Sinderesi
La conoscenza immediata dei principî morali tra Medioevo e prima Età Moderna
di Marialucrezia Leone
pp. 304, € 20,00
Aracne Editrice, 2020
ISBN: 978-88-255-3243-2
Il volume ripercorre la storia del concetto di sinderesi. Nei testi
medievali in cui questa nozione morale nasce e si sviluppa, la sinderesi
è in generale intesa come una capacità naturale dell’anima che spinge
indefettibilmente l’individuo a distinguere il bene dal male e a provare
rimorso per la colpa commessa. Sebbene non presente nei testi biblici, e
probabilmente frutto (dal punto di vista terminologico) di un errore di
trascrizione, la sinderesi diventa comunque nel Medioevo oggetto di un
ampio dibattito e viene adoperata per risolvere numerose controversie
che riguardano la sfera morale, quella gnoseologica e anche quella
ontologica. A partire dall’inizio dell’Età Moderna, quando viene
progressivamente intesa come quel luogo intimo dell’anima che permette
all’uomo l’incontro mistico con Dio, la sinderesi perde gradualmente di
importanza per poi eclissarsi definitivamente, fatta salva qualche
eccezione, nel pensiero contemporaneo.
Marialucrezia Leone ha lavorato presso le Università di Bari, Berlino,
Lecce, Lovanio e Roma. Si occupa del pensiero del XIII secolo e di
filosofia morale antica e medievale. Tra le sue pubblicazioni Filosofia e teologia della vita activa. La sfera dell’agire pratico in Enrico di Gand (2014); in questa collana ha curato (insieme a L. Valente) il volume Libertà e determinismo. Riflessioni medievali (2017). Attualmente lavora presso il Thomas-Institut dell’Università di Colonia.
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