“Pro maiore sanitate hominum civitatis…et borgorum”
Lo smaltimento dei rifiuti nelle città medievali dell’Emilia Romagna
di Lara Sabbionesi
pp. 280, € 56,00
All'Insegna del Giglio, 2019
ISBN: 9788878149038
L’immondizia e le deiezioni sono da sempre considerati qualcosa di
negativo, un tabù, argomento scomodo, di cui non parlare. Questo non
significa però che non meritino l’attenzione e la curiosità degli
studiosi, anche perché se «l’uomo è un animale che produce rifiuti»
(Viale G., 1994, Un mondo usa e getta, Milano), bisogna capire i
rifiuti per capire l’uomo. Oggi l’idea di Medioevo è fortemente
associata a caratteri negativi, di arretratezza tecnologica e morale e,
soprattutto, di sporcizia. Ovviamente il concetto di sporco e la
percezione del decoro sono relativi e le soluzioni proposte nel passato
per regolare gli aspetti legati all’igiene nelle città potrebbero
apparire agli occhi di un osservatore contemporaneo banali e sicuramente
insufficienti. Ma è proprio vero che il Medioevo fosse così “lurido” e
soprattutto che il problema non fosse avvertito? Per rispondere a tali
domande questo libro tenta di indagare proprio il rapporto del cittadino
medievale con l’igiene e lo fa attraverso l’analisi delle strategie per
lo smaltimento dei rifiuti messe in atto in contesti di tipo urbano
diversi geograficamente (rivolgendo la propria attenzione all’Emilia
Romagna), cronologicamente (si va dal XIII secolo, momento della
comparsa negli statuti cittadini di precise norme riguardanti il
problema affrontato, al XVI secolo) e socialmente. Non solo immondizie,
quindi, non solo oggetti scartati, ma “butti”, discariche, latrine,
fogne considerati non più solo dei contenitori, ma soggetti autonomi di
ricerca, parti di processi e di complesse strategie di smaltimento che
permettono di far luce su vari aspetti legati alla vita quotidiana degli
uomini del passato. Allo studio delle fonti materiali si affianca poi
l’analisi delle fonti scritte, per comprendere quali meccanismi e quali
logiche abbiano guidato l’agire pubblico nel momento in cui, attraverso
statuti e legislazioni, si tentò di affrontare il problema del decoro e
della pulizia degli ambienti urbani e quale sia stata poi la risposta
delle comunità di fronte a tali dettami.
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