La città medievale è la città dei frati?
a cura di Silvia Beltramo, Gianmario Guidarelli
pp. 244, € 48,00
All'Insegna del Giglio, 2021
ISBN: 9788892850965
Fin dalla metà del XIII secolo la presenza degli Ordini mendicanti
diventa elemento caratterizzante della città medievale. Questo fenomeno
sempre più esteso, che si consolida progressivamente nei decenni
seguenti, raggiugendo l’apice nel corso del Trecento, provoca un acceso
dibattito all’interno delle comunità conventuali sull’opportunità o meno
di erigere complessi duraturi e monumentali nei contesti urbani.
La successiva costruzione di una rilevante moltitudine di conventi nella penisola italiana incide profondamente sulle scelte artistiche e architettoniche con soluzioni innovative che verranno replicate, con opportune declinazioni locali, in un ampio contesto territoriale. La crescita della città europea tra XIII e XIV secolo risentirà profondamente della presenza dei conventi mendicanti, determinando l’espansione di alcune aree, l’incremento residenziale e demografico in altre, la trasformazione del tessuto storico prossimo ai principali poli urbani, religiosi e politici.
Questo volume, esito del progetto di ricerca interdisciplinare e internazionale, La città medievale. La città dei frati | Medieval city. City of the friars, sostenuto da diversi enti e istituzioni, prospetta molteplici approcci e competenze utili a far luce sulla complessità e la ricchezza di una delle più significative esperienze religiose dell’età medievale e della prima età moderna.
La successiva costruzione di una rilevante moltitudine di conventi nella penisola italiana incide profondamente sulle scelte artistiche e architettoniche con soluzioni innovative che verranno replicate, con opportune declinazioni locali, in un ampio contesto territoriale. La crescita della città europea tra XIII e XIV secolo risentirà profondamente della presenza dei conventi mendicanti, determinando l’espansione di alcune aree, l’incremento residenziale e demografico in altre, la trasformazione del tessuto storico prossimo ai principali poli urbani, religiosi e politici.
Questo volume, esito del progetto di ricerca interdisciplinare e internazionale, La città medievale. La città dei frati | Medieval city. City of the friars, sostenuto da diversi enti e istituzioni, prospetta molteplici approcci e competenze utili a far luce sulla complessità e la ricchezza di una delle più significative esperienze religiose dell’età medievale e della prima età moderna.
Silvia Beltramo, architetta, PhD, è ricercatrice e specialista in Storia
dell’architettura presso il Politecnico di Torino, dove insegna nei
corsi di Storia dell’architettura medievale e moderna. Svolge attività
di ricerca nell’ambito della storia della città e dell’architettura in
età medievale con particolare attenzione allo studio delle architetture
religiose monastiche e conventuali e delle tecniche costruttive
storiche, temi sui quali vertono le numerose pubblicazioni. Tra i volumi
editi L’abbazia cistercense di Santa Maria di Staffarda, L’Artistica, Savigliano (Savigliano 2010); L’accoglienza religiosa tra tardo antico ed età moderna. Luoghi, architetture, percorsi (con P. Cozzo, Roma 2013); Il marchesato di Saluzzo tra Gotico e Rinascimento. Architettura città e committenti (Roma 2015).
Gianmario Guidarelli è uno storico
dell’architettura e della città; le sue ricerche si sono concentrate
prevalentemente sulla architettura italiana medievale
e sull’architettura del Rinascimento veneziano.
Dopo la laurea in architettura (Università Iuav di Venezia, 2002) ha conseguito nel 2006 il dottorato di ricerca di eccellenza in storia
dell’architettura e della città presso la Scuola di Studi Avanzati in
Venezia; ha svolto attività didattica presso la Duke University (NC), è stato titolare di seminari presso
l’Università di Bergamo e la Scuola Normale Superiore di Pisa; è stato
docente presso la Università Iuav di Venezia. È attualmente
professore a contratto in Storia dell'Architettura Contemporanea presso
l’università di Padova e assegnista di ricerca presso lo Studium Generale Marcianum
(Venezia), dove è docente incaricato di arte e architettura paleocristiana e
medievale, e dove dirige il progetto Chiese di Venezia.
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