Luca Signorelli e Roma
Oblio e riscoperte
a cura di Federica Papi e Claudio Parisi Presicce
pp. 144, € 32,00
De Luca Editori d'Arte, 2019
ISBN: 978-88-6557-444-7
Viene celebrato uno dei più
grandi protagonisti del Rinascimento italiano, la cui altissima parabola
pittorica è stata oscurata solo dall’imponderabile arrivo di due
giganti della generazione successiva: Michelangelo(1475-1564) e
Raffaello (1483-1520), che al maestro di Cortona si erano però ispirati
per raggiungere quell’insuperabile vertice della pittura che gli stessi
contemporanei gli attribuirono. Come scrisse infatti Giorgio Vasari,
Luca Signorelli «fu ne’ suoi tempi tenuto in Italia tanto famoso e
l’opere sue in tanto pregio, quanto nessun altro in qualsivoglia tempo
sia stato già mai».
Attraverso un’attenta selezione di circa 60 opere di grande prestigio
provenienti da collezioni italiane e straniere, molte delle quali per la
prima volta esposte a Roma, il catalogo intende mettere in risalto il
contesto storico artistico in cui avvenne il primo soggiorno romano
dell’artista e offrire nuove letture sul legame diretto e indiretto che
si instaurò fra l’artista e Roma. Il catalogo, organizzato in sezioni,
parte da un’introduzione sull’errore vasariano del vero volto
dell’artista, rappresentato nelle due diverse sembianze dai Busti
realizzati da Pietro Tenerani (Museo di Roma) e da Pietro Pierantoni
(Musei Capitolini, Protomoteca). I lettori vengono poi accompagnati
nella Roma del pontefice Sisto IV (1471-1484), fra le Antichità
Capitoline, e davanti ad alcune opere del Maestro in cui monumenti,
antichità cristiane, e statuaria classica osservati a Roma rivivono o
vengono rievocati, come il Martirio di san Sebastiano (Pinacoteca
Comunale di Città di Castello), il Cristo in croce e Maria Maddalena
(Galleria degli Uffizi), il tondo di Monaco e la pala di Arcevia.
Seguono poi i capitoli dedicati al soggiorno di Signorelli a Roma sotto
il pontefice Leone X (1513-1521) e ai suoi rapporti con Bramante e
Michelangelo. In conclusione, un capitolo è dedicato alla riscoperta del
Maestro tra Otto e Novecento nell’arte.
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