Con Dante in esilio
La poesia e l'arte nei luoghi di prigionia
di Nicola Bultrini
pp. 176, € 14,90
Ares Edizioni, 2020
ISBN: 9788881558940
Con Dante in esilio rende testimonianza di una realtà storica che ha
dell'incredibile: nei più terribili luoghi di sofferenza gli internati
si sono ripetutamente e con vivissimo impegno rivolti all'arte, ma
soprattutto alla poesia e in particolare alla Divina Commedia, autentica
luce poetica che ha squarciato il buio di una prigionia asfissiante e
che è stata letta con grande accanimento e conforto allo stesso tempo.
Oggi, alla vigilia del settimo centenario della morte del Sommo poeta,
Nicola Bultrini, poeta italiano tra i più raffinati e colti, ha messo
insieme le testimonianze di quanti, italiani e no, letterati famosi
(Guareschi o Gadda) o semplici prigionieri, si sono affidati a Dante per
non vivere come bruti l'esperienza atroce della reclusione. Ne è
scaturito un libro che contestualizza storicamente e materialmente le
circostanze della frequentazione con la straordinaria ricchezza della
Commedia in un percorso di testimonianze dirette su un testo capace di
attualizzarsi qualunque sia l'inferno in cui venga letta.
Nicola Bultrini (1965) ha pubblicato diverse raccolte di poesia, tra cui La forma di tutti (CapireEdizioni 2019), I fatti salienti (Nordpress 2017) e La specie dominante (Aragno 2014). Con Mauro Cicarè è autore di La grande adunanza
(CapireEdizioni 2018), la prima graphic novel dedicata al mondo della
poesia. Come saggista ha pubblicato diverse opere tra le quali Pianto di pietra - La grande guerra di Giuseppe Ungaretti (Iacobelli Editore 2018).
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