lunedì 3 gennaio 2022

Sigismondo Malatesta 1417 – 1468

Sigismondo Malatesta 1417 – 1468
Le imprese, il volto e la fama
di Ferruccio Farina
pp. 236, € 24,00
Vellecchi Editore, 2021
ISBN: 97-88-8252-121-9
 
Il volume vuole orientare il lettore, digiuno di storia dei Malatesta o specialista, a recuperare un profilo biografico di Sigismondo, principe tra i più celebrati del Rinascimento, al di fuori degli stereotipi in cui, troppo spesso, è stato cristallizzato. Propone una ricostruzione storica della sua figura che vuol prescindere dalla fama che, immeritatamente, l’ha accompagnato per sei secoli e l’ha trasformato da uomo della storia in personaggio della fantasia e della leggenda, che l’ha narrato talvolta come un diavolo capace delle azioni più turpi, talvolta come eroe dalle imprese degne della mitologia antica. Due estremi opposti che traggono origine, diretta o indiretta, per piaggeria cortigiana, per filopapismo, per antipapismo o per inerzia storiografica, da quella fonte straordinaria che è la pervicace campagna mediatica messa in campo dall’abilissimo Papa Pio Il, invidioso di lui fino all’inverosimile. Una fonte inquinata, come dimostra il volume, purtroppo potente, che ancor oggi, grazie al sigillo pontificio e al fascino delle contraddizioni che sollecita – lussuria e misticismo, violenza e poesia, eroismo e turpitudine – continua a trovare estimatori.
Ferruccio Farina, storico del turismo e della comunicazione per immagini, ha pubblicato, per diversi editori, ventitré volumi monografici, alcuni dei quali tradotti in varie lingue. Autore di saggi su riviste scientifiche e divulgative italiane e straniere, ha partecipato come relatore a convegni universitari in Europa e in America. Nel 1980 ha fondato insieme a Pier Giorgio Pasini la rivista “Arte e storia”, della quale è direttore responsabile dal 2015. Collabora alle pagine culturali dei quotidiani “Il Messaggero” e “QN. Il Resto del Carlino”. È stato docente a contratto di materie storiche alla Facoltà di Sociologia dell’Università degli studi di Urbino. Da quasi vent’anni si dedica allo studio del mito di Francesca da Rimini. Sua è la prima dimostrazione dell’esistenza di due diverse e distinte “Francesca da Rimini” l’adultera dell’inferno, il personaggio più amato della Divina Commedia, comunque peccatrice; e l’eroina innocente vittima di inganni icona dell’amore e del bacio, figlia dell’età illuminista e romantica. Sul tema ha pubblicato la monografia Francesca da Rimini, sulle tracce di un mito (Rimini 2006), numerosi saggi e ha curato eventi espositivi in Italia e all’estero. Ha fondato nel 2006 il “ Centro Internazionale di Studi Francesca da Rimini” e, in collaborazione con UCLA, “Center tor Medieval and Reinassance Studies” di Los Angels, ha organizzato le “Giornate Internazionali Francesca da Rimini” che hanno avuto luogo in Italia e in America, giunte nel 2018.

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