Una città operosa
Archeologia della produzione a Pisa tra Età romana e Medioevo
a cura di Federico Cantini, Claudia Rizzitelli
pp. 84, € 25,00
All'Insegna del Giglio, 2018
ISBN: 9788878148437
Le attività produttive stanno tornando al centro dell’interesse degli
archeologi perché esse possono essere utilizzate come un ottimo
indicatore dello sviluppo o della recessione delle economie antiche,
specie se analizzate negli aspetti legati al tipo di tecnologia
impiegata nei processi produttivi, alla scala degli investimenti fatti,
alla quantità e qualità degli oggetti prodotti, alla distribuzione
topografica delle officine e all’ampiezza del mercato entro cui
circolano le materie prime e gli oggetti finiti. Queste variabili
analizzate nel tempo e nello spazio permettono di ricostruire quadri
socio-economici estremamente ricchi ed inediti. La scelta di
concentrarsi su Pisa è legata alla volontà di osservare le
trasformazioni delle città tra l’Età antica e quella medievale da una
sede privilegiata, dove spesso i macrofenomeni economici si
manifestarono con un certo anticipo e con caratteri del tutto
straordinari rispetto gli altri centri urbani della regione. Ma questa
eccezionalità fu una costante della storia pisana o si manifestò in
forme e scale differenti nel tempo? Ecco allora la necessità di
osservare i fenomeni economici nella lunga durata, per individuarne i
momenti di continuità e discontinuità, per scandirne i tempi di
accelerazione e decelerazione, e per comprendere in che modo questi
stessi fenomeni furono influenzati dalle trasformazioni che
interessarono molte città europee e mediterranee tra Età romana e
Medioevo.
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