Gli equivoci del medioevo
di Carlo Ruta
pp. 132, € 15,00
Edizioni di Storia, 2022
EAN: 9788899168551
Il medioevo si presenta come un tema storico sfuggente. Sul piano
popolare continua ad alimentarsi di visioni immaginifiche. Sul terreno
degli studi resistono invece rappresentazioni incerte, che tendono a
scindersi, diversificarsi e polarizzarsi. Mutuato dagli illuministi ma
già presente negli intellettuali delle humanae litterae del XV e XVI
secolo, persiste, malgrado tutto, il modello di una età lunga e
decadente, priva di progressi sostanziali e dilapidatrice di risorse.
Legata ad una pluralità di tradizioni, ricorre, all'opposto, la
rappresentazione di una età eminentemente sublime, religiosamente
mistica, concentrata sui valori della spiritualità e dell'ascesi. Il
concetto di medioevo è stato assunto poi come modello universalistico,
applicabile a tutti i contesti globali, alla storia di tutti i popoli e
alla totalità dei processi diacronici, mentre, da altro versante, lo si è
fortemente legato, sul piano anche sincronico, al «medioevo» d'Europa,
con forti accenti etnocentrici e occidentalisti. È un rincorrersi allora
di paradossi e aporie, spesso irrisolvibili, su cui lo storico degli
Annali di storia cerca di far chiarezza, con la proposizione di alcune
chiavi di lettura.
Carlo Ruta Storico
del mondo mediterraneo, in particolare di età antica e feudale. Si
occupa inoltre di problemi dell’età contemporanea. Si è laureato in
Filosofia all’Università degli Studi di Messina. Si è laureato poi in
Teorie della morale della conoscenza e della comunicazione
all’Università di Urbino. È autore di alcune centinaia di saggi
storiografici e di studi sociali. Ha introdotto e annotato resoconti,
memorie e cronache del Medieovo (al-Idrisi, Ibn Giubayr, Falcando e
altri) e dell’età moderna (Brydone, Von Riedesel, Goethe, Maupassant,
Spallanzani, etc.). Ha
condotto studi sui processi di civilizzazione del Mediterraneo,
sull'immagine del mondo nel mondo antico, sulle culture materiali del
mondo fenicio-cartaginese e su aspetti specifici dell'età di mezzo,
focalizzando in particolare le relazioni tra culture e religioni, tra
l'Occidente e l'Oriente, tra l'Europa e la sponda africana.
Ha tenuto lezioni e seminari didattici in varie università italiane. Ha
diretto riviste bibliografiche. Ha curato portali di documentazione
storica. Ha condotto centinaia di reportage e studi per numerose testate
nazionali, tra cui «il manifesto», «Narcomafie», «Peacelink», «Domani
Arcoiris», «Left Avvenimenti»-
«L'Isola possibile», «Polizia e Democrazia». Ha relazionato in numerosi
convegni.
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