Lucca una città di seta
Produzione, commercio e diffusione dei tessuti lucchesi nel tardo medioevo
di Ignazio del Punta, Maria Ludovica Rosati
pp. 336, € 45,00
Maria Pacini Fazi Editore, 2017
ISBN: 978-88-6550-576-2
Un libro che affronta i vari aspetti dell’ industria della seta a
Lucca nei suoi primi secoli di sviluppo, tra il tardo Duecento e il
pieno Trecento. Lucca infatti non fu solo la prima città del mondo
occidentale a raggiungere una produzione di tessuti di lusso in grado di
competere a pieno titolo con le tradizionali stoffe orientali, ma
grazie alla migrazione dei suoi mercanti e artigiani nel corso del XIV
secolo fornì le conoscenze tecniche e organizzative per il decollo della
lavorazione serica in altri centri italiani, ponendo le basi di quella
che rimase per oltre cinque secoli, fino all’ inizio del Novecento, la
principale industria della penisola destinata all’ esportazione.
Un ’ indagine approfondita sulle origini di una manifattura che permise
così a lungo di accumulare in Italia grandi ricchezze e creare lavoro
sia in ambito urbano che agricolo, prima di diffondersi dall’ Italia
nelle altre regioni d’ Europa durante l’ età moderna, costituisce quindi
un contributo fondamentale alle nostre conoscenze storiche, che mancava
ed era atteso da lungo tempo.
Una collaborazione interdisciplinare, quella dei due autori, che fa
dialogare storia dell’ arte, storia culturale e storia
economico-sociale, proponendoci un affresco rigoroso e nel contempo
innovativo dal punto di vista metodologico e per i temi trattati. Da un
lato entrambi gli autori provengono da tradizioni di studi prestigiose e
consolidate, fondate sulla capacità di analizzare con piena e sicura
competenza sia i tessuti conservati nei musei e nelle collezioni
internazionali, sia i documenti scritti di natura privata o
istituzionale. Viene offerto così per la prima volta un panorama
ricchissimo ed esaustivo della multiforme produzione tessile lucchese,
dai più umili zendadi ai pregiati drappi intessuti con fili d’ oro che
appaiono con sempre maggiore frequenza negli inventari di principi e
pontefici a partire dalla fine del Duecento. Nel contempo un’ indagine a
tappeto sulla nutrita raccolta di registri notarili del periodo,
conservati nell’ Archivio di Lucca, permette di ricostruire in dettaglio
le attività delle famiglie di mercanti, imprenditori e artigiani
impegnati nella manifattura della seta, e delle molte donne che
incannavano, torcevano o tessevano il prezioso materiale, sia in città
che nelle campagne vicine.
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