L’«orribile flagello»
I terremoti in Romagna nel Medioevo e in Età moderna
di Eraldo Baldini
pp. 240, € 16,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Il Ponte Vecchio Edizioni, 2019
ISBN: 9788865418604
Scrive nella Prefazione a questa opera il dott. Romano Camassi, dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Bologna:
«Il terremoto per la Romagna non è un’evenienza inattesa, e fortunatamente i romagnoli l’hanno ben presente. Proprio di recente le ricorrenze centenarie dei terremoti riminesi del 1916 e del terremoto di Santa Sofia del 1918 sono state un’occasione per rinnovare la memoria di un carattere di questi territori che si tende a dimenticare. Questo della perdita di memoria non è un dato sorprendente: gli psicologi spiegano che bastano un paio di generazioni per perdere memoria di eventi traumatici che hanno interessato una comunità, e questo processo è forse oggi accelerato da quell’enorme e indistinto cumulo di informazioni che ci arriva attraverso media e social, e che il nostro cervello non è più in grado di selezionare ed elaborare.
Proprio per questo è straordinariamente importante l’approccio proposto da questo libro: un libro in cui la storia non è quella nuda, dei fatti, degli eventi naturali, dei luoghi colpiti. Ma è quella raccontata: dai cronisti medievali e d’età moderna, dai diaristi e dagli storici locali, fino a quanti (un nome su tutti, Filippo Guarini) si sono cimentati proprio nell’impresa di documentare la storia sismica locale. È nella forma del racconto, affascinate, intrigante, che il libro prende forma. Esplorando, prima di tutto, il contesto antropologico e culturale dal quale emergono le tracce di eventi passati, tracce che assumono forme variegate nelle leggende e nei misteri che avvolgono un fenomeno fisico che si cerca di interpretare in modi sempre nuovi».
Frutto di un paziente e approfondito lavoro ultradecennale di ricerca e di documentazione, insomma, questo volume è godibile e accessibile a ogni lettore, e allo stesso tempo repertorio esaustivo, preciso e scientificamente ineccepibile.
«Il terremoto per la Romagna non è un’evenienza inattesa, e fortunatamente i romagnoli l’hanno ben presente. Proprio di recente le ricorrenze centenarie dei terremoti riminesi del 1916 e del terremoto di Santa Sofia del 1918 sono state un’occasione per rinnovare la memoria di un carattere di questi territori che si tende a dimenticare. Questo della perdita di memoria non è un dato sorprendente: gli psicologi spiegano che bastano un paio di generazioni per perdere memoria di eventi traumatici che hanno interessato una comunità, e questo processo è forse oggi accelerato da quell’enorme e indistinto cumulo di informazioni che ci arriva attraverso media e social, e che il nostro cervello non è più in grado di selezionare ed elaborare.
Proprio per questo è straordinariamente importante l’approccio proposto da questo libro: un libro in cui la storia non è quella nuda, dei fatti, degli eventi naturali, dei luoghi colpiti. Ma è quella raccontata: dai cronisti medievali e d’età moderna, dai diaristi e dagli storici locali, fino a quanti (un nome su tutti, Filippo Guarini) si sono cimentati proprio nell’impresa di documentare la storia sismica locale. È nella forma del racconto, affascinate, intrigante, che il libro prende forma. Esplorando, prima di tutto, il contesto antropologico e culturale dal quale emergono le tracce di eventi passati, tracce che assumono forme variegate nelle leggende e nei misteri che avvolgono un fenomeno fisico che si cerca di interpretare in modi sempre nuovi».
Frutto di un paziente e approfondito lavoro ultradecennale di ricerca e di documentazione, insomma, questo volume è godibile e accessibile a ogni lettore, e allo stesso tempo repertorio esaustivo, preciso e scientificamente ineccepibile.
Eraldo Baldini è saggista e ricercatore nel campo dell’antropologia
culturale e dell’etnografia, oltre che narratore affermato in Italia e
all’estero. In campo letterario ha pubblicato diversi romanzi e racconti
per i principali editori italiani (Einaudi, Mondadori, Frassinelli,
Sperling & Kupfer, ecc.). Come saggista ha dedicato numerosi e
importanti studi al folklore e alla cultura popolare romagnola e
italiana. Per i tipi del «Ponte Vecchio» ha pubblicato Tenebrosa Romagna. Mentalità, misteri e immaginario collettivo nei secoli della paura e della «maraviglia» (2014), I riti della tavola in Romagna. Il cibo e il convivio: simbolismi, tradizioni, superstizioni (2014), I misteri di Ravenna (2015), I riti del nascere in Romagna. Gravidanza, parto e battesimo in una cultura popolare (2016), Sotto
il segno delle cornaSan Martino, la «festa dei becchi» e lo «charivari»
in Romagna; Fantasmi e luoghi «stregati» di Romagna, tra mito, leggenda
e cronaca (2017). Insieme con Giuseppe Bellosi, è inoltre autore di Halloween. Origine, significato e tradizione di una festa antica anche in Italia (2015), Calendario e tradizioni in Romagna (2016), Misteri e curiosità della Bassa Romagna (2017). Mentre con Susanna Venturi, sempre nel 2017, ha pubblicato Prima del «liscio». Il ballo e i balli nella vecchia tradizione di Romagna.
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