sabato 14 luglio 2018

Il paesaggio degli Arcivescovi

Il paesaggio degli Arcivescovi
Processi di trasformazione del territorio tra alto e basso Medioevo nelle Marche settentrionali
di Daniele Sacco
pp. 254, € 50,00
All'Insegna del Giglio, 2018
ISBN: 9788878148260
 
La riappropriazione scientifica del tessuto storico, archeologico e ambientale di un paesaggio è il primo strumento di tutela per lo stesso. Si può fare archeologia del paesaggio basandosi soprattutto sulle fonti documentarie? Questo volume, dimostrando che ciò è possibile, si occupa di un’area medio-adriatica posta nella parte settentrionale della regione Marche in provincia di Pesaro e Urbino, al confine con l’Emilia-Romagna. Il territorio, costiero, è in gran parte vincolato dalla presenza di un parco naturale regionale. La zona è percorsa dalla strada consolare Flaminia e interessata dallo scalo marittimo di Focara (oggi Vallugola). Già in età romana il comprensorio era fiorente, costituendo un nodo viario e socio-economico d’interesse. Fu però nel Medioevo che queste terre si espressero al meglio, sotto il controllo degli arcivescovi di Ravenna. Il volume, nella diacronia, ha indagato ogni sfaccettatura del paesaggio che si presenta: l’aspetto demico, l’assetto dell’habitat, l’entità delle coltivazioni e persino i nomi dei fondi agricoli e dei loro fittavoli bassomedievali. Attraverso questa indagine è possibile comprendere un contesto che vide attivi sette castelli: Gradara, Granarola, Fanano, Monte Corbino, Gabicce, Casteldimezzo, Fiorenzuola di Focara e tre pievi (San Cristoforo, San Pietro e Santa Sofia). Restituiamo, anche visivamente, un paesaggio medievale tra i più caratteristici dell’area adriatica, disposto a chiusura della Pianura Padana con il suo tratto di alta falesia

Nessun commento:

Posta un commento