di Maria Grazia Capusso, Frej Moretti
pp. 288, € 25,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Pacini Editore, 2020
ISBN: 978-88-6995-709-3
«Come annunciato al Colloque International Les Troubadours et l'Italie
(XIIIe-XVIe siècle), svolto a Montpellier nel giugno 2012, era da tempo
in preparazione da parte degli autori di questo volume un repertorio
bibliografico il più possibile completo ed aggiornato relativo ai
trovatori di nascita italiana documentata o presunta, quasi tutti assai
meno studiati rispetto ai contemporanei o di poco antecedenti colleghi
occitani trasferiti in Italia. L'esiguità attuale dei punti di
riferimento è evidente a chiunque frequenti questo settore, marginale
non solo geograficamente, degli studi trobadorici: ben pochi
provenzalisti (quasi tutti italiani) se ne sono occupati, in direzione
specifica e ancora più raramente sistematica. Ormai è passato un secolo
dalla meritoria e multiforme attività di Giulio Bertoni a cui si deve,
oltre a numerosi e documentati studi critici, l'unico repertorio (datato
1915) che rappresenta insieme un'esauriente introduzione, almeno per i
tempi, ed un'eccellente antologia. Quasi nulli i precedenti (a parte
quelli storicamente validi dello Schultz-Gora) e più che rari gli
interventi successivi, fra cui spicca l'imponente raccolta di testi di
argomento storico curata da Vincenzo De Bartholomaeis, attualmente in
corso di sistematica revisione da parte del gruppo di studiosi
coordinato da Paolo Di Luca. A questi lavori d'insieme si sono
affiancate poche altre circoscritte antologie, da quella asciutta ma
tuttora utile di Francesco A. Ugolini a più recenti raccolte imperniate
su alcune corti riconosciute quali centri coagulatori dell'attività
trobadorica: a cura rispettiva di Giuliana Bettini Biagini (Estensi),
Gilda Caiti-Russo (Malaspina), infine Marco Piccat (corti piemontesi di
Monferrato, Savoia, Saluzzo)...».
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