Il Medioevo di Salvatore Tramontana
Memorie e Testimonianze
a cura di Pietro Dalena, Luciano Catalioto, Antonio Macchione
pp. 274, € 20,00
Adda Editore, 2017
ISBN: 9788867173457
Contributi di Alessandra Tramontana, Clara Biondi Sambataro, Franco Cardini, Giuseppe Caridi, Luciano Catalioto, Pietro Dalena, Salvatore Fodale, Marco Leonardi, Antonio Macchione, Massimo Miglio, Marina Montesano, Rosario Moscheo, Emanuele Piazza, Biagio Saitta, Laura Sciascia, Carmelina Urso, Elisa Vermiglio.
Su iniziativa di Carmela Maria Rugolo,
il 19 gennaio 2016 nell’Aula dell’Accademia Peloritana dell’Università
di Messina si volle ricordare Salvatore Tramontana con una giornata di
studi su Il Medioevo: una narrazione tra mito e realtà,
celebrata sotto l’egida dell’Università degli Studi di Messina,
dell’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, della Società Messinese
di Storia Patria e della Deputazione di Storia Patria della Calabria.
Si trattava di onorare la memoria di un
autorevole medievista che qualche mese prima aveva lasciato questa terra
e i suoi a volte ‘tormentosi’ studi per sperimentare quel senso della
morte e la tensione verso l’immortalità che negli ultimi tempi lo
avevano impegnato nella ricerca di una risposta all’eterna domanda sulla
loro ineluttabilità.
Intellettuale schivo e austero,
Salvatore Tramontana seppe interpretare al meglio il mestiere dello
storico nutrito di rigorosa indagine filologica intessuta di sapienziale
ricognizione documentaria e storiografica, attento ai fenomeni sociali
ed economici, ai conflitti di classe, alla territorialità degli eventi,
all’organizzazione dello spazio e del tempo, alle forme di potere
secolare e spirituale, alla mentalità e alla cultura che permearono il
medioevo. Riusciva, quant’altri mai, ad avere il pieno dominio della
cronaca che nel racconto si faceva storia condita di aforismi, piegata
sempre all’aderenza del dato documentario liberato dalle superfetazioni
intellettuali. E con pari perizia possedeva ed utilizzava tutte le
chiavi della storia, declinando contributi sul medioevo con affondi
sull’età moderna e contemporanea per rimarcare quel nesso profondo e
indissolubile tra passato e presente alla base del suo storicismo
crociano denso di passione gramsciana.
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