Registrum Coquine. Un ricettario medievale
di Johannes Bockenheim
Introduzione, traduzione e glossario di Marco Gavio de Rubeis
pp. 240, € 13,50
I Doni delle Muse, 2021
ISBN: 979-8516674181
Il Registrum Coquine, scritto nel XV secolo dall'ecclesiastico tedesco
Johannes Bockenheim, al servizio come cuoco presso papa Martino V, è uno
dei ricettari medievali più interessanti e divertenti.
Nel testo, raccolto in due diversi manoscritti, troviamo più di 80 ricette per meretrici e istrioni, principi e villani, lenoni e preti, re e mercenari, in una raffigurazione colorita della complessità della società medievale, ben più stratificata e ricca di come di solito viene immaginata. Un mondo affascinante di spezie, sapori e preparazioni dimenticati nel tempo che meritano di essere riscoperti, non soltanto in modo teorico, ma anche nelle nostre cucine.
Da Marco Gavio de Rubeis, autore di saggi di storia dell'enogastronomia, tra cui "Idromele. Miti, storia e preparazioni della bevanda degli dei" e "Medioevo in cucina. Ingredienti, ricette e sapori", un nuovo libro dedicato al Registrum Coquine, con la traduzione accompagnata da note sulle ricette e sulle differenze tra i due manoscritti, oltre a una nota introduttiva e a un glossario dei termini usati da Bockenheim, piuttosto diversi dal latino classico e più vicini alle lingue volgari parlate in Italia.
Nel testo, raccolto in due diversi manoscritti, troviamo più di 80 ricette per meretrici e istrioni, principi e villani, lenoni e preti, re e mercenari, in una raffigurazione colorita della complessità della società medievale, ben più stratificata e ricca di come di solito viene immaginata. Un mondo affascinante di spezie, sapori e preparazioni dimenticati nel tempo che meritano di essere riscoperti, non soltanto in modo teorico, ma anche nelle nostre cucine.
Da Marco Gavio de Rubeis, autore di saggi di storia dell'enogastronomia, tra cui "Idromele. Miti, storia e preparazioni della bevanda degli dei" e "Medioevo in cucina. Ingredienti, ricette e sapori", un nuovo libro dedicato al Registrum Coquine, con la traduzione accompagnata da note sulle ricette e sulle differenze tra i due manoscritti, oltre a una nota introduttiva e a un glossario dei termini usati da Bockenheim, piuttosto diversi dal latino classico e più vicini alle lingue volgari parlate in Italia.
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