Dante e il genere drammatico
di Piermario Vescovo
pp. 172, € 16,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2023
ISBN: 9788829017751
Con “drammatico” (o “attivo”) si indica nella tradizione tardoantica e
mediolatina il genere in cui i soli personaggi parlano e l’autore tace.
Nella Commedia Dante si rivolge ai suoi lettori – mentre la
scrittura si fissa sulla pagina e il libro si compone – ma è insieme il
personaggio primo, in una costruzione dialogica, nel tempo del viaggio
nell’aldilà, che si pone tra le decine e decine di persone introdotte a
parlare. Comedi, intesi anche come istrioni e cantatori di piazza, canto, cantica, e naturalmente comedìa e tragedìa (nell’accezione
della materia, ovvero del contenuto e non in senso stilistico) sono, in
una più ampia costellazione, le parole che guidano il filo
argomentativo del volume: non per attribuire una “teatralità”
retrospettiva alla Commedia, ma per ripercorrere alcune tracce di
un’idea di “teatro” nei limiti storicamente determinati della
consapevolezza medievale.
Piermario Vescovo insegna Storia del teatro all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Tra i suoi libri: Il tempo di Dante. Cronologie della Commedia (Roma 2018); L’incerto fine. La peste, la legge, il teatro (Venezia 2020); «Nei decreti di Venezia». Legge tragica e giurisprudenza comica in Shakespeare (Venezia 2023).
Piermario Vescovo insegna Storia del teatro all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Tra i suoi libri: Il tempo di Dante. Cronologie della Commedia (Roma 2018); L’incerto fine. La peste, la legge, il teatro (Venezia 2020); «Nei decreti di Venezia». Legge tragica e giurisprudenza comica in Shakespeare (Venezia 2023).
Nessun commento:
Posta un commento