Nascita di una cattedrale
1386 - 1418: la fondazione del Duomo di Milano
di Paolo Grillo
pp. 336, € 22,00
Mondadori, 2017
ISBN: 9788804681922
Il Duomo di Milano, simbolo della città e una delle cattedrali più
maestose della Cristianità, con il suo tripudio di guglie che si
slanciano verso il cielo, ha una storia lunga e affascinante che prese
avvio nel lontano 1386, epoca in cui Milano era dominata dai Visconti.
Nessun autore contemporaneo ne descrive un preciso «atto di nascita», ma
numerosi documenti riportano la demolizione della vecchia chiesa di
Santa Maria Maggiore e l'avvio dei lavori per la cattedrale: «del
popolo» per alcuni - che attribuiscono l'iniziativa della nuova
costruzione esclusivamente ai cittadini e al vescovo, per i quali
erigere una chiesa monumentale, tale da mettere in ombra tutte le altre
grandi chiese della regione, avrebbe dimostrato la centralità e la
perdurante potenza della metropoli ambrosiana -, di Gian Galeazzo
Visconti per altri, che testimoniano come egli non tardò a manifestare
il proprio interesse e a dare il proprio importante appoggio, cercando
di condizionare a suo favore l'attività del cantiere. La storia del
Duomo è anche dunque la storia dei rapporti di potere che impastarono le
sue fondamenta, e dei diversi protagonisti che animarono la vita
dell'epoca: l'arcivescovo, i papi, una cittadinanza fiera che mal
sopportava il proprio signore, le maestranze d'Oltralpe.
Paolo Grillo,
con uno stile godibile e una notevole ricchezza documentale, ci racconta
in queste pagine i primi decenni di esistenza del Duomo, dagli scavi
delle fondamenta - che si spinsero a grande profondità, fino a
raggiungere i sei metri dal suolo -, alla ricerca dei marmi con la
scelta del marmo di Candoglia, all'impresa dei Navigli, lungo i quali
particolari barconi chiamati «plati» trasportavano le pesanti lastre di
marmo dal Lago Maggiore al centro della città, dove venne predisposto un
porto di scarico di cui oggi rimane traccia solo nella toponomastica.
Studiare gli archivi della Fabbrica del Duomo, fondata solennemente il
16 ottobre 1387, significa però anche conoscere nel dettaglio aspetti di
vita quotidiana delle maestranze, il succedersi degli architetti e il
dibattito sulle diverse idee costruttive in un'epoca che vedeva le
architetture svilupparsi in altezza in quello che verrà definito «stile
gotico», e scoprire atti di generosità di persone sconosciute, che
diedero il loro fondamentale contributo alla riuscita di un'opera che
avrebbe cambiato per sempre il volto della città. Sullo sfondo, i grandi
temi dei traffici commerciali, degli scambi tra la città e le campagne e
il dramma della peste, in un quadro generale che delinea il passaggio
dal Medioevo alla modernità.
Paolo Grillo insegna Storia medievale all’Università degli Studi
di Milano. Si occupa della storia delle città italiane tra XII e XIV
secolo. Fra i suoi libri più recenti Milano guelfa (1302-1310) (Roma, 2013), Le guerre del Barbarossa. I comuni contro l’imperatore (Roma-Bari, 2014) e L’aquila e il giglio. 1266: la battaglia di Benevento (Roma, 2015).
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