giovedì 22 agosto 2019

La pittura islamica

La pittura islamica
Dalle origini alla fine del Trecento
di Maria Vittoria Fontana
pp. 280, € 20,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Jouvence, 2019
ISBN: 9788878016699

La pittura e la scultura non trovano, nell’ambito dell’arte islamica, la medesima collocazione di cui queste espressioni artistiche godono in altre culture sia occidentali sia orientali. La pittura, in particolare, poiché non è tridimensionale come la scultura e quindi, a differenza di questa, “non getta ombra”, è molto più diffusa nei territori musulmani di quanto una presunta iconoclastia non faccia pensare. Questo volume prende in considerazione la pittura islamica sino alle soglie del Quattrocento, cioè sino a quel periodo che demarcherà, nelle aree occidentali dell’Islam, una della più grandi rotture con il passato nello sviluppo dell’arte musulmana e creerà, nelle aree orientali, i presupposti per la grande pittura safavide e poi qajar.
La pittura a cui viene fatto riferimento, in assenza di pittura su tela e su tavola, è quella murale: quella figurata dei grandi cicli pittorici palatali ma anche quella di decorazione architettonica che troviamo sia in aggiunta alla pittura figurata sia, molto spesso, quale unica espressione pittorica.
Maria Vittoria Fontana, docente di Archeologia e storia dell’arte musulmana presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli, è autrice di numerose pubblicazioni, fra cui: “La leggenda di Bahrām gūr e Āzāda”, Napoli 1986; “Iconografia dell’Ahl al-bayr”, Napoli 1994; “La miniatura islamica”, Roma 1998.

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