Vichinghi
Soria degli uomini del Nord
di Alberto Massaiu
pp. 304, € 18,00
Diarkls, 2022
EAN: 9788836161898
La storia dei vichinghi affascina per la sua portata geografica.
Norvegesi, danesi e svedesi uscirono dalle tenebre della storia
nell’VIII secolo, infrangendosi come gelide ondate di burrasca sulle
coste e i fiumi d’Europa. Con le loro lunghe navi ornate di teste di
drago, orso o lupo sbarcarono in quelle che ora sono le moderne
Inghilterra, Scozia, Irlanda, Francia, Paesi Bassi, Spagna, Portogallo,
Italia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania. I suoi mercanti – spesso
prima linea di avanzata e di spionaggio che apriva la strada alle
incursioni dei guerrieri – discesero tra le steppe russe, navigando sui
loro fiumi sconfinati, giungendo fino al Mar Nero, e da lì a
Costantinopoli e in Medio Oriente. Coloni scandinavi fondarono i primi
insediamenti umani in Islanda e in Groenlandia, e alcuni di loro
sfidarono l’incognita dell’Oceano Atlantico fino al Vinland, in Canada.
Guerrieri di sangue vichingo servirono nella guardia degli imperatori
romani d’oriente, mentre altri fondarono possenti regni sulle isole
britanniche, in Francia, in Russia e persino in Italia meridionale,
lasciando un’impronta indelebile sulle vicende storiche e la cultura di
quelle regioni. La loro furia in battaglia, unita alla fede in
ancestrali divinità norrene e all’abitudine di saccheggiare monasteri
indifesi, ne fece il terrore dei cronisti cristiani dell’epoca. Per
quasi tre secoli, sembrò che la civiltà sarebbe collassata in seguito
alla loro furia. Alla fine, però, anche la loro epopea ebbe termine,
sconfitta e assimilata dalla Chiesa di Roma, che seppe imporsi sui re e i
nobili di Scandinavia.
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