La più antica lirica italiana
«Quando eu stava in le tu cathene» (Ravenna 1226)
di Nino Mastruzzo, Roberta Cella
pp. 392, € 35,00
Il Mulino, 2022
ISBN: 978-88-15-29518-7
Dalla sua prima pubblicazione per opera di Alfredo Stussi nel 1999, la canzone anonima Quando eu stava in le tu cathene
è stata oggetto di numerosi studi, che hanno variamente collocato il
componimento nel tempo, tra la fine del Cento e il secondo decennio del
Duecento, e nello spazio. Incrociando strumenti paleografici, filologici
e storico-linguistici, e adducendo anche argomenti di carattere
tematico, iconografico e storico-letterario, questo libro fornisce
adesso per la prima volta una ricostruzione complessiva dell’importante
reperto. Secondo gli autori, i versi sono legati a una precisa
circostanza storica: il soggiorno di Federico II e della sua corte a
Ravenna, tra l’aprile e il maggio del 1226; e sono scritti in una
varietà di volgare a base siciliana a cui i due scriventi ravennati
hanno sovrapposto una patina linguistica romagnola. La puntuale
datazione del testo e i suoi rapporti con la produzione galloromanza da
un lato e siciliana dall’altro offrono un decisivo contributo agli studi
sulla prima lirica nei volgari di sì.
Nino Mastruzzo insegna Paleografia latina presso nel
Dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa. È
fra i curatori dell’edizione delle «Lettere originali del Medioevo
latino» (Ed. della Normale, 2004).
Roberta Cella
insegna Linguistica italiana e Storia della lingua italiana nel
Dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica dell’Università di
Pisa. Con il Mulino ha pubblicato «La prosa narrativa. Dalle Origini al
Settecento» (2013) e «Storia dell’italiano» (2015).
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