Italica gens
Memoria e immaginario politico dei cavalieri cittadini (secoli XII-XIII)
di Enrico Faini
pp. 232, € 27,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2018
ISBN: 9788867289998
Perché gli intellettuali dell’età comunale cominciarono a scrivere
la storia della propria città? Forse anche per insegnare ai più giovani i
rudimenti della cultura politica e della comunicazione pubblica:
bisognava abituarli a pensare e a parlare come un collettivo,
spingendoli alla tutela dell’honor della loro città, e le storie locali costituivano un formidabile veicolo per la trasmissione dei valori.
In un’epoca celebre per la conflittualità e la violenza, lasciare la
parola alle cronache e ai personaggi che le popolano permette di
riconoscere spazi di confronto dialogici, diversi dalla singola realtà
urbana e più vasti di essa. Permette inoltre di apprezzare l’estensione
che possedevano concetti come libertà ed eguaglianza: non tra le
persone, ma tra i poteri e i soggetti collettivi.
Enrico Faini insegna Storia medievale e Storia culturale dell’età
medievale presso l’Università di Firenze. Tra i suoi libri ricordiamo Firenze nell’età romanica (1000-1211). L’espansione urbana, lo sviluppo istituzionale, il rapporto con il territorio (Firenze 2010) e, con Jean-Claude Maire Vigueur, Il sistema politico dei comuni italiani (secoli XII-XIV) (Milano 2010).
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