a cura di Gabriele Archetti
pp. 176, € 30,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Studium Edizioni, 2023
ISBN: 978-88-382-5158-4
Nel decennale dell'istituzione del sito seriale Unesco "I Longobardi in
Italia. I luoghi del potere (568-774)", si illustra il significato di
tale riconoscimento per il patrimonio storico-culturale lombardo. In
particolare, il volume inquadra il fenomeno dell'arrivo dei Longobardi
in Lombardia, lo stanziamento, la loro storia e il lascito profondo di
civiltà, già a partire dal nome stesso della Regione. Attenzione è
riservata alle sedi museali e ai resti archeologici distribuiti sul
territorio, a partire dai siti Unesco di Brescia e Castelseprio, senza
trascurare il diffuso e di non minore rilevanza patrimonio di altri
centri, quali Pavia, Monza, Bergamo, Leno, Sirmione, ecc. Schede,
immagini e percorsi di visita rendono questo strumento adatto anche ad
una fruizione turistica, informativa e conoscitiva aggiornata della
Lombardia "longobarda".
Gabriele Archetti è professore ordinario di storia medievale nella facoltà di scienze della formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; è presidente del Centro studi longobardi, della Fondazione Cogeme e conservatore del Museo Piamarta. Attento alle dinamiche del popolamento, della produzione e del mondo agrario, si occupa dello sviluppo delle istituzioni ecclesiastiche e monastiche nel millennio medievale, studia i temi legati alle fonti materiali nel lungo periodo, quali l’alimentazione come “storia della civiltà”, nell’ambito dell’Europa e del Mediterraneo. Ha diretto e dirige vari progetti a bando, pubblici e privati; è membro di numerose istituzioni scientifiche e culturali, della redazione di periodici di carattere storico e del consiglio scientifico o direttivo di diverse collane editoriali.
Gabriele Archetti è professore ordinario di storia medievale nella facoltà di scienze della formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; è presidente del Centro studi longobardi, della Fondazione Cogeme e conservatore del Museo Piamarta. Attento alle dinamiche del popolamento, della produzione e del mondo agrario, si occupa dello sviluppo delle istituzioni ecclesiastiche e monastiche nel millennio medievale, studia i temi legati alle fonti materiali nel lungo periodo, quali l’alimentazione come “storia della civiltà”, nell’ambito dell’Europa e del Mediterraneo. Ha diretto e dirige vari progetti a bando, pubblici e privati; è membro di numerose istituzioni scientifiche e culturali, della redazione di periodici di carattere storico e del consiglio scientifico o direttivo di diverse collane editoriali.
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