Il mistero delle mappe aragonesi
Cartografie del Mezzogiorno medievale
di Fernando La Greca
pp. 274, € 24,00
Licosia Edizioni, 2023
EAN: 9791280116307
Rinvenute nell’Archivio di Stato di Napoli e nella Bibliothèque Nationale de France a Parigi più di trent’anni fa, oggetto di importanti pubblicazioni e segnalazioni in volumi e riviste nazionali ed internazionali, la conoscenza delle mappe aragonesi è rimasta limitata agli addetti ai lavori e non ha ancora arricchito l’orizzonte scientifico e culturale contemporaneo.
Mentre le altre carte dell’epoca, di fine Quattrocento, disegnavano ancora l’Italia con vistosissimi errori e deformazioni, riportando solo i principali elementi geografici (catene montuose, fiumi, città capoluogo), le mappe aragonesi descrivono invece con dettagli topografici il territorio (in scale variabili da 1:50000 a 1:120000 circa) e con abbondanza di toponimi, riportando monti, vallate, pianure, torrenti, fiumi, laghetti, coste, scogli, casali, paesi, castelli, santuari, città murate, rovine, strade, e molto altro ancora, delineando un paesaggio ricchissimo di elementi sia medioevali sia risalenti all’antichità classica, e rivelandosi potenziali oggetti di studio e di feconda ricerca in numerose discipline.
Mentre le altre carte dell’epoca, di fine Quattrocento, disegnavano ancora l’Italia con vistosissimi errori e deformazioni, riportando solo i principali elementi geografici (catene montuose, fiumi, città capoluogo), le mappe aragonesi descrivono invece con dettagli topografici il territorio (in scale variabili da 1:50000 a 1:120000 circa) e con abbondanza di toponimi, riportando monti, vallate, pianure, torrenti, fiumi, laghetti, coste, scogli, casali, paesi, castelli, santuari, città murate, rovine, strade, e molto altro ancora, delineando un paesaggio ricchissimo di elementi sia medioevali sia risalenti all’antichità classica, e rivelandosi potenziali oggetti di studio e di feconda ricerca in numerose discipline.
Fernando La Greca è ricercatore confermato di Storia romana presso il
Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Salerno e
professore aggregato di Storia romana e di Antichità romane. La sua
produzione scientifica verte sui seguenti temi: le divinità romane
astratte, la filosofia e la politica a Roma al tempo dei Gracchi,
Paestum romana e la sua riscoperta, le risorse economiche della Lucania
antica, la cartografia storica del Mezzogiorno d’Italia, le tradizioni
romane nella dialettologia e nel folklore.
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