Novellus pazzus
Storie di santi medievali tra il Mar Caspio e il Mar Mediterraneo (secc. IV-XIV)
di Isabella Gagliardi
pp. 244, € 18,00
Società Editrice Fiorentina, 2017
ISBN: 978-88-6032-443-6
Le tracce di una tipologia comportamentale rubricabile con certezza
sotto la voce “follia per Cristo” interessarono in prima istanza la pars
Orientis del mondo tardo antico e medievale, laddove si verificò
addirittura un conio onomaturgo, derivando un termine ad hoc per
indicare chi seguiva le orme di Cristo comportandosi da pazzo: salòs
(maschile) e salè (femminile).
Disponiamo infatti di numerosi resoconti relativi a uomini e donne vissuti – o semplicemente venerati – nei territori bizantini tra il IV e il XII secolo che sono passati alla storia come santi “folli a causa di Cristo” (saloì). Si trattava di asceti dediti alla simulazione della follia per non rischiare la superbia spirituale e, al contempo, per essere liberi di agire in qualsiasi situazione sociale e frequentare anche gli emarginati più sospetti, in primo luogo gli eretici o le prostitute, al fine di ricondurli a Dio.
Le informazioni su questi individui sono affidate a testi in lingua greca e siriaca che alimentarono sia le fonti liturgiche cristiane, determinando così la compilazione di altre agiografie, sia, all’indomani dell’islamizzazione, altre scritture, soprattutto di ambiente sufi, dedicate al folle di Dio (malāmati).
Disponiamo infatti di numerosi resoconti relativi a uomini e donne vissuti – o semplicemente venerati – nei territori bizantini tra il IV e il XII secolo che sono passati alla storia come santi “folli a causa di Cristo” (saloì). Si trattava di asceti dediti alla simulazione della follia per non rischiare la superbia spirituale e, al contempo, per essere liberi di agire in qualsiasi situazione sociale e frequentare anche gli emarginati più sospetti, in primo luogo gli eretici o le prostitute, al fine di ricondurli a Dio.
Le informazioni su questi individui sono affidate a testi in lingua greca e siriaca che alimentarono sia le fonti liturgiche cristiane, determinando così la compilazione di altre agiografie, sia, all’indomani dell’islamizzazione, altre scritture, soprattutto di ambiente sufi, dedicate al folle di Dio (malāmati).
Isabella Gagliardi è docente di Storia Medievale all’Università degli
Studi di Firenze. La sua attività scientifica si concentra soprattutto
sulla ricostruzione dei sistemi di formazione delle coscienze in età
medievale, privilegiando le fonti e i fenomeni religiosi.
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