di Massimo Capulli, Elisabetta Scarton
pp. 164, € 16,00
Forum Editrice UniversitaraUdinese, 2020
ISBN: 978-88-3283-179-5
Fino all’età moderna le ‘strade d’acqua’, opportunamente integrate con i
 percorsi terrestri, hanno formato una rete capillare per la 
circolazione di uomini e merci, ma anche di idee. In questo panorama le 
terre del Friuli hanno costituito per secoli un ponte tra il Nord Europa
 e l’Adriatico. Una volta raggiunta Venezia, era facile trovare un 
imbarco per i principali porti del Mediterraneo ed è probabilmente per 
questa ragione che, sin dagli inizi del XIII secolo, l’Ordine teutonico 
stabilì nel Patriarcato di Aquileia una delle sue più antiche e floride 
commende. Il piccolo borgo di Precenicco, ancorato sulle rive del fiume 
Stella e a pochi colpi di remo dal mare, era la sede ideale per un 
ordine monastico-cavalleresco sorto per assistere i pellegrini diretti 
in Terrasanta. Il faro su questa zona si è riacceso alcuni anni fa, 
quando da una trincea di scavo sulle rive del fiume Stella è spuntata 
dall’acqua un’imbarcazione medievale dalle fattezze originali. Unendo i 
loro diversi saperi, gli autori avviano un dialogo tra fonti storiche e 
indagini archeologiche che consente di fissare alcune tessere di un 
mosaico ancora lacunoso ma ricco di sfaccettature: parliamo di ordini 
monastico-cavallereschi, di crociati, di un imperatore come Federico II,
 di pellegrini e facoltosi mercanti, di ricerche subacquee e di un 
relitto raro.
Massimo Capulli, archeologo, si interessa di tecniche di 
lavoro e documentazione archeologica in ambiente subacqueo, di principi e
 metodi della costruzione navale antica e della ricostruzione dei 
paesaggi d’acque. Attualmente è ricercatore presso l’Università di 
Udine, dove è docente di Metodologie della ricerca archeologica e di 
Archeologia subacquea e navale, e Research Associate dell’Institute of Nautical Archaeology (Stati Uniti).
Elisabetta Scarton è professore associato di Storia medievale 
presso l’Università di Udine. I suoi interessi di ricerca spaziano dal 
Patriarcato di Aquileia al Regno aragonese di Napoli, dalla diplomazia 
quattrocentesca alle istituzioni cittadine. Ha recentemente pubblicato 
una monografia sui Parlamenti generali a Napoli in età aragonese (Napoli 2018) e vari saggi incentrati sulle terre friulane di Udine e Cividale.
 

 
Nessun commento:
Posta un commento