Medioevo (quasi) inconsueto
di Giorgio Ravegnani e Dedo di Francesco
pp. 320, € 20,00
Robin Edizioni, 2017
ISBN: 9788872741146
Medioevo: poco più di mille anni, come comunemente inteso dalla fine
dell'impero romano (476 d.C.) alla scoperta del nuovo mondo (1492).
Mille anni che han visto modificarsi la geografia politica, i difficili
rapporti tra una Chiesa in crescita e il potere laico, ma anche scoperte
e grandi progressi nelle scienze, evoluzione delle lingue parlate e la
cultura che riprende vigore. Paralleli alla storia dei grandi eventi,
corrono piccoli avvenimenti che pur hanno lasciato una traccia notevole
nella evoluzione sociale ed economica, un succedersi di fatti e piccole
cose che hanno inciso nel quotidiano della gente comune. Uno sguardo a
questi avvenimenti ci regala l'immagine di un "Medioevo (quasi)
inconsueto", diverso dall'immaginario collettivo, spesso oggetto di
luoghi comuni come l'inferiorità della donna, lo jus primae noctis, i
servi della gleba, eroici cavalieri erranti in cerca di pulzelle da
difendere, animali misteriosi, e persino il terrore della fine del mondo
alla mezzanotte dell'anno mille. Un medioevo che certamente non è fatto
di "secoli bui", ma di avvenimenti e persone che ne hanno fatto una
società viva e vivace, nonostante le avversità, in una evoluzione che ha
rimosso le macerie di quello che fu il glorioso impero romano, caduto
quando ormai di romano aveva ben poco.
Nessun commento:
Posta un commento