lunedì 14 marzo 2022

Gli equivoci del medioevo

Gli equivoci del medioevo
di Carlo Ruta
pp. 132, € 15,00
Edizioni di Storia, 2022
EAN: 9788899168551
 
Il medioevo si presenta come un tema storico sfuggente. Sul piano popolare continua ad alimentarsi di visioni immaginifiche. Sul terreno degli studi resistono invece rappresentazioni incerte, che tendono a scindersi, diversificarsi e polarizzarsi. Mutuato dagli illuministi ma già presente negli intellettuali delle humanae litterae del XV e XVI secolo, persiste, malgrado tutto, il modello di una età lunga e decadente, priva di progressi sostanziali e dilapidatrice di risorse. Legata ad una pluralità di tradizioni, ricorre, all'opposto, la rappresentazione di una età eminentemente sublime, religiosamente mistica, concentrata sui valori della spiritualità e dell'ascesi. Il concetto di medioevo è stato assunto poi come modello universalistico, applicabile a tutti i contesti globali, alla storia di tutti i popoli e alla totalità dei processi diacronici, mentre, da altro versante, lo si è fortemente legato, sul piano anche sincronico, al «medioevo» d'Europa, con forti accenti etnocentrici e occidentalisti. È un rincorrersi allora di paradossi e aporie, spesso irrisolvibili, su cui lo storico degli Annali di storia cerca di far chiarezza, con la proposizione di alcune chiavi di lettura.
Carlo Ruta Storico del mondo mediterraneo, in particolare di età antica e feudale. Si occupa inoltre di problemi dell’età contemporanea. Si è laureato in Filosofia all’Università degli Studi di Messina. Si è laureato poi in Teorie della morale della conoscenza e della comunicazione all’Università di Urbino. È autore di alcune centinaia di saggi storiografici e di studi sociali. Ha introdotto e annotato resoconti, memorie e cronache del Medieovo (al-Idrisi, Ibn Giubayr, Falcando e altri) e dell’età moderna (Brydone, Von Riedesel, Goethe, Maupassant, Spallanzani, etc.). Ha condotto studi sui processi di civilizzazione del Mediterraneo, sull'immagine del mondo nel mondo antico, sulle culture materiali del mondo fenicio-cartaginese e su aspetti specifici  dell'età di mezzo, focalizzando in particolare le relazioni tra culture e religioni, tra l'Occidente e l'Oriente, tra l'Europa e la sponda africana. Ha tenuto lezioni e seminari didattici in varie università italiane. Ha diretto riviste bibliografiche. Ha curato portali di documentazione storica. Ha condotto centinaia di reportage e studi per numerose testate nazionali, tra cui «il manifesto», «Narcomafie», «Peacelink», «Domani Arcoiris», «Left Avvenimenti»- «L'Isola possibile», «Polizia e Democrazia». Ha relazionato in numerosi convegni.

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