Un martire inglese alla Curia di Roma
L’oratorio di San Thomas Becket di Canterbury nella cattedrale di Anagni
di Claudia Quattrocchi
pp. 368, € 40,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Campisano Editore, 2018
ISBN: 978-88-98229-97-0
Cattedrale di Canterbury, 29 dicembre 1170. L’arcivescovo Thomas Becket,
primate d’Inghilterra, viene ucciso da quattro cavalieri: si dice
emissari del re Enrico II Plantageneto. L’eco della tragedia si spande
per tutta l’Europa. Lo sgomento è tale che, a distanza di soli tre anni,
l’arcivescovo è reso santo da papa Alessandro III. Cattedrale di
Anagni, oratorio di San Thomas Becket, 2008. I restauri conclusi
restituiscono leggibilità a circa 180 mq di pitture che rappresentano
una delle più originali copie della decorazione di San Pietro in
Vaticano nel Medioevo. Qui si conserva la più antica rappresentazione
degli ultimi istanti della vita di san Thomas Becket. Cosa lega la
vicenda di questo santo inglese alla città di Anagni? Chi ha voluto
quest’impresa artistica? Perché sono stati inseriti episodi relativi a
san Thomas Becket in un ciclo “ad imitazione vaticana”? Nelle pitture,
l’arcivescovo inglese diviene il “nuovo martire” della Chiesa di Roma,
il più recente “imitatore di Cristo e di san Pietro”. Nel momento di
massimo conflitto fra il papa Alessandro III e l’imperatore Federico I,
la scabrosa vicenda inglese diventa l’occasione per riproporre il tema
della supremazia del Sacerdote sul Re. A lungo considerato uno sbiadito
sermone di periferia, il ciclo si appella alla “centralità” del “modello
apostolico vaticano” per ribadire le ragioni del partito papale. È da
Anagni che la propaganda viene costruita e diffusa per ritrovare
l’originale slancio della “seconda fase della Lotta delle Investiture”.
Questo volume si propone come il primo studio completo dell’oratorio di
San Thomas Becket, comprendendone l’aspetto di testimonianza materiale,
artistica, storica.
Claudia Quattrocchi è nei ruoli del Ministero dei beni e delle attività
culturali e del turismo dal 2010. Si è formata presso la “Sapienza”-
Università di Roma, dove ha conseguito la laurea in Lettere nel 2006 e
la specializzazione in Storia dell’Arte Medioevale e Moderna nel 2011.
Dal 2015 è dottore di ricerca in Storia dell’arte medievale. I suoi
interessi si concentrano sulla pittura monumentale; sull’iconografia,
con particolare riguardo ai temi cosmologici e apocalittici. Di recente
si sta dedicando al fenomeno della relazione fra ”copia-modello” e
“periferia-centro” neicicli medievali dell’Italia mediana fra XI e XIII
secolo.
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