Quismah
La strada del destino
di Pierluigi Piludu
pp. 512, € 25,00
Edizioni Condaghes, 2017
ISBN: 978-88-7356-290-0
Sardegna, autunno 1269. Petru ed Elèni, due giovani di umili origini,
conducono una serena esistenza nel villaggio in cui sono nati, in un
tempo scandito dal lavoro nei campi e dal susseguirsi delle stagioni. Il
loro sogno di unirsi in matrimonio viene però bruscamente interrotto da
un tragico destino, che li trascinerà lontano l´uno dall´altra.
Nell´inesausto desiderio di ricongiungersi, ognuno di loro affronterà un
eroico viaggio che li condurrà, attraverso regni lontani ed esotici,
alla scoperta di culture differenti e spesso in conflitto tra loro, a
contatto sia con la ricchezza e la nobiltà guerriera, al fianco di
sovrani e cavalieri, sia con la povertà e la disperazione senza voce,
tra schiavi e mendicanti. Due spiriti indomabili, due vite che si
inseguono senza sosta, in un´incalzante sequenza di eventi che si
intreccia passo dopo passo con le più importanti vicende storiche di
un´epoca intessuta di luci e ombre.
Amore e fedeltà, onore e gloria, morte e rinascita, in un Medioevo ad ampio respiro tra il XIII e il XIV secolo.
Tra la seconda metà del Duecento e i primi decenni del Trecento la Sardegna si trova al centro di una serie di vicende storiche di fondamentale importanza, tanto per il destino dell´Isola quanto per la più ampia realtà storica coeva: la fine del regno giudicale di Calari e la distruzione della sua capitale Santa Igia; la fine dei due regni giudicali di Torres e di Gallura; l´arrivo nell´isola di Luigi IX, il Santo, diretto in Terrasanta con un forte esercito per la sua seconda Crociata; la creazione del Regnum Sardiniae et Corsicae da parte di papa Bonifacio VIII e l´infeudazione delle due isole al re d´Aragona; l´inizio dell´occupazione da parte dei catalano-aragonesi e la conquista di Villa di Chiesa e Castel di Castro ai danni della Repubblica marinara di Pisa, che vantava nell´Isola fortissimi interessi e possedimenti. Un´epoca affascinante e complessa, indispensabile per comprendere la Storia dei Sardi e della Sardegna, di ieri e di oggi.
Amore e fedeltà, onore e gloria, morte e rinascita, in un Medioevo ad ampio respiro tra il XIII e il XIV secolo.
Tra la seconda metà del Duecento e i primi decenni del Trecento la Sardegna si trova al centro di una serie di vicende storiche di fondamentale importanza, tanto per il destino dell´Isola quanto per la più ampia realtà storica coeva: la fine del regno giudicale di Calari e la distruzione della sua capitale Santa Igia; la fine dei due regni giudicali di Torres e di Gallura; l´arrivo nell´isola di Luigi IX, il Santo, diretto in Terrasanta con un forte esercito per la sua seconda Crociata; la creazione del Regnum Sardiniae et Corsicae da parte di papa Bonifacio VIII e l´infeudazione delle due isole al re d´Aragona; l´inizio dell´occupazione da parte dei catalano-aragonesi e la conquista di Villa di Chiesa e Castel di Castro ai danni della Repubblica marinara di Pisa, che vantava nell´Isola fortissimi interessi e possedimenti. Un´epoca affascinante e complessa, indispensabile per comprendere la Storia dei Sardi e della Sardegna, di ieri e di oggi.
Pierluigi Piludu, storico e ricercatore medievista, laureato con
lode in "Storia e Società" presso l´Università degli Studi di Cagliari,
lavora presso il Comune della stessa città nel Servizio Istruzione,
Politiche Giovanili, Sport, Cultura e Spettacolo. Attuale presidente
dell´associazione di rievocazione storica Memoriae Milites
(Cagliari), è da anni impegnato in attività culturali tanto regionali,
quanto nazionali e internazionali. Collabora con enti, scuole e istituti
nella diffusione del patrimonio storico della Sardegna e dirige la
cattedra di Storia Medievale presso la sede centrale dell´UniverQuartu e
la relativa sezione di Sestu.
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