Commercio e cultura nel Medioevo italiano
di Gabriella Airaldi
pp. 148, € 18,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Edizioni di Storia e Letteratura, 2023
ISBN: 9788893597432
Nel basso Medioevo, il periodo che convenzionalmente va dall’anno Mille
alla scoperta dell’America, Genova, Venezia, in parte Pisa e, dal
Duecento, Firenze controllano l’economia internazionale. Per le élite di
queste città, educate fin dall’adolescenza a una formazione mista tra
apprendistato di mare e di mercato, gran parte del sapere si basa
sull’esperienza diretta. Tuttavia, scrivere, leggere e far di conto sono
strumenti necessari per governare ciò che ruota intorno alla mobilità
del denaro e ai rischi degli investimenti. E così, molti uomini d’affari
– come dimostra questa indagine storica di lungo periodo che si
sofferma su un aspetto spesso trascurato – utilizzano la scrittura anche
per qualcosa di lontano dalla loro vita abituale e dalle loro
competenze tecniche. Non si occupano, infatti, solo di merci e partite
doppie, ma fissano momenti della vita, raccontano viaggi, esperienze,
storie di paesi lontani. Oppure redigono trattati sui numeri o
sull’astrologia, narrano la cronaca del loro tempo e della loro città,
cantano l’amore e la guerra, scrivono novelle e discutono di teologia.
Gabriella Airaldi specialista di Storia mediterranea e delle relazioni internazionali dal Medioevo all’età moderna, ha insegnato all’Università di Genova e in moltissime Università estere. Ha diretto il Centro di ricerca in Studi Colombiani e compiuto missioni all’estero per conto del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Ha inoltre diretto una missione archeologica in Cina su incarico del Ministero degli Esteri e dell’Università di Genova. È autrice di oltre quattrocento pubblicazioni scientifiche.
Gabriella Airaldi specialista di Storia mediterranea e delle relazioni internazionali dal Medioevo all’età moderna, ha insegnato all’Università di Genova e in moltissime Università estere. Ha diretto il Centro di ricerca in Studi Colombiani e compiuto missioni all’estero per conto del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Ha inoltre diretto una missione archeologica in Cina su incarico del Ministero degli Esteri e dell’Università di Genova. È autrice di oltre quattrocento pubblicazioni scientifiche.
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