima. Ma
perché quell’inconsueto desiderio di Carlo? E che significato dare allo
scambio di doni fra l’imperatore e il califfo? Quella dell’elefante di
Carlo Magno può apparire la storia di una stramberia, l’avventura un po’
triste di un povero animale finito a morire nel freddo clima germanico,
ma in realtà tutta la vicenda, se attentamente interrogata, svela molto
dei rapporti diplomatici del tempo, della politica del dono, del
significato politico che il possesso di un elefante, come attributo di
regalità, poteva avere, e anche dell’immagine che allora l’Europa
cristiana si faceva del mondo.
Giuseppe Albertoni insegna Storia
medievale all’Università di Trento. Tra i suoi libri: «L’Italia
carolingia» (Carocci, 1997), «Il feudalesimo in Italia» (con L. Provero,
Carocci, 2003), «Vassalli, feudi, feudalesimo» (Carocci, 2015). Per il
Mulino ha curato una «Introduzione alla storia medievale» (con T.
Lazzari e S. Collavini, nuova ed. 2020).
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