Lo straordinario decennio in cui Venezia sostituisce l’oro al ferro:
entra nel 1500 da grande potenza, tutta Europa coalizzata la sconfigge
militarmente, ma trionfa come maestra delle arti e della bellezza. Nasce
un mito.
Venezia è nel 1499 una grande potenza europea. Solo dieci anni dopo –
sconfitta militarmente dalla lega di Cambrai – è una sopravvissuta.
Inizia una fase di splendore che durerà ben tre secoli. La Serenissima
repubblica sostituirà allora la forza con l’ostentazione, la potenza con
la ricchezza, il ferro con l’oro. Sarà il suo modo per recuperare il
formidabile colpo inferto da tutti i grandi stati d’Europa coalizzati
contro di lei e il conseguente rischio di scomparire per sempre dalla
carta geografica. Venezia non sarà più potente, ma splendente, e
riuscirà a mantenere un ruolo centrale utilizzando l’arte,
l’architettura, le celebrazioni delle ricorrenze civili e religiose. Non
potrà più intimorire con il clangore delle armi, ma riuscirà a
meravigliare con il tintinnare delle monete. La Venezia del Cinquecento è
quella del mito arrivato fino a noi: la città dei palazzi di Sansovino,
della celebrazione del governo perfetto, della rivoluzione del colore
che influenzerà tutta la pittura successiva. Alessandro Marzo Magno
ricostruisce lo stupefacente susseguirsi di eventi che hanno portato la
Dominante – così veniva chiamata la città – a essere la fucina delle
arti che ancora conosciamo e amiamo.
Alessandro Marzo Magno, veneziano per nascita e milanese per lavoro, si è
laureato in Storia all’Università di Venezia Ca’ Foscari. Giornalista, è
stato per quasi dieci anni responsabile degli esteri del settimanale
“Diario”, diretto da Enrico Deaglio. Ha pubblicato libri di argomento
storico, tra i quali L’alba dei libri. Quando Venezia ha fatto leggere il mondo (Garzanti 2012, più volte ristampato e tradotto in inglese, spagnolo, giapponese, coreano e cinese), Missione grande bellezza. Gli eroi e le eroine che salvarono i capolavori italiani saccheggiati da Napoleone e da Hitler (Garzanti 2017) e Il ricettario di casa Svevo (a cura di, La nave di Teseo 2018).
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