Petrarca lettore di Seneca tragico e di Svetonio
di Sara Fazion, Ilaria Lorenzi
pp. 368, € 36,00
Pàtron Editore, 2019
ISBN: 9788855534611
Tra gli auctores peculiares di Francesco Petrarca un ruolo di primo
piano rivestono Lucio Anneo Seneca e Gaio Svetonio Tranquillo. «Seneca
autem tragedias [texuit], que apud poetas profecto vel primum vel primo
proximum locum tenent», «[Svetonius] Tranquillus, auctor certissimus»:
queste citazioni, tratte rispettivamente da Fam. IV 16, 9 e Gest. Ces.
14, sono un riflesso dell’attento dialogo intrattenuto da Petrarca con
le opere dei due autori, prima corredate sui manoscritti in suo possesso
di postille e segni d’attenzione a guisa di vere e proprie biblioteche
ai margini del testo, poi rievocate a più riprese negli scritti latini e
volgari. Qui Petrarca, tessendo le sue parole assieme alle voci dei due
magni auctores, creò pagine di mirabile modernità, alcune inerenti la
sua personale historia, altre incentrate su riflessioni filosofiche ed
estetiche di valenza universale, altre ancora dedicate alla formulazione
di giudizi sulle vicende del passato e sulla politica del presente.
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